Vergogne: Pisapia rifiuta la Cittadinanza onoraria al Dalai Lama

Pisapia sta con l'immigrazionismo cinese che invade il Tibet

Il Consiglio comunale di Milano rinvierà “sine die” il conferimento della cittadinanza onoraria al Dalai Lama, un modo ipocrita per dire che non verrà mai conferita.
Non che sia nulla di che, ma sarebbe un segnale di solidarietà ad un popolo oppresso dalla dominazione cinese e sotto “annichilimento demografico” a causa della massiccia immigrazione di Cinesi etnici in Tibet.
Non c’è da stupirsi che i fautori nostrani dell’immigrazionismo col quale vogliono distruggere il profilo etnico della società, non vogliano solidarizzare con le vittime di altri che, come loro, sono impegnati nella stessa operazione genocida: il politburo cinese.
La proposta è stata riportata in Consiglio dal leghista Luca Lepore, dopo che quattro mesi fa, durante la visita del leader buddista tibetano a Milano, la giunta Pisapia per trarsi d’impaccio lo aveva accolto in Consiglio comunale e al posto della cittadinanza onoraria aveva consegnato ipocritamente il Sigillo di Milano, cedendo così alla ridicola minaccia cinese di non partecipare a Expo 2015. Come se non fossero loro ad avere bisogno del mercato europeo.

RINVIO “SINE DIE”. Il capogruppo del Pd a Palazzo Marino Carmela Rozza dice che: «Il Comune ha già reso il massimo omaggio possibile al Dalai Lama. L’ha accolto in Consiglio e gli ha consegnato il Sigillo della città. La delibera sulla cittadinanza è solo un atto strumentale dell’opposizione». Non è così, la giunta Pisapia svela il suo vero volto, quello di amica dei totalitarismi. Gli stessi che gli accoliti del Sindaco vorrebbero importare in Italia a botte di immigrati nullafacenti e obbedienti.
Per evitare spaccature nella maggioranza, dove non tutti sono d’accordo a rifiutare al Dalai Lama la cittadinanza, per evitare frizioni con la Cina e per non “rifiutare” la cittadinanza alla massima carica buddista tibetana, almeno formalmente, la formula che verrà usata dal Consiglio comunale di Milano, che si riunisce oggi a partire dalle 16.30, sarà il rinvio “sine die” della proposta leghista. Ipocriti.

INTANTO SI DÀ FUOCO 57ESIMO TIBETANO.
Stamattina si è dato fuoco il 57esimo tibetano dal 2009, è il secondo nelle ultime 48 ore, il quinto questo mese, a riprova che la repressione cinese e la massiccia ondata migratoria di Cinesi in Tibet non accenna a diminuire. Quattrocento tibetani in esilio si sono riuniti a fine settembre a Dharamsala, India, sede del governo tibetano in esilio, per chiedere ai tibetani di non «auto-immolarsi» e «di non prendere azioni drastiche, di preservare la vita perché anche una singola vita ha valore». I 400 esiliati si riproponevano di suscitare con più forza il problema davanti alle istituzioni internazionali. Ma della disperazione dei Tibetani che si vedono divenire stranieri a casa propria, non frega nulla al “pacifinto” Pisapia e ai suoi accoliti.

Questa è la politica squallida, di uomini squallidi e moralmente riprovevoli. Politici che vogliono svendere la Cittadinanza italiana a ladri puttane e stupratori, ma che poi rifiutano quella onoraria al capo spirituale di un popolo in lotta contro l’assimilazione e la sparizione etnica. Ovunque ci sia un popolo che lotta contro la propria scomparsa, là c’è la Resistenza Nazionale.

2 Comments

  1. Werner ottobre 23, 2012 12:22 am  Rispondi

    Solo per gente come Pisapia mi vergogno di essere italiano e mi vien voglia di diventare apolide. L’importante però è che Baruwah diventa cittadino italiano con la benedizione del presidente Napolitano, per rappresentare nel calcio la nuova “Italia multietnica”.

    • Werner ottobre 23, 2012 12:22 am  Rispondi

      Ah, dimenticavo, Baruwah è nato ghanese.

Leave a reply to Werner Cancel reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *