Ebola, il Ministero, e quel rischio ‘remoto’

19 aprile 2014 | Posted in EVIDENZA | Comments: 36

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Il comunicato si chiude con l’ennesimo tentativo maldestro di sminuire la pericolosità epidemica dei flussi di clandestini, senza però poter negare la possibilità che Ebola arrivi sui barconi: “con riferimento specifico ai rischi connessi ai flussi migratori irregolari, si segnala che la durata dei percorsi che porta i migranti dai propri Paesi di origine all’Italia rende ancora remota la possibilità che l’eventuale insorgenza della malattia, che ha un periodo di incubazione massimo di ventuno giorni, si verifichi in Italia”

Ora, a parte le inesattezze che un comunicato del Ministero della Salute non dovrebbe avere – vi rimando a questo articolo
EBOLA: PRIME AMMISSIONI DEL MINISTERO, ORA LA ‘POSSIBILITÀ CHE IMMIGRATI PORTINO VIRUS C’È’ – mettiamo che sia vero, e che il rischio sia ‘remoto’.

Angelino non si sente bene e decide di andare dal medico. Il dottore lo visita, e al termine, la diagnosi: ‘Caro Angelino, lei non sta per morire, ha un piccolo problema al cuore, ma c’è una possibilità remota che, se continua a farsi 5 piani di scale tutti i giorni, morirà entro la prossima settimana‘.

Secondo voi, cosa fa, Angelino, non sceglie di prendere l’ascensore in base a quella ‘possibilità remota’?

E allora perché, mettere a rischio la salute di milioni di italiani, per l’ossessione di un manipolo di fanatici dell’accoglienza?

36 Comments

  1. Werner aprile 22, 2014 6:49 pm  Rispondi

    Volete vedere che le nostre autorità negano il problema ebola su pressione dei poteri forti internazionali di cui sono serve, per farci ammalare tutti, ucciderci e accelerare la nostra estinzione come etnia?

    Forse la mia è un’ipotesi un po’ bizzarra, pazza e diabolica, ma è innegabile che il Sistema di cui chi ci amministra fa parte (a cominciare da “Lady pietà” Boldrini), ha tra i suoi piani la snazionalizzazione del nostro paese, e quindi il genocidio etnico degli italiani, quest’ultimo fino ad oggi attuato con ogni mezzo.

    Esiste un precedente storico: una fine simile l’hanno fatta le popolazioni indigene dell’America meridionale, che, venute a contatto con le epidemie portate dagli occidentali e a causa della loro carenza di anticorpi, sono state quasi del tutto decimate.

  2. Eric D aprile 23, 2014 7:17 pm  Rispondi

    A mio modesto parere è già arrivata in italia, ma nessuno lo dice. Anche se lo dicessero una buona parte di italioti lobomotizzati dalla tv oltre che indignarsi di quà e di là poi penserebbe ai cavoli suoi.
    Lo sento quando esco, c’è sempre qualcuno che dice la sua, ma poi l’argomento passa al calcio oppure alle prossime vacanze estive.

  3. Manuel aprile 24, 2014 8:10 am  Rispondi

    Una bella sfilza di malattie dev’ essere già approdata in Italia da un bel pò di tempo, non può essere altrimenti. Si parla di arrivi di centinaia di individui praticamente ogni giorno, che magari non verranno più disinfettati alla bell’ ‘è meglio come prima – da quando qualche mese fa scoppiò lo “scandalo”, per via di un trattamento secondo taluni disumano, da “lager nazisti”, con tanto di interrogazione parlamentare – e di cui un buon terzo fugge quasi subito girando in lungo e largo senza controlli. Dubito che la loro prima occupazione sia quella di sottoporsi a un esame medico…

  4. Manuel aprile 24, 2014 8:12 am  Rispondi

    Ops…intendevo dire “prima PREoccupazione”, ovviamente.

  5. arden aprile 24, 2014 7:43 pm  Rispondi

    Quello che afferma Werner non è, poi, così improbabile, remoto, lontano dalla realtà quanto lo è l’ottimismo della volontà di fregarsene della salute (e abbiamo detto tutto: vedete che gliene può importare di libertà, tenore di vita, vita, identità) degli altri. Di chi (leggi: U.E., O.N.U., classe dirigente, intellettuali organici al potere altermondialista) presume di sapere meglio di me cosa mi conviene, qual è il mio interesse e di conseguenza, qual è la cosa migliore da fare nel mio interesse, non mi sono mai fidato. Ma lasciando da parte le teorie complottiste, non così campate in aria come ritiene chi crede a tutto quello che gli viene detto dalle fonti ufficiali o abilitate, se, come sembra, al Qaida ha occupato la base 27 costruita dagli americani per ‘riportare l’ordine’ in LIbia e da lì coordina e pianifica l’invasione che conta sul valido e eroico contributo della nostra Marina Militare, non è così strano ipotizzare che attentatori suicidi e terroristi giungono nel nostro Paese e nell’Europa pronti a passare all’azione al momento opportuno. E certamente, ‘armi biologiche’ potrebbero essere parte di un programma di lotta non convenzionale che passerebbe per semplice ‘emergenza medico-umanitaria’.

    Ma se non vogliamo credere neppure alla possibilità, tutt’altro che remota, di reti terroristiche dormienti che possono contare sul sostegnio in loco di milioni, ormai, di islamici sparsi per tutto il Continente, limitiamoci a considerare la possibilità di fronteggiare un’emergenza epidemiologica quale che sia: le nostre (siciliane, tanto per cominciare) strutture e risorse mediche e cliniche sarebbero all’altezza, anche senza il boicotaggio e anzi, il divieto di ogni prevenzione e controllo con la scusa di una politica anti-discriminatoria, di affrontare un rischio del genere? La risposta è no. E si può ipotizzare il ricorso al senso di responsabilità di un politico che, sfidando le censure eurocratiche, chiudesse la cosiddetta ‘frontiera liquida’ a ogni sbarco di extra-comunitari? La risposa è no.
    Quindi? Quindi, niente. Siamo abbandonati al nostro destino. E a Renzi! Che, in attesa che ci pensi Ebola o qualche altra epidemia, è disposto a finire di distruggere questo Paese con la moria finanziaria del Fiscal Compact, il rientro da un debito dello Stato al 70% in mani italiane, per compiacere scodinzolando i poteri non-italiani che lo hanno nominato giustapposta per una missione da ‘terminator’.

  11. art maggio 8, 2014 12:59 pm  Rispondi

    “Sono gli immigrati che si prendono le nostre malattie, non il contrario ” Silvia Costa europarlamentare PD

  13. art maggio 8, 2014 1:33 pm  Rispondi

    http://gazeta.ua/articles/he-and-she/_zinki-kashketnikiv-z-ternopilschini-narodzhuyut-schoroku/413624

    traduzione in inglese:

    Women in Ternopil give birth each year

    In homes without electricity and gas, families of non-traditional religious groups (non-Orthodox and non-Catholic) in several villages of Ternopil, Ukraine (Galicia) raise 17 children.

    Believers do not enjoy the benefits of civilization at home and believe that women should give birth every year.

    “We are not like others – children are not a void. Everything that God gives – it’s for good, and I’ll be happy if we have 15 children , “- says 41 -year-old father of nine children , Bohdan Lutsk .

    The man said that after the first birth , doctors forbade his wife from giving birth again, arguing that parents Rh incompatible blood. “But we will not heed. They believed that since God has joined together us , we know better than the doctors of our blood . All of our children are healthy , “- says the father.

    Traditionally, in the community, boys and girls come together at meetings. After becoming acquainted with the girl , which is traditionally held in the family or in neighborhood meetings, a guy goes to his parents and asks them for permission to take their daughter as a wife. Weddings in the community do not celebrate – just register the marriage in the village council . Just do not celebrate other special dates – christenings , birthdays , etc.

    Men usually earn money for the family in construction or other jobs, a wife cares for the children.

    ” One woman in the village has 17 children , and it’s probably not the end – because the young. There is also an interesting case – a single mother with three children go to a class. A woman gave birth to twins in January and by the end of the year another child , “- says the chairman of the village center Kosmyryn religious community – Vladimir Boechko .

    Members of the community can not name their faith. They say just praying and living for God. They are followers of the late local resident John Derkach, who is called a prophet. The man died three years ago, after living for more than 80 years. Teach people to live in simplicity, not to go to church and no booze – for the salvation of souls.

    Now several hundred faithful families settled in the villages in the Ternopil region, near the Dniester. Locals traditional religions call them infidels ” dark ” – because they have no home light, or ” kashketnykamy ” – because hats are traditionally worn by men of the community.

    Girls and women worshipers wearing bright kerchief – the Prophet taught them to cover the hair , and thus be different from the others.

    “In medicine, there is no calculated optimal time interval between birth and number of children. Calculated Female body that can give birth every year. Remaining depends on the characteristics of the women,” – says Vladislav Goshovsky, head of the obstetrical department of Chernivtsi city maternity hospital.

  14. arden maggio 8, 2014 2:01 pm  Rispondi

    Purtroppo, “I don’t speak (nor read) english”, mi dicono che si scriva così, spero di aver scritto giusto.

  18. arden maggio 12, 2014 6:13 pm  Rispondi

    Grazie del suggerimento, Mos Maiorum, ma, sinceramente, come cattolico, non noto nulla di nuovo nelle parole di Bagnasco: a domanda se la colpa della perdità dell’identità è, fra le altre cose, di immigrazione e globalizzazione, risponde, scandalizzato: “Ma no!” Ha fifa o ha capito ben poco; e qualche riga più giù, infatti, parla di ‘poteri occulti’; ma, subito, ascrive tutto alla ‘logica del profitto”: come se fare il profitto degli altri fosse un destino cui rassegnarsi senza neppure poter dire quello cui lui non arriva o che lui non ha il coraggio di dire.

  24. arden maggio 14, 2014 9:24 am  Rispondi

    Caro Art, la rabbia che mi fa una cosa del genere, vista anche la faccia di tolla del tizio che lancia certi proclami, è enorme. Sì, gli islamici vanno dappertutto per trasformare le terre ancora immuni in terra di conquista; e i negri perché, se il mondo non diventa mulatto, si sentono discriminati. E i fanatici di ‘dialogo’ e società multietnica li spalleggiano, maledetti vigliacchi!

  36. Dragonero giugno 4, 2014 3:59 pm  Rispondi

    Ma almeno se la beccassero i politici e quei coglioni di buonisti sinistroidi!

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