Governo criminale: “profughi” saranno assunti nelle scuole

L’Europa ordina e l’Italia esegue. Sempre a scapito degli italiani. Per adeguarsi alle assurde norme imposte dai fanatici di Bruxelles, i nostri governanti “democratici” hanno adottato l’ennesimo provvedimento che danneggia i cittadini e premia il “migrante”, il nuovo Dio che tutti devono adorare e servire. I clandestini che sbarcano in Italia e che, fingendosi profughi, riescono ad ottenere lo status di rifugiato potranno essere assunti come collaboratori scolastici (ex bidelli) o nelle altre mansioni svolte dal personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) della scuola.

Ad esempio potranno lavorare come bidelli, segretari, cuochi, infermieri e in tanti altri ruoli. Non esattamente quei “lavori che gli italiani non vogliono fare più”, come spesso dicono i fautori dell’immigrazione per giustificare la presenza dei loro idoli. Il ministero dell’Istruzione guidato dalla signora in topless Stefania Giannini, attraverso un avviso diffuso ieri, ha infatti aggiornato i requisiti generali di ammissione alle graduatorie in modo da consentire anche agli extracomunitari e ai sedicenti profughi di presentare la domanda. In base al bando pubblicato dal MIUR con il Decreto Ministeriale 717 del 5 settembre 2014 era invece necessaria la cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione Europea.

Tutto nasce dalla vergognosa legge europea 2013 (L. n. 97/2013, art. 7), che ha esteso l’accesso alla funzione pubblica anche ai familiari di cittadini di Stati membri UE, ai lungo soggiornanti e ai rifugiati e titolari di protezione sussidiaria. Di questa legge, approvata per adeguare il nostro ordinamento ai diktat della UE, vi abbiamo già parlato in un nostro precedente articolo. L’impossibilità per “rifugiati” ed extracomunitari di presentare la domanda aveva provocato le proteste della Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, un’associazione che si occupa di “diffondere una cultura dell’accoglienza attraverso la tutela dei diritti”.

Il realtà un extracomunitario o un sedicente profugo non ha alcun diritto di pretendere un posto pubblico e di ricevere uno stipendio dai cittadini. La democrazia si basa su ben altri principi. In una vera democrazia i cittadini godono di privilegi e non vengono posti sullo stesso piano dell’ultimo arrivato. Lo diceva anche Platone. Certa gente confonde i capricci con i diritti, i legittimi privilegi degli autoctoni con la “discriminazione” degli stranieri. Sono dei fanatici che partecipano con gioia alla distruzione della società in cui vivono. E siamo noi comuni mortali a pagarne le conseguenze.

Le istituzioni europee sono diventate un vero flagello per i cittadini, stanno provocando danni incalcolabili sulla base di principi non condivisi dalla popolazione pensante. Bisogna liberarsene al più presto, sono inutili e dannose. La guerra che hanno dichiarato agli europei porterà alla loro distruzione e con loro cadranno anche i governi criminali che le assecondano. Non ci sono alternative, è in gioco la sopravvivenza della nostra civiltà e il futuro dei nostri figli.

13 Comments

  1. art settembre 25, 2014 9:59 pm  Rispondi

    Volevo segnalare a tutti voi questo libro:
    https://archive.org/details/negroesinnegrola00helpiala
    si può consultare online, è del 1868 e si intitola “negri in negrolandia”. Fa riflettere come già allora certa gente abbia capito la natura dei negri mentre nel 2014 molti ancora si ostinano a considerarli uguali a noi.

  2. Django settembre 26, 2014 2:35 pm  Rispondi

    Purtroppo questo schifo è ga iniziato da un pezzo! Figuratevi che, dove abito io, hanno costruito un asilo nido nuovo (sarà un due o tre anni che c’è!), mia madre naturalmente ha mandato il suo curriculum, indovinate un pò… al posto suo hanno preso degli arabi del cazzo, tra l’altro neppure residenti. Complimenti governo, ecco il modo più facile e sicuro per: Raddoppiare gli abusi ai minori, trovarne alcuni sgozzate e poter leggere sui giornali di “squola saltata per aria dopo che bidello mussulmano si è fatto esplodere!”. E’ ora di finirla, rivoluzione bianca! WHITE POWER, WHITE POWER, WHITE POWER!!!!!!!!!!!!!!!

    • Django settembre 28, 2014 10:08 pm  Rispondi

      Sai amico, ho avuto una splendida visione guardando quel video… I Manowar che giungono a cavallo di neri destrieri, armati e bardati come Conan il barbaro, mozzando le teste di quei rapper merdosi mentre intonano la loro grandiosa https://www.youtube.com/watch?v=s4uNW0TSFXg
      E intanto il pubblico fugge via, mentre loro impalano le teste di cazzo di quegli stronzi, e squartano i loro miserabili corpi legandoli ai cavalli, pisciandoci pure sopra.
      Magnifico eh, a volte è bello poter sognare.

      • Django settembre 28, 2014 9:44 pm  Rispondi

        Oh, tocchiamo ferro e testicoli, e facciamo le corna, eh!

    • Django settembre 28, 2014 10:03 pm  Rispondi

      Io detesto peppa pig, ma dopo questa notizia… potrei decidere di imparala a memoria… anzi, la faccio imparare a folta schiera di skinhead, così si recano in un luogo dove le merde islamiche fanno i loro supersiziosi rituali da raccattacacca. La canticchiano tutti insieme (facendo finta di niente), così, appena quelli alzano la cresta… avranno ottimi motivi per fare tabula rasa. In fondo potrebbero spiegare che ea legittima difesa, e che non sapevano che quelli avrebbero sclerato per una canzoncina per bambini.

  3. Werner ottobre 3, 2014 10:20 am  Rispondi

    Non essendo uno che segue con interesse il gossip, solo oggi apprendo che la nostra ministra dell’istruzione è stata protagonista di un topless quest’estate.

    Da qui si capisce da che razza di gente siamo aministrati.

  4. Pietro Melis novembre 14, 2014 11:12 pm  Rispondi

    Blog del prof. Pietro Melis: NON E’ UNA GUERRA TRA …
    pietromelis.blogspot.com/2014/…/non-e-una-guerra-tra-poveri-solo-gli.h…
    46 min fa – NON E’ UNA GUERRA TRA POVERI. SOLO GLI IDIOTI O I DISONESTI POSSONO DIRE CHE E’ UNA GUERRA TRA POVERI. E’ stato …

  5. Pietro Melis novembre 14, 2014 11:14 pm  Rispondi

    COmplimenti a questo sito. Mi rinfranca dopo tante menzogne che si sentono sui giornali e alle TV.

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