Assange: Obama è un lupo travestito da agnello


“Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di agnello, ma dentro sono lupi rapaci”, disse Gesù (Matteo 7,15).

Il fondatore di WikiLeaks Julian Assange non vede alcun motivo per festeggiare la rielezione del presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Gli Stati Uniti hanno perseguito aggressivamente e “perseguitato” il sito di informazione sotto l’amministrazione Obama, ha spiegato.
“Obama sembra , essere una brava persona, ed è proprio questo il problema,” ha detto alla AFP, parlando dalla sua stanza a Londra, recluso nell’ambasciata ecuadoriana.
“E ‘meglio avere un agnello in veste di lupo di un lupo travestito da agnello”, ha detto. “Tutte le attività contro WikiLeaks da parte degli Stati Uniti si sono verificate sotto l’amministrazione Obama.”
Assange è stato altrettanto critico nei riguardi dei repubblicani.

Il fondatore di WikiLeaks ha rifiutato di commentare la sua salute. Il mese scorso, l’Ecuador ha detto di aver chiesto un incontro con i funzionari britannici per discuterne, sostenendo che Assange perde peso e soffre di problemi di vista.
Assange ha chiesto asilo presso l’ambasciata a giugno per sfuggire all’estradizione in Svezia per essere interrogato su presunti crimini sessuali. Egli nega le accuse, e crede che, se estradato sarebbe poi inviato negli Stati Uniti, che lo considera un nemico dello Stato, dove verrebbe sottoposto a procedimento giudiziario e, eventualmente, alla pena di morte.
WikiLeaks ha irritato Washington nel 2010 con la pubblicazione di centinaia di migliaia di documenti classificati degli Stati Uniti sulle guerre in Iraq e in Afghanistan, così come rapporti diplomatici di ambasciate USA in tutto il mondo. Washington si vendicò obbligando le aziende a tagliare le fonti di finanziamento a WikiLeaks

Obama è una perfetta costruzione mediatica per l’uomo ammaestrato dei tempi moderni. Non è bianco, e non è nero. E’ tanto buono e pacifico. Così buono e pacifico, da ricevere il Nobel ex ante.
Ed è grazie alla sua figura apparentemente innocua che l’apparato di potere dietro di lui può perseguire i propri scopi. Con il feticcio Obama a fare da specchieto per le allodole antirazziste, si può bombardare a piacimento. Con Obama il “buono” al posto di Bush il Texano cattivo, si può liberamente perseguitare chi si oppone all’Impero.
L’apparato imperiale americano ha il suo fantoccio che tanto piace ai giornalisti, ormai gossippari più che analisti politici, e così nessuno più disturba il manovratore.

3 Comments

  1. Werner novembre 10, 2012 6:21 pm  Rispondi

    Ormai il mondo intero è rincoglionito con questo Obama di minchia, non lo sopporto più di quante volte lo nominano. Esso rappresenta quello che i poteri forti (la massonera ebraica di cui Monti fa parte) vogliono, ovvero l’unione interraziale, tra un negro e una bianca, che comporta la progressiva scomparsa dell’elemento bianco. Per questo oggi negli USA ci sono meno bianchi rispetto al 1950 (quando erano quasi il 90%), perchè poi, soprattutto dopo l’emancipazione dei negri alla fine degli anni sessanta, c’è stato l’aumento dei meticci, che nelle statistiche demografiche vengono indicati come “black” o “no white”.

    Tra questi ci fu pure Obama, che a differenza degli altri negri, non discende dagli schiavi portati in quei territori, ed è figlio di un immigrato kenyota.

    Comunque, il caso di Assange dimostra come gli USA non sono una vera democrazia, e che hanno la mania dell’intoccabilità. Quando parla di Obama ha ragione da vendere: è un negro e buono non lo è per nulla.

    Personalmente rimarrei deluso dalla civilissima Svezia, se davvero consegnasse Assange ad un paese che intende punirlo con la pena capitale.

  2. Giorgio Moneta novembre 11, 2012 3:36 pm  Rispondi

    mah,io sospetto che assange sia al soldo di israele

  3. Marte Ultore febbraio 2, 2013 2:11 am  Rispondi

    In America la libertà di parola è piena invece, al contrario che in Italia, e sopra ogni dubbio, almeno per ora. Non è lecito invece appropriarsi di documenti riservati e poi diffonderli, questo è chiaro, nessuno stato può permetterlo. E non c’è nessuna pena capitale prevista per il suo reato tranqui.
    Piuttosto è vero che Obama sta facendo un gioco abbastanza sporco, che se “teoricamente” è giusto, non lo è più se promette la cittadinanza facile a milioni di stranieri e poi gli concede tutte quelle assistenze che dovrebbe concedere solo ai cittadini. E guardacaso gli immigrati votano tutti per lui, anche quelli non cittadini che non so come in america riescono a votare. L’America rischia di cambiare volto, nel vero senso del termine, di non essere più un paese a maggioranza bianca come i padri fondatori sicuramente lo intendevano, e credo lo intendeva qualunque americano medio almeno figlio anni ’80.

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