La morte della Repubblica: quale politico italiano, gli Indiani tengono per le palle?

C’è una cosa peggiore dello sbagliare. Sbagliare due volte. Il caso dei marò è il de prufundis della Repubblica.
Non della seconda o della terza o come diavolo i pennivendoli chiamano il postribolo attuale, ma della Repubblica tout court. Diciamoci le cose come stanno: dal ’48 a oggi è stato un continuo inabissarsi nella merda.
Stiamo ancora giudicando il ventennio fascista, ma in confronto ai sessant’anni di questa falsa democrazia, è stato un enorme successo.
E questa incomprensibile gestione del caso dei marò è una sorta di contorsione finale d’una bestia moribonda. L’atto terminale d’un organismo impazzito.

Esulando dall’errore iniziale, quando per la prima volta i due soldati vennero consegnati alle autorità indiane, e che poteva ascriversi ad una gestione locale del caso. Ora, avevi due sole scelte: o rimandarli subito indietro, proseguendo nella linea dell’attesa; oppure rompere e tenerli a casa. E invece no, i pazzi criminali del governo hanno scelto una terza incomprensibile, demenziale non-alternativa: prima hanno “rotto”, e poi si sono ritirati con la coda tra le gambe. Qui prodest? Per quali interessi nascosti, sono stati venduti i due marò? Quali inconfessabili segreti di quale politico italiano, gli Indiani sanno, che non deve – non deve – essere svelato?

Perché altra spiegazione non esiste. Non ne esiste una economica, come dimostra questo nostro post, e non ne esistono di certo di tipo “militare”. E allora c’è qualcosa che ci sfugge. Qualcosa che non conosciamo e che altri conoscono.

Chi è il politico italiano che gli Indiani tengono per le palle? E’ Mario Monti? O è più in alto di lui e si chiama Napolitano? Perché in questa fase, il bene placet per l’abbandono degli ostaggi nelle mani degli Indiani, può venire solo dal Quirinale, e non da un governo a fine corsa.

Vi fossero ancora un certo numero di menti sane, di giovani e meno giovani non completamente anestetizzati da decenni di media e di consumismo, stasera il Palazzo verrebbe preso d’assalto e dato alle fiamme.

15 Comments

  1. Marte Ultore marzo 21, 2013 10:55 pm  Rispondi

    tutto il discorso è semplicemente assurdo. Abbiamo gli americani che ESIGONO che i loro militari, ovunque si trovino, anche se commettono reati di tipo civile (ad esempio stupri, è solo un esempio, come potrebbe essero il furto, ecc.), NON nell’esercizio delle loro funzioni e in territorio estero, vengano COMUNQUE indagati in patria, dove l’accusa viene puntualmente derubricata.
    Noi invece, abbiamo due soldati IN SERVIZIO, che non si sa se a chi hanno sparato, in acque INTERNAZIONALI, che i nostri deficienti politici nel loro estremo spirito conciliatorio hanno fatto condurre in india a consegnarsi, e che rischiano, ormai anzi è certa la giurisdizione indiana, di essere condannati da un tribunale straniero. Ripeto, per l’esercizio delle loro funzioni che peraltro erano sotto onu, e non una missione unilaterale (che fanno tanto orrore ai nostri comunisti) italiana.
    Ora, mi domando come si possa essere più deficienti di così, davvero, è una corsa al ribasso che nemmeno Uganda o Burkina Faso, sicuramente più rispettate di noi in quanto, per quel poco che possono, si fanno rispettare, potrebbero battere.

    Ma lo ripeto, questa è l’italietta rinunciataria, parolaia e pacifista che gli italiani vogliono. Votano in massa partiti pacifisti, e cosa si aspettano poi, che simili rappresentanti si permettano di fare la voce grossa con le forze armate? Quella sì che sarebbe vera incoerenza, altro che questa.

    Cui prodest? Io penserò male, ma credo che dietro, a questo punto, perché veramente è troppo grossa, e ormai troppo numerosi sono i casi, vogliano davvero farci odiare la nazione. Farci talmente nauseare che con un grido di giubilio ne accoglieremmo la sconfitta e morte. Farci vomitare al solo sentire il nome Italia; odiare la propria patria, alcuni ci sono riusciti con l’inculturazione, altri, i nazionalisti, ci stanno riuscendo con le porcate che fanno a nome dell’Italia, che per noi è sacro, e loro ci pisciano sopra.

  2. tzao marzo 22, 2013 7:38 am  Rispondi

    Proprio vero, la “contorsione finale d’una bestia moribonda” che ci vuole tirare tutti nell’inferno,.

    Purtroppo per le menti sane siamo messi davvero molto male, oramai gli italiani non hanno manco le palle per prendere a calci in culo qualche rumeno, merdacce che erano buone da dare in pasto ai leoni solo per il divertimento degli antichi romani, oggi dopo decenni di lavaggio del cervello siamo un paese di budini, di invertebrati.

    Siamo veramente al de prufundis della nostra civilta’.

  3. Werner marzo 22, 2013 10:49 am  Rispondi

    In politica estera l’Italia non ne ha mai combinata una giusta, neppure in epoca monarchica, non ha mai fatto valere il proprio peso di grande nazione europea, ma si è sempre comportata come un “Italietta”.

    Sono stati i poteri forti, quelli massonici, di cui la nostra classe politica è serva, ad aver spinto quest’ultima a consegnare i due marò all’India.

    Il problema è sempre quello: finché la finanza e l’economia detteranno legge alla politica, assisteremo sempre a casi scandalosi come questo, in quanto gli interessi economici di pochi (le imprese italiane che producono inn India) prevalgono su quelli puramente nazionali.

    Morte della repubblica, sì, di questa terza repubblica, ma neppure in epoca monarchica eravamo messi meglio: l’ingresso dell’Italia alle due inutili guerre mondiali l’hanno voluta i soliti poteri forti dell’industria pesante (Fiat, Pirelli, Ansaldo-Brera, Falck, etc.) che hanno pressato i governi in carica (anche il Fascismo), per fare i loro profitti, mica per far diventare l’Italia una grande potenza militare europea. Certamente, la repubblica dal 1946 ha rappresentato continuità e peggioramento, quindi si poteva stare tranquillamente con la monarchia costituzionale.

  4. Marte Ultore marzo 22, 2013 2:11 pm  Rispondi

    la prima guerra mondiale ci ha restituito Venezia Giulia e Tridentina, tutt’altro che inutili. E soprattutto ha eliminato per sempre il nostro nemico storico a nord, che per secoli e secoli ci ha tenuti soggiogati e divisi. Ma cerchiamo di non deragliare dalla discussione.

    • Werner marzo 22, 2013 7:44 pm  Rispondi

      Piccola parentesi e poi chiudo per non essere fuorviante: la Venezia Giulia e Tridentina le avremmo ottenute anche senza intervenire militarmente, perchè l’Austria-Ungheria e la Germania avrebbero perso comunque la guerra perchè avevano mezzo mondo contro di loro, quindi, a guerra terminata, per ragioni etniche queste due zone sarebbero state assegnate comunque all’Italia. Va detto però che nonostante contribuimmo con 600 mila caduti al fronte, ci è stato dato meno di quanto ci spettava, visto che Fiume e la Dalmazia non ci erano state date.

      Ovviamente il tutto sarà vanificato dai trattati di Parigi del 1947, in cui tutto il confine orientale verrà regalato alla Jugoslavia.

      • Marte Ultore marzo 22, 2013 10:17 pm  Rispondi

        Falso Werner, e leggo qui che anche tu sei vittima di certa propaganda parolaia, pacifista e comunista, messa in giro dopo il 45.
        Mi sono letto personalmente i carteggi diplomatici e ti assicuro che l’Austria, lungi dal voler cedere Trentino e Istria, al massimo, su pressione tedesca, avrebbe accondisceso a cedere “parte” della provincia di Trento e qualche aggiustamento ad est, senza Gorizia né Trieste, ma che comunque l’Austria premeva per un attacco immediato. Spiace leggere che anche qui alcuni sono colpiti dalla disinformazione su questioni nazionali tanto importanti e che non vanno assolutamente infangate.

        • Werner marzo 23, 2013 6:18 pm  Rispondi

          No, abbi pazienza ma non sono vittima di nulla e non mi sono fatto lavare il cervello da alcuna propaganda comunista e pacifista.

          Comunque, in un modo o nell’altro, l’Impero austro-ungarico era destinato a venire dissolto per via della sua multietnicità, e gli stati multietnici non sopravvivono a lungo.

  5. luciano marzo 22, 2013 6:30 pm  Rispondi

    credo che una crisi con l’india, preoccupava molto l’unione europea perche’ sarebbe stata tirata dentro dall’Italia in qualche modo. e paesi europei che evidentemente hanno interessi economici non potevano permetterlo. credo quindi che i poteri forti europei abbiano costretto l’Italia a fare dietrofront.
    tanto l’orgoglio Italico nn si sa piu’ cosa sia!
    nn ho mai votato Craxi, ma devo riconoscere che la vicenda di sigonella del 1986 fu l’ultimo atto di sovranita’ Italiana.
    oggi non resta che piangere davvero a noi menti sane davanti a qst scempio della dignita’ nazionale.
    ha detto bene admin, in uno stato normale oggi il viminale sarebbe stato preso d’assalto e messo a ferro e fuoco.

    • Werner marzo 22, 2013 7:46 pm  Rispondi

      Quello di Craxi fu l’unica e l’ultima volta in cui l’Italia tirò fuori gli attributi dal 1946 ad oggi.

  6. luciano marzo 22, 2013 6:50 pm  Rispondi

    Non entra nell’argomento amici, ma vorrei segnalarvi l’esimio avv. david russo che ha strenuamente difeso il rom che ha investito mesi fa volontariamente un vigile di milano e trascinato il suo corpo esanime x 200 metri!
    questa carogna (di avvocato) ha ottenuto solo 15 anni x qst efferato delitto ed ora chiedera’ il ricorso x derubricarlo a delitto colposo (accidentale).
    questi sono i veri RIFIUTI della societa’ italiana ai quali andrebbe tolto anche i nome e dato un codice CER.
    ecco il link della notizia:
    http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/03/22/Vigile-ucciso-Milano-giovane-rom-condannato-15-anni_8444655.html

    • Antonella marzo 22, 2013 8:03 pm  Rispondi

      avvocato bastardo e maledetto. Spero capiti la stessa cosa a lui o a qualche suo famigliare. Io comunque fossi un parente della povera vittima non gliela farei passare liscia, no, assolutamente imperdonabile.

  7. LIBICUS marzo 23, 2013 4:29 pm  Rispondi

    ECCO perchè MONTI E COMPAGNI DI MERENDE , scelti da S.M. UMBERTO III NAPOLITANO GIORGIO, hanno svenduto i nostri fucilieri di marina all’INDIA. BUSINESS ARE BUSINESS
    Finmeccanica, pressing per commesse in India
    Andrea Nativi – Dom, 17/02/2008 – 02:02 IL GIORNALE
    da Nuova Delhi
    L’industria aerospaziale e della difesa italiana si aspetta di ottenere nuovi contratti in India già nei prossimi mesi. Proprio per questo Finmeccanica sta potenziando la struttura commerciale e negozia nuovi accordi con le industrie locali. La società italiana stima in 11,7 miliardi di dollari il mercato indiano «aggredibile» con i propri prodotti. In particolare Agusta Westland è ben piazzata per la fornitura di 12 elicotteri Vip AW-101 all’Aeronautica, e partecipa a una gara per 200 elicotteri leggeri. Alenia Aeronautica propone l’Atr-72 per soddisfare una prima esigenza per 6 aerei da pattugliamento marittimo a medio raggio e sta cercando di piazzare l’aereo da trasporto tattico C-27. Selex sistemi integrati è in lizza per fornire una ventina di radar Empar per la difesa aerea, oltre a ulteriori radar di sorveglianza civili e navali e Selex Galileo prevede di vendere altri radar da avvicinamento, in aggiunta a quelli già in ordine. La società romana Elettronica invece è in corsa per fornire sistemi di guerra. In campo navale Wass è finalista in una gara per la fornitura di un centinaio di siluri pesanti mentre Oto Melara ha possibilità di successo con i suoi cannoni navali. Fincantieri ha già ottenuto importanti successi in India (una nave oceanografica, il sistema di propulsione della nuova portaerei) e a giorni firmerà un accordo per la realizzazione di una nave rifornitrice da 27mila tonnellate.

  8. tommaso marzo 24, 2013 1:19 pm  Rispondi

    I due militari di professione erano a consapevoli dei rischi che il loro mestiere comporta? Sì. Erano consapevoli che la loro eventuale “controparte” in quella regione sarebbero stati gli Indiani? Sì. Hanno ucciso, anche se non intenzionalmente, due persone di nazionalità indiana? Sì. E allora, stando così le cose, non c’è appiglio di diritto che tenga per poterli sottrarre al legittimo giudizio. A meno che non si pretenda l’impunità per due rei, che indossano l’uniforme della marina militare italiana, di duplice omicidio.

  9. Marte Ultore marzo 24, 2013 5:22 pm  Rispondi

    è un articolo del 2008. Finmeccanica ha chiuso con l’India e ci ha già rimesso tre elicotteri letteralmente RUBATI dagli indiani e non pagati. Oltre alle casse di materiale militare debitamente sequestrato sulla nave oltre ai nostri.
    Non è Finmeccanica il problema, mai sostenuta dal governo in quanto fabbrica di “morte”, come dicono sempre, e lo si è visto quando hanno lasciato fare ai magistrati pacifisti invece di imporre il segreto di stato. Sono ben altre le società colluse, quelle che producono tutto tranne che merci di valore strategico.

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