Il nuovo scandalo che sta tenendo svegli i cuckold di mezzo mondo è il “cesso”. O meglio, il suo accostamento a zone del mondo abitate da africani fatto da Trump. Haiti compresa, che è un frammento d’Africa nei Caraibi e, non casualmente, il posto peggiore dei Caraibi.
Trump, come sempre, ha commesso un grave peccato, ai loro occhi: ha detto la verità.
Lo spettacolo più penoso è stata la reazione dei governanti africani e delle varie associazioni che lucrano sugli aiuti all’Africa.
E’ bizzarro come gli stessi che ogni giorno ci spiegano che dobbiamo accogliere gli africani perché i loro paesi sono, di fatto, un cesso, si inalberino se qualcuno usa questo paragone in senso contrario: meglio non farli venire, perché non trasformino in cesso casa nostra.
Perché, ragazzi, l’Africa ha tutte le ricchezze immaginabili, ma è quello che è. Il motivo, misterioso, deve quindi risiedere in qualcosa che non è il territorio. Forse la sua popolazione?
Dice, ma anche gli italiani sono emigrati! Sì, come tutti gli altri europei, perché abitiamo un continente densamente popolato dove le risorse sono limitate. Questo non è vero per l’Africa. Lì, il problema, non sono le risorse limitate, che in realtà abbondano: sono gli africani. Non si capisce per quale motivo, vedendo come hanno ridotto gli slum dei loro paesi, un presidente sano di mente dovrebbe aprire le porte delle sue città al loro arrivo: il ragionamento di Trump è il ragionamento di chi ha a cuore il benessere della propria gente, mentre la reazione dei cuckold che si sono inalberati, è la bizza di un manipolo di fanatici che dei propri concittadini se ne fotte.
Voi avete una casa da affittare a qualcuno. Ci sono due offerte. Conoscendo solo che un di loro arriva dal Giappone e l’altra dalla Nigeria, a chi affittereste?
Del resto Trump, oggi l’ha urlato in faccia ai sinistrati: “Ho detto quello che il popolo pensa”.
E’ ora che l’immigrazione sia, davvero, una risorsa per i paesi ospitanti e non un diritto all’invasione da parte dei paesi d’origine. E perché sia una risorsa deve essere: limitata al minimo, di qualità e di cultura assimilabile.
Ovviamente, noi in Italia ne riparleremo solo dopo che avremo fatto qualche centinaio di viaggi aerei carichi verso l’Africa e le profondità dell’Asia.