L’integrazione uccide: la 19enne strangolata da Senegalese

“Usciva ogni tanto anche con noi. O meglio, non con me ma sicuramente frequentava Ilaria e altri giovani del gruppo”, sostiene un coetaneo di Ilaria.

D’integrazione si muore.

Poi noi non dovremmo associare, le foto dei mandanti morali di questi crimini ai loro esecutori materiali. Di chi è vittima, questa ragazza, se non della propaganda che vuole come obbligo morale “aprirsi” agli immigrati, meglio ancora se negri o neri o di colore o come cavolo volete definirli?

Se non lo facessimo, se cedessimo al ricatto, saremmo anche noi complici di questa mattanza quotidiana. Del genocidio del nostro popolo.

Ps. L’africana è all’integrazione da due giorni, e sono già due atroci crimini commessi da suoi simili.

13 Comments

  1. Stefano maggio 3, 2013 5:20 pm  Rispondi

    Ormai il cancro si è diffuso ovunque, anche nei paesini. La risorsa portatrice di ricchezze pare avesse già ricevuto un decreto di espulsione a seguito di una condanna per spaccio di droga ma, si sa, i decreti di espulsione sono stampati su carta speciale, morbida carta a quattro veli. Si attende che sia il clandestin… oh, pardon, il bravo migrante a sloggiare a suo comodo. Nel frattempo coltiva amicizie. “MIGO…PSSSS… EHI, MIGO! DARE QUALCOSA… PER MANGIAAARE!”. E guai a chi lo respinge! Verrebbe bollato come RACCISTA, biasimato ed emarginato dai suoi stessi amici italiani, soprattutto quelli con l’Aifòn, col chesmìr, con la Biemmevù, con le Tod’s, che lo deriderebbero in gruppo, dandogli del troglodita provinciale indotto e perciò diffidente nei confronti del bel Mondo Nuovo…

    • Werner maggio 3, 2013 6:06 pm  Rispondi

      La Toscana è infestata da queste merde (60 anni di lavaggio del cervello operato sulle masse da parte del PCI oggi PD ha prodotto questo), così come molti paesini in Lombardia nel Bergamasco e nel Bresciano.

      Comunque, io non mi stupisco di nulla, i negri sono dediti a compiere reati sulle donne bianche, ma notizie come questa non vengono diffuse abbastanza dai mass media altrimenti poi aumenterebbe la diffidenza delle nostre ragazze verso di loro, cosa che il Sistema vuole impedire.

      Comunque, mi dispiace dirlo, magari sarò cattivo, ma ognuno con le sue azioni è responsabile della propria sorte, e quindi la ragazza se non gli avrebbe mai rivolta la confidenza a quel merdone (come avrebbe dovuto fare), probabilmente sarebbe ancora viva.

      Questo qui era negro, spacciatore, irregolare e senza fissa dimora, tutti requisiti per sbattere fuori dal nostro territorio e a pedate nel culo questo merdoso parassita.

      • Stefano maggio 3, 2013 7:03 pm  Rispondi

        “…ma ognuno con le sue azioni è responsabile della propria sorte”.
        Ah, beh, caro Werner, nella immane tragedia, certamente meglio una pippabacca di una identitaria. Speriamo che i suoi amici abbiano imparato la lezione, ma non ci spero nemmeno. Quando uno non è in grado di capire ed ha il cervello pieno di surreali idiozie introdottegli tramite la famosa terza narice guareschiana, le speranze sono meno di zero. Passata la buriana, torneranno tutti ad essere “accoglienti”…

        • Werner maggio 3, 2013 9:42 pm  Rispondi

          Questo è il problema, che di questa cosa poi se ne dimenticheranno in fretta.

  2. Marte Ultore maggio 3, 2013 6:07 pm  Rispondi

    diamoglieli anche in filigrana se necessario i decreti di espulsione, purché glieli diamo, e che siano esecutivi con immediato non accompagnamento alla frontiera, ma scaricamento nel suolo patrio africano, con …o senza, il permesso delle “autorità” (???!!) africane.

  3. Stefano maggio 3, 2013 7:49 pm  Rispondi

    Estratto curricolare del bravo migrante, utile a conferirgli la nomina di “Risorsa delle Nazioni”:
    http://tinyurl.com/cl3ff2r
    Tra l’altro, in punta di antropologia fricana, questo è senegalese come io sono lappone: bassa statura, tratti del viso molto spigolosi, barbetta ispida, colorito bruno e non marrone. Questo al 90% è il solito ghanese che si spaccia per senegalese al fine di sfruttare la copertura e la rete di solidarietà della vasta comunità del Senegal, forte soprattutto in Toscana. Infatti, come vedete, non si è mai mosso da Donoratico. Nessuno sapeva che era stato espulso?

    • Littorius maggio 4, 2013 6:22 pm  Rispondi

      cinque mesi con la condizionale e quindi subito libero…

      Bisognerebbe “spararli” al loro paese con un cannone da circo a lunga gittata!

  4. Stefano maggio 4, 2013 9:35 am  Rispondi

    Per chi ancora avesse qualche speranza di riscatto e di riscossa da parte del “popolo italiano”: ecco il “corteo” in solidarietà con Ilaria. Pecorelle e pecoroni tutti in fila dietro ai gonfaloni.
    http://multimedia.quotidiano.net/?tipo=photo&media=61133
    “Non doveva andare così”. E beh, certo… E’ COLPA MIA! Ci fosse UNO striscione che grida BASTA e chiede un freno all’immigrazione SELVAGGIA e senza senso alcuna, unica vera causa della tragedia. Per questa gente Ilaria è morta, evidentemente, per fatalità. A questa gente potrebbero sodomizzare e crocifiggere la madre davanti agli occhi senza che fossero in grado di biascicare qualcosa di diverso da LI PERDONO, NON STRUMENTALIZZIAMO, si tratta di CASI ISOLATI… Povera Italia, ecco i nipotini dei combattenti sul Piave che gridarono “Non passa lo straniero”…

    • Werner maggio 4, 2013 11:27 am  Rispondi

      Di fronte a queste tragedie i primi a doversi mettere una maschera (di bronzo) in faccia, dovrebbero essere i politici di sinistra.

  5. toni maggio 4, 2013 2:20 pm  Rispondi

    e si infatti e’ vero Werner i primi sono i politici di sinistra!PER QUANTO riguarda la ragazza e anche sua la colpa di aver dato confidenza a sto lercio e quindi chi e’ causa del suo male pianga se stesso! chissa’ quante storie di questo genere sentiremo ancora per mano di molti lerci migranti

    • Werner maggio 4, 2013 3:07 pm  Rispondi

      Ti dirò di più Tony, che se ancora assisteremo a questa invasione su scala negli anni a venire, il fenomeno diverrà dilagante, per cui meglio agire prevenendo oggi che contrastare il fenomeno domani, quando ormai sarà troppo tardi.

  6. Eric D maggio 5, 2013 1:05 pm  Rispondi

    Ha ragione stefano, fino a quando non cambiano questi italiani dal ‘cuore d’oro’ dubito che cambi la politica

  7. Stefano maggio 5, 2013 2:15 pm  Rispondi

    Non solo i cittadini, Eric… La Procura di Livorno ringrazia… LA COMUNITA’ SENEGALESE!!! Perché? Perché non sono stati omertosi ma hanno segnalato che l’omicida aveva il cellulare della vittima nello zaino. E per questo c’è bisogno di un ringraziamento? In realtà è già partita l’operazione di cicatrizzazione: niente stupro, niente morte per strozzamento ma per “soffocamento per ostruzione ematica delle vie respiratorie”. Un po’ come dire che se mi sparano una raffica di AK47 io muoio per shock ipovolemico. La ragazza poi era “consumatrice abituale di stupefacenti” (l’hanno descritta come tossica per due spinelli). Suvvia, brava gente, tornate a casa tranquilli, alle vostre brave figlie non può succedere: la società multirazziata va avanti magnificamente!

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