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Kyenge, Boldrini, Napolitano, Letta e Alfano. E altri. Scene disgustose da Lampedusa in questi giorni. Con i professionisti della pietà in fila indiana per una foro opportunity con i morti.

La Boldrini è avvezza. Ha basato la sua intera carriera da nullafacente cronica, sul posare accanto a morti e sofferenti. Ormai ha la faccia pronta. Ma tutti gli altri l’hanno seguita, convinti che questo possa portare consenso politico. Non hanno il polso del paese reale. Sono convinti che, gli italiani, siano quelli che nelle redazioni dei vari media li blandiscono.

E così abbiamo assistito ad una teoria di mendicanti del voto tutti intenti a tenere una faccia falsamente contrita e la lacrima sempre in equilibrio sulle palpebre tristi, ma le cui vere intenzioni e aspirazioni venivano tradite dagli abiti firmati e dagli accessori ultima moda.

Immaginate la Kyenge all’apprendere la notizia. Deve avere strabuzzato gli occhi. Tutti quei morti, deve avere pensato, varranno pure uno ‘ius soli’. O almeno una marchetta televisiva a Lampedusa non me la toglierà nessuno. E via con la scorta, preceduta dalla Boldrini in Bmw e da Alfano con l’aereo di Stato. Tutti in fuga, tutti di corsa a riscuotere l’obolo della pietà.

Mancava a dire il vero Papa Francesco. Deve essersi vergognato. Deve avere avuto un moto di ‘pudore’, forse un tardo movimento della coscienza. Quelle morti, deve avere pensato, le ho causate io. Con il mio falso e ipocrita buonismo. Con il mio richiamo peloso all’accoglienza dei clandestini.

Ricordiamo una cosa. Per questi sciacalli, i morti non contano nulla, sono solo ‘merce politica’ da utilizzare per ottenere qualcosa. Merce di scambio, clave retoriche con le quali colpire chi dissente, chi si oppone all’invasione: sono morti, dicono, ora dobbiamo accoglierne almeno dieci volte tanto. Sempre facile utilizzare i morti e dimenticare i vivi che sono già sbarcati. Sempre facile dimenticare quelli che li hanno preceduti e che sono già ospitati dalla patrie galere che scoppiano. Sempre facile, scordare le ragazze stuprate. E soprattutto sempre facile, dimenticare che, se non fossero morti, avrebbero seminato lutti e tragedie lungo la penisola. Kabobo venne di notte su un barcone. Di notte venne accolto e salvato dal naufragio. Pochi mesi dopo uccise. Ed è solo la punta dell’iceberg, il fatto più eclatante.

Se dovessi scegliere tra il naufragio di Lampedusa e quello evitato in cui si è salvato il picconatore di Milano, non avrei alcuna remora a scegliere il primo. Non vale forse la vita dei vostri figli, più della vita degli altri?

Ma loro no, loro preferiscono che a morire siano gli italiani.

Eppure basterebbe poco. Basterebbe riportarli indietro: una, due..dieci volte. E smetterebbero. Meno clandestini morti, e meno italiani morti.