L’Enel, da brava multinazionale, fa la propaganda multietnica e ci indica qual è, anzi, quale ‘deve-assolutamente-essere’ il futuro al quale dobbiamo prepararci. Adeguarci. Pena, l’essere ‘fuorimoda’. Lo fa con uno spot degno del miglior Goebbels. Cambia l’estetica dei protagonisti – quelli biondi, questi negri – non il senso del messaggio: l’imposizione attraverso tutti i mezzi di un nuovo tipo di società. E’ interessante che un’impresa come Enel – ma non è l’unica, quasi tutte le multinazionali lanciano nei loro spot messaggi più o meno subliminali favorevoli al sovvertimento etnico dell’Occidente – senta il bisogno di una simile pubblicità. Che non ha alcuna valenza economica. Ci si rende allora conto che il piano di annichilimento dell’identità, è molto ampio, e comprende politici, intellettuali e, ovviamente, chi ha i soldi. Quale altra spiegazione potrebbe avere, l’inserire in uno spot che dovrebbe, in teoria, aumentare i clienti di Enel, l’idea che il futuro dell’Italia sia e debba essere pieno di non italiani? Nessuna. Accade poi che, involontariamente, chi crea il ‘reclame’ non si accorga che il vergognoso pezzo nel quale un’africana che nella perversione del regista dovrebbe simboleggiare la ‘nuova italia’, si trovi a passare tra due ali di statue che ‘abbassano’ lo sguardo o lo voltano dall’altra parte. I nostri avi disgustati da un futuro simile?

Guardateli, abbiamo ‘interpretato’ i pensieri delle statue, che sono sicuramente i pensieri dei nostri avi all’idea – oscena – che propaganda lo spot Enel.
In sintesi, l’idea che vogliono far passare queste pubblicità, è che il ‘futuro multietnico’ sia inevitabile e radioso, che un congolese avrà la stessa creatività artistica di un italiano. In realtà nessun futuro è inevitabile, dipende da noi. Ed è criminale dipingere un futuro simile come ‘radioso’, basti osservare le condizioni di degrado morale e civile in cui versano società del genere oggi. E poi, un africano porterà con sé la propria cultura, inferiore o superiore non importa, e la nostra verrà spazzata via. Quelle statue, immaginatele spezzate e gettate a terra, perché è quello il loro futuro, e della nostra civiltà, se non fermiamo l’invasione. L’Enel pensi a farsi pagare le bollette da zingari e immigrati, invece di tentare di fare il lavaggio del cervello agli italiani.
D’altra parte, lo hanno già promesso gli islamici, che faranno fare alle vestigia della nostra civiltà la stessa fine dei Buddha di Bamyan. Ed è noto e pacificamente accettato che studenti islamici della Sorbona rifiutano di studiare la cattedrale di Chartres perchè non si contamineranno mai con l’arte cristiana. Pensare che si tratti di fanatici isolati lo possono pensare solo i fanatici del polticamente corretto: no, questi ‘francesi’ di III o IV generazione, che sanno che uso fare di Voltaire, sono le avanguardie storiche di un futuro in cui il passato sarò plasmato secondo la volontà dei dominatori. Tanto, dicono, si potranno pur sempre rimpiazzare quelle meraviglie con altre, no? , più corrispondenti ai nuovi canoni.
Ma lo stesso vale per altri profeti del nuovo: politicamente coretto e gaytudine stanno iniziando a riscrivere i classici, depurandoli, come fanno con la nostra lingua, di tutto ciò che disturba sensibilità così spiccate. E appunto, l’Enel fa lo stesso con le persone: se possono essere spazzate via mini-crocifissi al collo di annunciatrici televisive, espulsi dall’orizzonte pubblico festività superate, sbriciolate bellezze che non hanno più nulla da dire, perché dovrebbe fare eccezione la deperibile carne umana? E’ il Pensiero Unico, che batte alle porte della Città. Non è stato stabilito – da coloro – che l’arte, la cultura, il sapere, l’eredità storica sono sovrastrutture, nessuna delle quali è superiore alle altre? L’arte africana, prodotto di una civiltà giunta alla modernità direttamente dal Neolitico o al massimo, dal Medioevo, è stata ritenuta all’altezza dell’arte classica. Tutte queste bugie si compendiano in forma storich:e e queste, in ultimo, si identificano in un profilo umano ridisegnato dai novelli demiurghi: e sono facce in cui non sono previsti tratti che rimandino a chi ha costruito, si diceva, la cattedrale di Chartres o il Partenone. L’Enel ‘illumina’: se la luce è oscurare elemenatri dati – anche – storici… Energia, si vantano: ma distruttiva della verità, a quanto sembra.
alcuni articoli su questo sito(quelli che fanno non solo l’apologia,ma parlano del dovere di essere razzisti) sono degni di segnalazione alle Autorita’.Ogni tanto tornero’ qui e ,se vedro’ ancora articoli di questa natura, faro’ i miei passi.Il troppo e’ troppo
e parlo soprattutto di alcuni articoli dove parlate delle persone di colore.Non scherzo:riprovateci e fate la fine di stormfront.org
Di quale colore? Perché noi trattiamo tanti argomenti. Il rogo lo mette lei, o ce lo dobbiamo portare da casa?
Perché non ti fai un pacchetto di cazzi tuoi???!!!
Persone di colore? Di quale colore, scusa? Perché non dici negri?
Lei è un ritardato, per non dire blasfemo!
http://www.piovegovernoladro.info/2014/04/11/rimosso-articolo-scorta-figlia-laura-boldrini-pubblicato-lespresso-on-line/
leggete questa!
provate a pubblicare questa possibilmente:
http://www.wnd.com/2014/02/racial-mobs-blamed-for-collapse-of-night-clubs/
adoro quello spot… adoro questo mondo fatiscente che preannuncia la distruzione futura… adoro la massa di lobotomizzati italioti che si avviano festanti verso il mattatoio… adoro le velate minacce dei democratici censori come il coccolanegri Alessandro di qualche messaggio fa.
Credo di far parte di una minoranza, mi sento una minoranza, il mio pensiero politico ormai conta nulla anzi… è considerato criminale visto che mi hanno tenuto in cattività per 455 giorni, quindi me ne fotto di quest’italietta puttana e dei suoi arcilobotomizzati servi della gleba che si fanno chiamare cittadini, me ne fotto della patria e della sua merdosissima bandiera massonica tricolore, anzi… a dirla tutta faccio il tifo per il fallimento istituzionale, spero con tutto il cuore che l’implosione del debito arriverà quanto prima, voglio un’italia (una volta scrivevo Italia) distrutta come la Grecia, una piccola, patetica repubblichetta delle banane senza identità, senza orgoglio nazionale, prona ai voleri dei banchieri e delle èlite dominanti, un’immensa sala parto per tutti i disperati del terzo e quarto mondo a caccia di cittadinanza europea, una terra invasa da allogeni africani, sudamericani, zingari, cinesi, est-europei, ecc.. ecc..… sempre più violenti, sempre più determinati a richiedere e invocare a gran voce diritti che per gli italiani diventeranno solo un sogno… insomma spero che si materializzino gli incubi di Hieronymus Bosch, quel grandissimo pittore fiammingo che dipingeva mondi alla rovescia dove tutti i valori venivano ribaltati, credo che grazie a questa meravigliosa e corrotta (proprio nel senso letterale del termine) democrazia non dovrò aspettare molto.
…avanti con gli spot antirazzisti e immigrazionisti, avanti con l’integrazione, il sistema neoschiavista delle multinazionali e la criminalità organizzata hanno sempre più bisogno di manodopera a basso costo, questo è il progresso, questa è la multietnicità, il multiculturalismo, la democrazia… e chi la pensa diversamente deve fare la mia fine e quella di quei “razzisti” maledetti di stormfront: in galera!!!
I media hanno inventato un nuovo termine, “afrofobia”, solo perché alcuni svedesi hanno deciso che ne hanno avuto abbastanza:
http://www.thelocal.se/20140203/afrophobic-hate-crimes-on-the-rise-in-sweden
Chiediamo all’ENEL ed a tutti i politicanti traditori della nostra civiltà che cosa ci hanno dato i negri riguardo conquiste tecnologiche, sociali, filosofiche , artistiche, estetiche culinarie antropologiche: Non una scoperta medica, né una seria ricerca biologica o genetica, nessun codice civile o penale, né un sistema sociale che vada oltre alla riunione di tribù sotto capi sanguinari e schiavisti. Nessun edificio che non sia al massimo di sabbia o qualche rozza capanna , nè una statua da paragonare alla Venere di Milo né musiche che non vadano oltre alla pura ripetitività emozionale nè che scendano nel profondo dell’anima. Quanto a cibi sono rimasti a cotture da età della pietra. Come conoscenza umana e come si comportano tra le varie etnie basta ricordare i massacri cruenti , senza latra motivazione che l’appartenenza ad etnie diverse come tra Utu e Tutsi e le forme feticistiche delle loro religioni! Grazie Nonno Napolitano, grazie Madame Boldrini, grazie furbissima ed acutissima oculista Kyenge Congo lesa ma grazie ancor di più al ‘negro bianco’ Al Fano , che prima toglie l’ultimo paletto per non farli entrare (reato di clandestinità ) e poi ci annuncia che SEICENTOMILA, ci invaderanno tra poco! Ricordati che è nostro diritto difendere le nostre proprietà, le nostre famiglie e le nostre vite.
“In realtà nessun futuro è inevitabile, dipende da noi.” E’ questa la frase che mi ha più colpito. E che più mi fa sperare. E’ quello che penso dentro di me quando sento genitori lobotomizzati vedere giocare i propri figli al’asilo con neri, gialli, nordafricani, che dicono “E’ invevitavbile, devono abituarsi. Il futuro è questo. Non ci puoi far niente.”.
Nel mio piccolo, finchè avrò forza, cercherò di insegnare a ma figlia che quella NON è la normalità, quella NON è la società italiana, Il kebab, cous cous, riso alla cantonese, il velo, le moschee, il corano, NON fanno parte della nostra tradizione e chi ce li vuol imporre o semplicemente pensa che “non ci si può far niente perchè è la nomralità” è da combattere. Senza se e senza ma. Non commento mai ma leggo molto e vedere che c’è ancora qualcuno che ha questo tipo di idee mi aiuta. Grazie. P.S. Ciao Mirko, non ti conosco di persona ma so cosa ti è accaduto. Ti esprimo la mia più totale vicinanza.
Allucinante! Mentre ci si accusa di fare un dovere dell’essere ‘razzisti’, vicecersa, si nega il diritto di opporsi a immigrazione, società multietnica, manipolazione dell’opinione pubblica, mistificazione e falsificazione della storia e di altre discipline del sapere – già: pur sempre, tutta robaccia schifosamente occidentale! – e altri punti dell’agenda mondialista. In poco tempo, si è passati, in Italia, dal 2% di immigrati al 10%: una cosa mai verificatisi, in un Paese di antica civilizzazione e con una popolazione ritenuta al di sopra dei suoi mezzi di sostentamento, come si diceva una volta: tanto da indottrinarla o indurla alla deniatlità. Cifre così macroscopiche, che danno statisticamente conto di un’azione di disgregazione civile e demografica, sarebbe un fatto spontaneo o inevitabile o normale, con il colorollario sul piano di sicurezza, ordine pubblico, convivenza civile?
Essere contro le cose di cui sopra è legittimo o se si vuole, doveroso quanto lo è l’essere a favore. Che lo si faccia per ragioni o con argomenti condivisibili o plausibili, non fa venir meno quel diritto. Ma invece di preoccuparsi per l’incitamento all’odio dei siti ‘antagonisti’ (truppa di riserva, fanteria leggera del regime) o per la raccolta di fondi e la mobilitazione via web dei siti dei fondamentalisti islamici; invece di reagire all’egemonia culturale del Pensiero Unico, di rifiutare il lavaggio automatico del cervello da parte del sistema mediatico e dello svuotamento della nostra democrazia, con le istituzioni italiane pilotate da poteri sovranazionali o anti-nazionali (come l’O.N.U.: che dichiara guerra al concetto stesso di identità!), le prrssion, i condizionamenti, le minacce di governi filo-multietnicisti (Sarkozy che minaccia il popolo che lo ha eletto e che dovrebbe difendere: se i francesi non vogliono ‘meticciarsi’, iol governo dovrà ricorrere alle maniere forti… Che bravo, eh?) si minacciano siti di controinformazione e di confronto come questo: alla faccia della libertà, del liberalismo e di tutte le idee-gadget del politicamente corretto. Queste pulsioni irrazionali alla censura di ogni voce contraria alla dittatura del (non) Pensiero Unico un format che rientra nei programmi televisivi, online e politici della sovversione mondialista. Si inventassero qualche altra stupidaggine.
Attento, Ugo! Proprio per educare i bambini all’ideologia mutliculturalista, multietnicista e ora, gender, sono capaci di sottrarre i figli alle famiglie! Anzi, proprio perchè non si fidano degli esseri umani, vogliono stordirci e convincerci che, per ragioni di sovrappopolazione e ‘etiche’, è meglio che la procreazione sia affidata, presto o tardi, all’unico ente responsabile, l’Ente Supremo Stato mondialista o o.n.u.ficato. Gli spazi di espressione del pensiero non conforme si riducono: ma fosse pure nella ridotta della famiglia – tradizionale -, noi resisteremo fino all’ultimo uomo, donna, bambino.
Non conosco e nulla so di Mirko Viola al di là di quello che lascia capire ciò che scrive. Per quello che ha subito, gente come Mirko ha il diritto di parlare con disprezzo di questo Paese. Mettono sotto tiro anche noi, Mirko: nel caso, spero di farcela a non odiare il Paese che amo.
Ciao Ugo… grazie per la solidarietà, la farsa non è ancora finita… ricorreremo in cassazione e vedremo come andrà a finire.
@ arden… in breve: scrivevo su un forum americano che è stato oscurato dall’autorità giudiziaria, sono stato arrestato insieme ad altri tre forumisti (che nemmeno conoscevo) nel novembre 2012 per violazione della legge Mancino, associazione a delinquere con finalità di odio razziale, ecc… ecc…. NESSUN reato violento compiuto o progettato…. hanno processato le IDEE e non le AZIONI.
Ero incensurato, in 30 anni di effettiva militanza politica (avevo 13 anni quando ho iniziato a frequentare la cosiddetta “area”), non ho mai compiuto reati, nulla di nulla…. ma per aver scritto su Stormfront sono stato incarcerato per 455 giorni: al sesto raggio a San Vittore (Milano)… in isolamento giudiziario per tre mesi a Regina Coeli (Roma) e infine al carcere del Bassone (Como)… un discreto tour nelle “sentine” repubblicane, non trovi??? ci hanno “liberati” (revoca delle misure cautelari) il 13 febbraio 2014…………….. W la democrazia e la libertà di espressione.
P.S: il 2 luglio 1993 ero al Check Point Pasta di Mogadiscio… ero un paracadutista, mi consideravo un patriota… quel giorno c’è stato un conflitto a fuoco, è morto un uomo che conoscevo, Stefano Paolicchi, un incursore del nono battaglione Col Moschin (ora nono reggimento)… tornato al campo – dopo il macello – ho staccato una bandiera tricolore da un VM… l’ho portata a casa, l’ho incorniciata e l’ho appesa al muro… da allora ho cambiato diverse case, ma quella bandiera è sempre venuta con me, l’ho sempre considerata sacra.
Tornato dal carcere volevo buttarla via, non l’ho fatto solo per un motivo: il rispetto nei confronti di Stefano… di sicuro non per quest’italietta che una volta chiamavo patria.
La mia patria – adesso – sono i miei camerati e la mia famiglia, per loro darei volentieri la vita…. ma per questa repubblichetta antifascista delle banane non rischierei nemmeno un euro, l’italia non è più e non sarà mai più la mia patria…. spero con tutto il cuore che affoghi nel mare di merda che sta per sommergerci, tanto gente come Noi ha imparato a nuotare da un pezzo.
Caro Mirko,
era chiaro che il tuo caso si collegava a quello di Stormfront, uno dei casi più evidenti di abuso commessi nella ‘prevenzione e repressione’ e criminalizzazione del dissenso. Non mi sorprende sapere che tu – come gli altri, sono certo – siate persone più che rispettabiili e perbene – e benemerite, nel tuo caso, in quanto mandato a rischiare la vita in aree di guerre tribali e ‘missioni umanitarie’. dopo di che, per opinioni non conformi all’uso, fanno di te, per limitarci al tuo caso, una minaccia all’ordine pubblico! – incorsi nella censura e nella reazione affidata al braccio secolare del Pensiero Unico.
Ricordo il modo vergognoso in cui la notizia della chiusura di Stormfront fu trattata dai media: era la notizia di apertura di telegiornali come quello di Mentana. Il quale, con l’aria afflitta – non certo per quello che era successo a voi – sufficientemente di circostanza, da prefica del regime, si premurò di spiegare al suo pubblico in trepidante attesa di capire, come sempre, quello cui non arriverebbe da solo; e d’altra parte, per evitare che una massa in perenne stato di minorità mediatica approfittasse dell’occasione per mettersi a pensare per circa tre secondi netti con la propria testa, con tono debitamente compunto, con la timidezza dolente dell’anima candida che si trovava costretta a spiegare ovvietà a una massa di deficienti, Mentana sostenne senza battere ciglio che gli arresti di 4 mostri 4 membri di chissà quale cellula del terrore che scorre sui siti Internet anti-immigrazione politicamente scorretti potevano sembrare una enormità per, in definitiva, delle ragazzate; ma che, invece, no, una terribile minaccia era stata sventata da valorosi reparti della psico-polizia a caccia di gente pericolosa da punire come non si fa con una sacco di gente che su internet, per restare al feticcio di questo piccolo mondo post-moderno, scrive e minaccia, mobilita e organizza rappresaglie molto più concrete… Sappiamo bene, anche senza bisogno di comunicazioni a domicilio, che si prospettano anche per noi sanzioni simili: ma che importa? Siamo persone oneste, che amano il proprio Paese, che sono orgogliose della propria storia e eredità occidentale, nella sua realtà fatta di patrimonio ideale e di persone con una identità precisa, anche biologicamente connotata, a scorno di chi vuole che accettiamo la menzogna e ne siamo complici, secondo cui le razze non esisterebbero.
Un abbraccio, MIrko. L’Italia che resiste ti rispetta ed è con te.
Stormfront dice troppe verità scomode al Potere,è molto documentato e risale alle fonti,riporta citazioni e fornisce prove chiare ed eloquenti.La grottesca vicenda passata da un gruppo di ragazzi che non hanno mai fatto niente di male e che si scambiavano i rispettivi punti di vista in questo sito ci permette di capire bene in quali condizioni viviamo-e vivono gli altri europei-da tempo.Trattare quattro NOSTRI giovani in modo tanto incivile è degno dei peggiori regimi totalitari .Lo sviluppo del famigerato Pensiero Unico non deve avere ostacoli,altro che dibattito e libertà di espressione.Con la censura e la repressione si ottiene tutto.Questo pensano i nostri governanti a partire dal traditore al Quirinale.Non una parola sui crimini e sui reati,spesso gravissimi,che i suoi tanto amati immigrati commettono tutti i santi giorni,nel nostro Paese.Ed è vietato anche parlarne in un sito che rifiuta la falsità del politicamente corretto.Se poi si trattano argomenti scomodi e si dimostra che la storia ufficiale non ha nulla a che vedere con la Storia,allora scatta la pubblica umiliazione con la complicità dei giornalisti/servi della manipolazione di massa.Io ho provato molto piacere quando ho visto che Viola,al quale mando un sincero saluto, scrive fra di noi e posso solo lontanamente cercare di capire quello che si prova per quanto ha passato.I governanti e i loro padroni temono la verità e,goffamente,cercano di nasconderla.Ma scelgono il modo più sbagliato e rischioso per farlo.Il rumore e il sensazionalismo mediatico che causano e usano per manipolare le masse rivela non solo la loro disonestà ma anche la loro debolezza.
@Mirko: solidarietà assoluta. Senti, volevo segnalarti questo:
http://edoardolongo.blogspot.it/2014/03/da-firmare-assolutamente-i-referendum.html
Caro Mirko, mi fa molto piacere trovarti su questo sito.
Non ti conosco ma ho seguito la tua vicenda e soprattutto ho letto le assurde motivazioni della sentenza. Ho molto ammirato la tua condotta dignitosa. Spero comunque che in cassazione venga ribaltato questo castello di cartapesta.
Personalmente andrò a firmare il referendum per l’abolizione della legge mancino indetto dalla lega, perchè in futuro sarà sempre più utilizzata per combattere il politicamente scorretto, oggi se sei revisionista, domani se anti immigrazione, dopodomani se sei contro le politiche pro-gay.
Ti abbraccio virtualmente Mirko
Mi pare che proprio qui su identità la vicenda di Mirko e gli altri imputati del caso stormfront abbiano avuto ampio risalto.
Ovviamente le idee non dovrebbero essere mai perseguite per legge…mi pare di scrivere una tale ovvietà da risultare banale.
Certo quando si chiede la censura di alcuni articoli come fa Alessandro sopra, viene proprio voglia di pensare ai complotti…perfino quelli più arditi.
E beccarsi una denuncia per cosa? per difendere una patria ma sopratutto un popolo che ha scelto di diluirsi in un gigantesco meticciato,. No non ne vale la pena. Lasciamo che si suicidino,come ha detto giustamente Mirko Viola,a me importa solo degli altri identitari e degli italiani che vogliono mantenerla questa identità. Il resto sono zombie e non possono dunque essere più salvati. RiP.
Bah, sinceramente Mos su quelle 4 righe scritte sopra dal sedicente alessandro stenderei un velo pietoso…
siamo alla 1°elementare: quando non si hanno argomenti si chiama la maestra per mettere una bella nota. Si commenta da solo
Quando si vuole dare addosso – anzi silenziare come in questo caso – una tesi, anche ciò che non si rende come manifesto indipendentemente dal pensiero di chi la esprime, lo si vuole rendere tale per screditarla. Essendo il discorso sull’ immigrazione inevitabilmente associato a quello etnico/razziale e pertanto più afferente alla sfera emozionale che razionale come spesso accade – dato che a venire in Italia o altri paesi europei non sono in prevalenza popoli caucasici, pur essendovi tra loro anche questi – la pressochè unica obiezione sarà che tutto si riduce a una questione di supremazia etnico/razziale. Un proiettare di fatto il proprio pensiero, cioè “Hanno diritto a godere ciò che è nostro, sono migliori di noi”, tramutandolo in “Vi credete migliori di loro, peccate di superbia”.
Io sono una ragazza nera di origine brasiliana, sono stata adottata a 2 anni, ho studiato alla scuola d’arte, adesso sono sposata con un italiano, ho un figlio di 2 anni e lavoro come restauratrice e faccio la pittrice a livello amatoriale.
Amo l’arte classica, anche se il mio artista preferito è Boldini un pittore italiano degli inizi 900, il mio lavoro è conservare e preservare l’arte Italiana per le generazioni future, e potrei benissimo somigliare alla ragazza dello spot incriminato.
Ma secondo voi, in quanto nera, io voglio distruggere la cultura italiana e la vostra arte, non importa che io sia italiana secondo tutti i documenti, non importa che i miei genitori, il mio ragazzo, mio figlio siano italiani, non importa che io ami l’Italia e il suo passato, voi guarderete sempre il mio colore di pelle e per voi sarò una nemica.
Per carità io continuerò a vivere lo stesso e continuerò a restaurare le opere dei vostri antenati, però, scusate se lo dico, trovo i vostri ragionamenti molto desolanti.
Lei è un individuo, e alle regole generali esistono le eccezioni. Esistono italiani che si vestono come rapper, possono benissimo esistere negri o neri – non so lei a quale categoria appartenga – che dipingono e restaurano.
Ma è evidente che l’arte italiana esiste perché è stata concepita da un determinato popolo, così come, allo stesso tempo, esiste l’arte cinese o indiana. Le costruzioni maya e azteche non sarebbero tali, senza i popoli che le hanno concepite, e così di seguito.
Quindi lei, può benissimo amare l’arte italiana, ma 60milioni di individui come lei concepirebbero un’arte totalmente diversa, sempre che riuscissero a concepirla, visto quello che accade in molti Paesi del mondo.
Questo non significa che noi disprezziamo lei o quelli come lei, semplicemente non neghiamo l’evidenza: esistono le differenze. Lei è nera, noi siamo bianchi. Nessuno dei due è inferiore: siamo diversi. E ci piacerebbe che queste differenze sopravvivessero: non vogliamo un mondo globalizzato dove ovunque si parla la stessa lingua, si disegnano le stesse cose e si pensano le stesse cose. Questo è il vero ‘razzismo’: volere un’omologazione globale. E l’omologazione culturale si raggiunge solo attraverso quella biologica.
Non pensa che un mondo ‘marrone’ sarebbe estremamente più noioso di uno bianco, nero, giallo e di tanti colori e sfumature differenti?
io infatti non guardo il colore della pelle, ma la razza, e la tua è solo capace di distruggere quello che l’uomo bianco crea.
Ah, un’altra cosa: hai appena ammesso di voler restaurare le opere dei NOSTRI antenati, nostri appunto, non tuoi, quindi implicitamente hai anche confessato di non essere italiana solo per un pezzo di carta. La storia, l’appartenenza ad una certa razza/etnia, la conseguente cultura dovuta ad una mentalità simile, tutto ciò rende possibile l’esistenza di nazioni. Credi che rimpiazzando gli italiani con africani, l’Italia possa restare tale solo perché questi ultimi vorrebbero preservare la sua arte (che poi nella realtà saranno 1 su dieci milioni ad interessarsene)?
Non importa lei cos’è o cosa non è cara signora! Quello che conta davvero e che quello spot incita volutamente alla diluizione e conseguente anientamento della popolazione italiana, un popolo discendente di genti latine, elleniche, etrusche, celtiche, germaniche ed italiche (tutti popoli bianchi, che hanno dato TUTTO a questo paese e i suoi posteri), e questo non lo possiamo permettere! Esattamente come si predica tanto la sopravviventa di ebrei, negri, asiatici e nativi americani per i secoli e secoli avvenire con le loro usanze e tradizioni anche i bianchi hanno tale diritto, e non mi ritengo affatto un razista ne penso di esserlo, specie nel modo in cui certa gente lo intende.
Le auguto buona giornata e tanta felicità a lei, suo marito e suo figlio, e buon lavoro!
Concordo totalmente con l’Admin. Vede, signora Anna, nel confronto, assai impari, fra chi ha le nostre idee e chi le combatte non permettendo nemmeno che si discuta sul serio e senza demonizzazioni preventive (e anzi, a breve, potrebbe mandare in galera chi le esprime come avviene su questo sito), a darci ragione sono i tanti immigrati che sanno benissimo come tutte le idiozie del polticamente corretto e del relativismo culturale siano, appunto, un cumulo stratosferico di idiozie insostenibili. Stare qua e vivere come noi, sentirsi europei, è un privilegio: se potessero, sono convinto che molti africani, negri, mulatti, cinesi, ecc…, verrebbero essere bianchi senza, con ciò, sentirsi per nulla razzisti. Ecco: noi che siamo bianchi vorremmo restarlo, cioè, vorremmo che lo restassero anche le generazioni future. Non mi sembra un proposito né razzista né malvagio e a dire il vero, malgrado non sia di moda, neppure così sconveniente.
Eppure… Guai a dire una cosa del genere!
Per dirne un’altra ed è tutto dire: come afferma in modo chiaro e inequivocabile l’Admin, noi non odiamo né disprezziamo negri, gialli, ecc… Io non ho mai odiato nessuno, grazie a Dio. Perchè dovrei? Anzi, sinceramente, auguro ogni bene a tutti, spero che i popoli della Terra vivano ovunque in maniera soddisfacente e in pace: ma ognuno a casa propria. Capisco l’orgoglio di altre razze e popoli per la rispettiva identità: non solo, ma non faccio alcuna fatica nel riconoscere che ritegno le altre razze migliori, non superiori, sotto certi aspetti: per es., i negri sono più forti e robusti; e forse, potrebbe essere vero che cinesi, giapponesi e coreani sono un po’ più intelligenti di tutti gli altri.
Quel che non posso accettare è il presupposto di chi sarebbe più umano e buono di quantii la pensano come noi: e cioè, che noi dovremmo considerare la razza bianca come, per es., l’unica a aver invenjtato e praticato la schiavitù, anzichè il’unica a aver elaborato il Diritto Romano, su si fondano le moderne legislazioni; che la civiltà occidentale (nonché bianca) sia, in sostanza, l’unica a aver inventato e praticato l’imperialismo, anzichè i difritti dei popoli; e potrei continuare a lungo con la tiritera di baggianate del Pensiero Unico che hanno largo e lungo ciorso su media, libri scolastici, testi universitari, pubblicistica varia.
Non posso permettere che una palese bugia quale ‘le razze non esistono’ sia la verità su cui fondare un Nuovo Ordine Mondiale da cui bandire, con l’umanità bianca e la civiltà cristiana (inteso come tutto ciò che, nel bene come nel – se volete – male, dal Cristianesimo è derivato: per es., l’arte che lei, signora Anna, ama e che si vorrebbe, per non urtare la suscettibilità di razze e culture cui si riconosce l’orgoglio che a noi si nega, parificare all’arte, non solo degli Yoruba nigeriani, ma anche di quella pre-colombiana), istituzioni come la famiglia, ‘categorie’ come il genere sessuale, ‘pregiudizi’ occidentali e borghesi (odiosi, dunque) come l’identità personale (O.N.U. dixit): e così via verso il delirio e oltre.
Mi fermo qui. La cosa che posso dire a chiusura di un discorso che sarebbe molto più lungo e complesso, è che opporsi al Nuovo Ordine Mondiale, ai suoi enti, agenti e agenzie è doveroso da parte di chi difende i popoli e gli individui dalle forze che vorrebbero trattarli come erbaccia o organismi infestanti, come materia amorfa da plasmare secondo la volontà di élite illuminate e superiori per visione e sapienza (a proposito di razzismo…): senza il diritto alla verità, a cominciare dal diritto alla propria identità, a essere se stessi, non c’è libertà.
Il “problema” non è affatto il colore della pelle, quella è semplicemente la caratteristica più evidente dal punto di vista estetico. Basta visualizzare una foto di un individuo albino di razza negroide per rendersi conto che la associazione razza e colore della pelle è assolutamente limitativa. Tu non sei il nemico in quanto individuo della nostra stessa specie, ma di sotto-specie diversa, il problema subentra solo quando le genti extraeuropee vivono nella nostra terra e si mescolano con noi autoctoni. Hai avuto un figlio con un Italiano? Perfetto, già non riusciresti mai a comprendere il nostro punto di vista dato che noi a differenza tua e a differenza di tuo marito amiamo ciò che siamo e ci teniamo a preservarlo. Che aspetto ha tuo figlio? Di certo non quello Europeo, ha l’aspetto di un individuo negroide forse con tratti più dolci. Ebbene, noi vogliamo che i nostri figli ci somiglino, che il sangue che ci è stato trasmesso non scompaia mescolandosi fino ad estinguersi. Esco fuori dall’Europa e sono pronto a stringere la mano ad ogni essere umano di razza diversa che combatte per la propria gente e la propria terra, cosa che invece tu non fai visto che ti occupi di tutt’altro. Un esponente della tua razza come il pugile Alì è senza dubbio molto più mio “simile” rispetto a tuo marito visto che dichiarava di voler mettere su famiglia solo con una donna della sua razza per rivedere se stesso nei suoi figli. Restauri le opere dei nostri antenati? Bene, come se un Azteco (quei pochissimi rimasti) potesse essere felice dei restauratori Europei che tengono in piedi le loro piramidi, magari dobbiamo anche ringraziare. il problema non sei tu come individuo o tu come esponente della razza negroide, ma come esponente della razza negroide che vive nella nostra terra e per l’appunto contribuisce all’estinzione della nostra gente. Tu guardi il telegionale e pensi che quelli come noi vogliano andare in giro ad uccidere tutti quelli diversi o chissà cos’altro, ma siamo solo gente che ama la propria stirpe, niente di più e niente di meno. Tu ami qualcosa? Quel qualcosa che ami vuoi vederlo prosperare o estinguersi? Naturalmente chiunque non sia un completo imbecille o un folle vuol veder prosperare ciò che ama. L’amore verso se stessi, verso il proprio sangue e verso ciò che si è non implica l’odio indiscriminato verso il diverso, al contrario noi siamo gli amanti del mondo multirazziale. Amiamo le differenze e vogliamo preservarle, vai in giro a dire di essere orgogliosa della tua razza, naturalmente troverai un esercito di persone pronte a sorriderti e sostenerti. Se uno di noi fa la stessa cosa finisce immediatamente bollato come un mostro sterminazionista, killer o psicopatico, riflettici.
Mi piace molto questo commento di 976,davvero non trovo una virgola sbagliata.
Mi associo, davvero un bellissimo post 976, riassume perfettamente il nostro pensiero, grazie per averlo pubblicato.
In un modo o nell’altro 99 su 100 la sedicente anna è un falso, quante probabilità ci sono che una nera restauratrice venga qui a commentare? Come ha trovato il sito? Guarda caso proprio dove c’è lo spot in cui compare una nera restauratrice o quel che sia. Quasi sicuramente è un genio che ha scritto nella speranza di essere attaccato in modo becero con insulti e chissà quali altre corbellerie. Mi dispiace, ma ti è andata male.
Acutissima osservazione che dovrebbe essere più che ovvia, se non fosse che il 90% della popolazione è coglione.
Salve, è la prima volta che vedo questo sito, non ho visto i suoi contenuti eccetto questo articolo sulla pubblicità e la presenza costante di stranieri. Vedo negli ultimi mesi che tante pubblicità così come riviste di moda, mettono uomini, donne e bambini africani. In questo momento è di moda l uomo di colore, i canoni estetici maschili si stanno indirizzando verso questo tipo di uomo, di corporatura più muscolosa rispetto all’ uomo caucasico e forse nel complesso fisicamente più armonioso. Mi chiedo tutto ciò basta per mettere questi uomini sulle copertine? Forse non stiamo svendendo la nostra identita? Io ho lavoro con loro, conosco la loro cultura, le loro tradizioni e il modo in cui vedono gli uomini bianchi. Il loro razzismo verso di noi supera il nostro verso di loro. I uomo bianco per loro è debole, l uomo bianco si ammala, l uomo bianco spesso trascura il suo corpo, l uomo bianco piange, l uomo Bianco accetta i gay, l uomo bianco si occupa dei suoi figli. In sostanza per loro è un debole. L uomo bianco muore di Covid perché è debole. La loro debolezza, quella di questi uomini che arrivano nel nostro paese privi di conoscenza e interesse verso la nostra cultura, è la loro ignoranza totale, spesso la loro religione cieca e insensibile. Annullare la nostra storia, i nostri traguardi, per mettere loro al centro è inspiegabile ed inaccettabile. Ciò non è accaduto con altre popolazioni migranti che da anni vivono sul nostro territorio, anche più numerose degli africani. Ma certo un ucraino è meno attraente di un lucido africano ingioiellato. Un rumeno è visto sempre come un povero operaio consumato dal lavoro. Mentre loro gli africani si gonfiano in palestra e ridono del nostro paese, delle nostre tradizioni, della nostra identità. E adesso li rendete anche protagonisti? Fermatevi