Kyenge e Ndoye: vite parallele di due clandestini

L’attuale ministro della dis-integrazione è entrata in Italia in modo irregolare, e vi ha vissuto da clandestina per un anno «il vescovo della mia città mi aveva trovato una borsa di studio alla Cattolica di Roma», ma questa borsa non è esisteva e non è mai arrivata.

http://voxnews.info/2013/05/06/scandalo-un-clandestino-per-ministro/

LIVORNO – L’omicidio di Ilaria ”era evitabile”, perche’ ”generato dalla malata ed inapplicata procedura riguardate l’espulsione degli irregolari”. Lo afferma, attraverso i legali, la famiglia della giovane uccisa che, ”pur ringraziando le Autorita’ che con celerita’, serieta’ e competenza si stanno occupando del caso chiede con forza e determinazione al ministro dell’Interno, al Questore e Prefetto di Livorno, di conoscere le ragioni per cui non si e’ data effettivita’ ai decreti di espulsione”.

http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/massacro-castagneto-laccusa-dei-genitori-perche-non-era-stato-espulso/

Questa è l’Italia degli anni duemila. Dove i clandestini non vengono espulsi: qualcuno di loro massacra giovani donne innocenti, altri li fanno ministri.

7 Comments

  1. Stefano maggio 6, 2013 12:51 pm  Rispondi

    Non avevo dubbio alcuno sul fatto che fosse arrivata tramite la Chiesa. Solo che a me risulta che i “predestinati”, una volta laureati e specializzati, debbano tornare in Africa, ad esercitare, con le conoscenze acquisite, a favore dei propri connazionali. Non mi pare che l’Italia abbia carenza di medici. Né adesso, né negli anni ’80…

  2. Werner maggio 6, 2013 1:30 pm  Rispondi

    Il solito maledetto Vaticano che aiuta gli extracomunitari, da sempre primo vero nemico dell’Italia e della sua sovranità.

  3. Marte Ultore maggio 6, 2013 1:37 pm  Rispondi

    italiani finché voterete gente presente nelle fila di sel, pd o m5s, e finché vi farete commuovere dalle solite palle dei “poveri profughi che scappano dalla guerra” dai faccini gonfi di bambini con le mosche che gli sciamano attorno e dalle donne con tette cadenti e pance sempre piene ciò che accade, mi spiace dirlo, ve lo meritate… io per parte mia, come tutte le persone con un minimo di intelligenza cerco di stare alla larga da queste situazioni, rapporti promiscui ecc., e comunque non avrei timore di ricorrere alla difesa, a prescindere da ciò che il nostro sistema balordo che mette in prima linea la vita dell’aggressore, chiunque egli sia beninteso, rispetto all’incolumità dell’aggredito. E lasciate perdere, care forze dell’ordine che “lurkate”, quelle frasette dette con tono minaccioso: lei non fa proprio niente. Tutti noi cittadini siamo liberi, e liberi di difenderci in primo luogo, con, o senza, il vostro permesso, visto che voi non potete, anche tutta la buona volontà del mondo essere presenti ovunque e sempre, tanto più che le aggressioni durano pochi secondi.

    • Stefano maggio 6, 2013 5:47 pm  Rispondi

      Ricordati, caro Marte, che la Legge, in ogni sentenza che riguardi fatti di sangue, precisa che tali reati sono stati commessi in tali e talaltre circostanze di tempo e di luogo, “eludendo la pubblica e la privata difesa”. La privata difesa esiste. La famosa società civile di cui si riempiono sempre la bocca i nostri amici, ad esempio, da tempo chiede la possibilità di usare le armi in casa propria contro chi tale casa abbia violato e manifesti un atteggiamento minaccioso, indipendentemente dal rapporto di forza (pistola contro coltello o fucile contro cacciavite). Invece i cittadini italiani, con tre malviventi in casa, armati di coltello e di chissà cos’altro, dovrebbero prima accertarsi della loro reale intenzione di far male, magari somministrando prima apposito sondaggio e ricevendo una prima coltellata. Solo poi possono difendersi…

  4. elix maggio 7, 2013 12:07 pm  Rispondi

    già… mio padre subì un processo perché, quando tentava di difendere mia madre da due individui che erano entrati in casa nostra nottetempo, venne sorpreso dai carabinieri mentre brandiva un martello (purtroppo non ha avuto il tempo di usarlo). Avrebbe dovuto aspettare che i due “signori” facessero i loro comodi e poi, magari, chiedergli per favore di uscire di casa?

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