Ricerca – L’immigrazione è dannosa: crimine, malattie e costi sociali

Secondo una ricerca del governo britannico, i richiedenti asilo, i rifugiati e gli immigrati poco qualificati sono dannosi per le società ospitanti. Stanno creando problemi di sovraffollamento, alimentano le tensioni nella comunità e sono un peso per il servizio sanitario nazionale. E’ la prima volta che il rapporto ufficiale di un governo mette nero su bianco quello che tutti sapevano.

I ricercatori incaricati dal governo britannico hanno valutato per la prima volta l’impatto dell’immigrazione sulla società, conducendo studi, sondaggi e interviste a enti locali e fornitori di servizi.

Ecco i risultati: gli immigrati fanno aumentare i tempi di attesa negli ambulatori, sono coinvolti in comportamenti anti-sociali e creano problemi sul controllo di parassiti ed epidemie a causa del sovraffollamento.
Mark Harper, il ministro dell’immigrazione britannico ha dichiarato: “Questa relazione mette in evidenza il notevole impatto che l’immigrazione ha avuto sulle comunità del Regno Unito.”
“Sottolinea l’importanza di proteggere i nostri servizi pubblici e un approccio robusto nei confronti di coloro che vengono qui per sfruttare il nostro sistema di welfare.”

Lo studio dell’Home Office britannico ha scoperto che metà delle persone in Inghilterra e Galles vivono in una zona colpita da alti livelli di immigrazione.
La relazione ha rilevato che mentre la maggior parte degli immigrati vive a Londra e nel sud-est, questi hanno il maggiore impatto sulle città industriali con alti livelli di disoccupazione, come Rotherham e Oldham.
Le città con livelli elevati di lavoratori immigrati come Norfolk, Lincolnshire e Lancashire hanno sperimentato il peso maggiore sui loro servizi locali: trasporti, sanità e abitazioni.

I ricercatori hanno esaminato 80 autorità locali e fornitori di servizi su una varietà di temi come la salute, l’alloggio e la coesione sociale. Le loro risposte sono state valutate poi da 12 esperti.
Hanno scoperto che i richiedenti asilo sono propensi a mettere sotto massimo sforzo il sistema sanitario, sfruttando le risorse che spetterebbero ai cittadini.
I ricercatori hanno anche scoperto che hanno più probabilità di soffrire di depressione, ansia e malattie mentali – caso Kabobo – mentre gli immigrati in genere hanno una maggiore probabilità di soffrire di tubercolosi, HIV ed epatiti.

“Questo suggerisce che i costi per il trattamento per alcune condizioni e malattie sono sproporzionatamente attribuibili agli immigrati”, dice il rapporto.
Gli immigrati fanno anche più figli – e questo, lungi dall’essere positivo come vaneggiano gli xenfoili – è un danno economico, perché “richiede costi aggiuntivi per i servizi in visite ostetriche gratuite, maternità e salute”. Quindi

I loro bassi livelli di conoscenza della lingua locale fa sì che i loro appuntamenti per visite mediche, siano “sensibilmente più lunghi”, portando a tempi di attesa eccessivi per i pazienti autoctoni e determinando un aumento dei costi.

Le autorità locali hanno sollevato preoccupazioni che in alcune aree la domanda di posti nella scuola primaria hanno “superato l’offerta” a causa del numero di immigrati, mentre i servizi sociali hanno avvertito “i costi superiori per le traduzioni”.

I ricercatori hanno anche avvertito che l’aumento del numero di immigrati sta portando a più persone a vivere in alloggi di scarsa qualità: sovraffollati e poveri, descritti come “letti in capannoni”.

La relazione ha anche rilevato che: “Gli effetti della elevata domanda degli immigrati per case di scarsa qualità, ha portato ad alloggi sovraffollati, affitti gonfiati, sfruttamento di proprietari senza scrupoli, problemi nella gestione dei rifiuti e di controllo dei parassiti che possono diffondersi rapidamente, e un numero crescente di posti letto in capannoni.”

Inoltre, gli immigrati indigenti e richiedenti asilo sono stati “sproporzionatamente coinvolti in reati come furti e comportamenti violenti”.
I richiedenti asilo, i rifugiati e i lavoratori immigrati poco qualificati provocano tensioni nelle comunità a causa di comportamenti anti-sociali.
Si è riscontrato che gli immigrati meno qualificati si ubriacano in strada perché è la “norma culturale” nel loro paese d’origine.

FONTE: http://www.telegraph.co.uk/news/politics/10158678/Immigrants-create-overcrowding-and-fuel-tensions-report-finds.html

4 Comments

  1. Angela luglio 4, 2013 7:32 am  Rispondi

    Questo e’ uno dei pochi articoli che si commenta da solo, non c’è più nulla da aggiungere se non questo: Dio, pensavi tu!!!!!

  2. Stefano luglio 6, 2013 8:21 am  Rispondi

    Resta sullo sfondo la solita domanda…
    Ma, a noi, in questo momento di crisi economica devastante, dei problemi dell’orbe terracqueo intiero… COSA DIAMINE CALE?
    Dobbiamo forse farci sommergere da maree selvagge che NESSUNO si preoccupa di regolare o contenere all’origine?
    In forza di quale principio?
    PRIMA fateci vedere che contenete la natalità, POI vi aiutiamo, se mai…
    Profughi, rifugiati, perseguitati previsti dalla “Più Bella del Mondo”?
    Seeee… Non basta una guerretta per trasformare l’intera popolazione di quello stato in rifugiati e, in ogni caso, non si attraversa mezzo mondo per trovare un luogo dove scappare, ma ci si ferma nello stato tranquillo più vicino dove l’ONU (sì, l’ONU) allestisce campi profughi, pronti a rientrare in patria appena l’emergenza sia finita. Perché quando l’emergenza è finita, cicciobello, rientri in patria come è giusto, non è che resti dove ti hanno TEMPORANEAMENTE e GENEROSAMENTE accolto.
    Chiaro o la prossima volta chiederanno di profugare/rifugiatare sulla stazione orbitante ISS?

  3. antonio luglio 30, 2013 9:04 am  Rispondi

    qualcuno ( anzi molti ) vuole deliberatamente annientare l’italia, uno dei pochi paesi ( lo Stato fa schifo ) che non si è ancora piegato all’ideologia mondialista e nichilista. se adesso anche il papa ci mette del suo.. siamo proprio fottuti.

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