La vicenda che stiamo per narrare, è un vero spaccato della situazione comatosa in cui versano i paesi del nord Europa.
La notizia di cui tratteremo è stata diffusa nella prima parte di Marzo; ma ci era finora sfuggita, in quanto i media tendono ( eufemisticamente parlando) a non dare molto spazio a “certe cose”; quelli italiani, difatti, l’hanno completamente ignorata, troppo impegnati come sono nella loro certosina opera di distrazione di massa.
Traduciamo, quindi, da un articolo in inglese[nbnote]http://frontpagemag.com/2013/dgreenfield/muslim-imam-claims-women-who-dont-wear-hijabs-are-asking-to-be-raped-arrested-for-trying-to-rape-woman[/nbnote] :
Un mufti ( esperto di diritto islamico, ndt) “danese”, Shahid Mehdi ( nella foto in alto), ha suscitato clamore dopo aver riferito, durante un’intervista trasmessa sul canale DR2, che le donne che non indossano il velo stanno chiedendo di essere stuprate.
Il mufti ha spiegato: << Le donne non sono autorizzate a volere rispetto, se vanno in giro senza Hijab. Quasi tutte le aggressioni contro le donne avvengono perché loro non sono coperte; quando loro non sono coperte, tu non hai rispetto per loro >>.
Già qui, possiamo farci un’idea generale delle posizioni dei musulmani che si trovano in Danimarca. A parlare, infatti, non è neanche qualche imam mezzo sconosciuto di una sperduta moschea, ma un giurista islamico di assoluto rilievo a Copenaghen [nbnote]è anche imam di un’importante moschea di Copenaghen, oltre che rettore della scuola privata islamica della città, e leader del centro culturale islamico[/nbnote], capitale e città più popolata della Danimarca.
E per ricordare a tutti, quanto certe parole non siano buttate lì a caso, ma siano frutto di profonde convinzioni, il mufti, qualche tempo dopo, ha pensato bene di andare a mettere in pratica le sue teorie ( sempre che non l’avesse già fatto, con “maggior fortuna”), nel paese d’oro per i musulmani che vogliono stuprare le “provocanti e impudiche” donne bianche: la Svezia, dove gli stupratori immigrati sono il 90% [nbnote]http://xn--identit-fwa.com/blog/2013/02/03/svezia-1-donna-su-4-stuprata-da-immigrati/[/nbnote].
Un 36enne “danese” è il protagonista di un caso di violenza sessuale, che presto sarà discusso in una corte di Malmo.
La vittima è una 23enne svedese.
La ragazza ha raccontato alla polizia di abitare vicino al parco, e di essere uscita per fare una passeggiata col suo cagnolino. Poco dopo essere arrivata, ha notato quell’uomo venirle velocemente incontro, provocandole da subito una sensazione di disagio.
A quel punto, lei si è abbassata per prendere il cane, ma l’uomo, arrivatole vicino, le ha chiesto il nome. Non ha fatto in tempo a rispondere, che il “danese” ha aperto i pantaloni, ed estratto il pene, che si trovava quindi a meno di mezzo metro dalla testa della ragazza ( ancora piegata).
La ragazza si è prontamente alzata ed è corsa via; voltandosi si è accorta che l’uomo la stava seguendo.
E non finisce qui:
L’uomo, nonostante vi siano diversi testimoni, si dichiara innocente, e ha anche chiesto un risarcimento di 25.000 corone alla ragazza, perché, a suo dire, la denuncia è motivata dal razzismo ( non me l’aspettavo, ndt), per le sue origini pakistane.
Ecco un altro esempio di cosa porta la “modernità” dei paesi nordici…
In generale, l’idea ( tipica dell’epoca postmoderna) per cui una società è tanto più evoluta quanti più diritti concede, mostra facilmente tutta la sua natura errata e semplicistica, se consideriamo quello che sta accadendo con l’immigrazione: dare sempre più diritti agli immigrati, contemporaneamente sta togliendo sempre più diritti agli autoctoni.
L’emergenza stupri etnici nel nord Europa, è solo un esempio di ciò.
Come in generale, un esempio di ciò, è l’islamizzazione crescente nei vari paesi che da prima di noi stanno “accogliendo” musulmani, come nulla fosse.
E non si può non sottolineare, la perfetta comprensione ( dopo anni di “esperienza”) che gli immigrati hanno della nostra debolezza; sanno che siamo popoli decadenti, pieni di sensi di colpa indotti, e altamente sensibili ai ricatti morali. L’arroganza e la faccia di cu… volevamo dire la faccia di bronzo del mufti “danese” che, nonostante sia stato visto da diverse persone correre con il pene di fuori dietro ad una ragazza, frigna sul razzismo, ne è l’ennesima prova.
Quel che è certo, è che noi, per evitare di arrivare ad una situazione drammatica come quella di Svezia o Danimarca, dovremmo evitare in modo assoluto di ripeterne gli errori.
E invece, nei giorni in cui questa notizia si “diffondeva” ( si fa per dire) sui media, Laura Boldrini, già sozza d’ogni bruttura aldilà del ragionevole e dell’irragionevole, da neoeletta a Montecitorio si affrettava a fare proclami sul favorire l’ immigrazione ( che è tra l’altro soprattutto islamica, e in larga parte suscettibile d’essere islamizzata), e contemporaneamente parlava di combattere la “violenza sulle donne”…
Allora questo soggetto è sicuramente un fanatico pazzo da ricovero, ma dobbiamo però dire una cosa, che se parlano in questa maniera la colpa è soprattutto nostra: le nostre ragazze si vestono troppo succinte, soprattutto in estate sono “mezze nude”, cioè ma un minimo di dignità e di pudore lo devono avere oppure no? Io credo di sì, e solo intraprendendo questa strada si può evitare di far parlare male di loro da parte di questi balordi islamici.
Non c’entra niente il vestito nè i modi di fare. Chi stupra lo fa perchè è uh violento che non riesce neanche a farsi una sana s ega da solo. Inoltre NOI SIAMO IN OCCIDENTE E CI VESTIAMO DA OCCIDENTALI. SE LORO HANNO UNA CULTURA DIVERSA E DISPREZZANO LA NOSTRA, SE NE TORNINO AL LORO PAESE!!!! L’EUROPA è NOSTRA!!!! Comunque, se per te vedere un pò di carne è una giustificazione per lo stupro, ti auguro di subire lo stesso trattamento da qualche immigrato in calore!
Quello che mi auguri difficilmente potrà succedere, perché di carne ne ho vista tanta, ma tengo a freno la libidine anche se mi viene voglia di tro***re, in quanto io sono un essere umano, la stragrande maggioranza degli immigrati in Italia non lo è.
già: pensa un pò se giravano solo in reggicalze e tacchi a spillo!
ma và a cagare…
non mi stancherò mai di ribadire che finché ci saranno delle boldrini elette in parlamento, addirittura presidente di una delle camere, sarebbe non auspicabile, ma NECESSARIO vi fosse un contrappeso dall’altra parte con personalità “estreme” come quelle dei quattro ragazzi che sarebbe meglio stessero in parlamento che in galera. Lo dico non condividendo le loro opinioni, ed avendo anche discusso violentemente con loro. Ma la domanda rimane: perché gli identitari debbono “trattenersi” nel parlare, nel fare, e forse anche nel sentire, mentre dall’altra parte i più immondi estremisti vengono esaltati e coccolati? non ci sarà pace finché costoro non saranno allontanati, oppure non ci saranno dei giusti contrappesi alle loro idee balorde.
Ogni via democratica di dialogo e buon senso è fallita. Basta considerazioni filosofiche. La realtà è davanti a noi e va affrontata. Loro non si fermano, anche perché incoraggiati da Bestie Conniventi come la boldrini. Quindi dobbiamo fermarli noi. Ciascuno, nel suo piccolo, deve contribuire concretamente. Il tempo delle parole è finito.
Cosa proponi di concreto?
chiudere le frontiere!
Buttateli fuori Italia anche noi in Grecia abbiamo problemi di omicidi, furti, droga. Dobbiamo buttare fuori l΄ Islam. Saluti d΄Αtene.
Nicola
Posizione comune
Se una donna che non indossa il velo chiede di essere stuprata allora lui con quella faccia da delinquente sta chiedendo all’Europa di essere preso a calci nel c…o!
Schifosi vanno nel nord Europa dove le donne sono bellissime e cercano mille scuse per legittimare lo stupro perchè con loro le donne vere non ci vanno!
ogni tanto qualche rincoglionito islamico viene fuori con queste stupidaggini ma questi sono degli allupati ! e finche’ anche avremo persone come la Boldrini che purtroppo li coccola avremo da combattere e dir la nostra opinione FUORI DALL ITALIA QUESTI MAO MAO!
Già dieci anni fa, l’anno dell’omicidio di Antonio Currà, ho avuto l’onore di assistere (con un certo compiacimento, non lo nego) ad una splendida dimostrazione della follia dell’integrazione razziale voluta dalle socialdemocrazie protestanti del Nord. Trovandomi a Copenaghen, una mia amica danese mi volle portare a vedere la sfilata del Gay Pride (solo a titolo di spettacolo, essendo lei un’attivista del DF). Bene, la sfilata durò pochi minuti perché fu interrotta da un’autentica lapidazione operata da giovani immigrati palestinesi e turchi che volevano interrompere quella parata di degenerati. La polizia, intervenuta, non sapeva che pesci prendere…