Un Sindaco: non ne possiamo più. Basta “profughi”!

C'è chi dice no!

La cosiddetta “rivoluzione libica”, in realtà una scaramuccia tra tribù, è finita da più di un anno. Ma i sedicenti profughi che ha generato, e tra loro, ricordiamolo, nessun libico, continuano ad essere mantenuti (rendono una diaria di 45€ al giorno per uno) e un Comune del Lazio se ne vede destinati altri undici, oltre a quelli già presenti. Ripetiamo: ad oltre un anno dalla fine delle ostilità, si vorrebbe mandare a Ceprano, questo il nome del comune, ulteriori “profughi” di una guerra inesistente.
E li vogliono inviare a Ceprano, perché a Frosinone creano disordini, noi abbiamo la soluzione: rimandarli in Africa.
Il Sindaco dice no. Avrebbe dovuto dire no anche la prima volta, meglio tardi che mai.

Ceprano – Il sindaco di Ceprano Giovanni Sorge scrive al Prefetto, alla Questura ed ai Carabinieri di Frosinone. Il motivo è l’arrivo di nuovi extracomunitari nel suo comune disposto dall’Unione dei Comuni di cui però Ceprano non ne fa parte, almeno secondo il primo cittadino che ha preso carta e penna scrivendo al rappresentante del Governo ed alle Forze di Polizia. “Come succede ormai da anni – si legge nella missiva del sindaco Sorge – in data 3 ottobre 2012, è qui pervenuto un elenco di altri 11 profughi che l’Unione di Comuni di San Giovanni Incarico dichiara di aver sposato in questa Città, in esecuzione di un non noto meglio precisato Progetto di Accoglienza, mai visto da questo Comune. Con la presente lo scrivente Sindaco intende far presente che questo Comune non è mai stato portato a conoscenza della esistenza di alcun progetto dell’Unione, perché non facente parte dell’Unione. Tuttavia – continua – siccome la Città è piena di profughi che sempre più spesso intasano gli uffici comunali per le richiesta più svariate, ivi comprese indebite richieste di residenza, sarebbe opportuno che Qualcuno facesse capire a chi gestisce il flusso di profughi che la Città di Ceprano non è una frazione o una dipendenza di San Giovanni Incarico: chi redige ed approva progetti di accoglienza è pregato di impegnare il proprio territorio e non scaricare le problematiche di tali persone sugli altri Comuni, in nome di una Carità Cristiana che dovrebbe essere praticata e non predicata. Pertanto- conclude la lettera del primo cittadino – si comunica che questo Comune non è tenuto e non è in grado di fronteggiare le problematiche assistenziali che, con sempre maggiore determinazione, vengono manifestate dai profughi che ormai da anni si stanno alternando sul territorio comunale senza coinvolgere l’ente”

8 Comments

  1. Werner ottobre 12, 2012 1:41 pm  Rispondi

    Lì in Ciociaria c’è un brutto precedente storico coi nordafricani, e risale al 1944, quando questi in forza all’esercito francese (i Goumiers) che “liberarono” i territori dai tedeschi, violentarono in massa bambine, ragazze, donne sposate e anziane, e talvolta sodomizzato uomini e bambini.

    Se questi poi circolano liberamente come spesso si lascia fare, c’è il pericolo che questo precedente si possa ripetere dopo 68 anni. Badate bene, gente!

  2. Antonella ottobre 13, 2012 11:12 pm  Rispondi

    i goumiers: marocchini della peggiore specie. Comunque sono stati quei maledetti francesi e il suo comandante a lasciarli liberi di fare qualunque cosa con la popolazione come premio, pur di liberare la zona dalla resistenza tedesca.
    Da Wikipedia « Tutte le donne di Patrica, Pofi, Isoletta, Supino, e Morolo sono state violentate… A Lenola il 21 maggio hanno stuprato cinquanta donne, e siccome non ce n’erano abbastanza per tutti hanno violentato anche i bambini e i vecchi. I Marocchini di solito aggrediscono le donne in due – uno ha un rapporto normale, mentre l’altro la sodomizza. »
    E noi abbiamo i discendenti di questa feccia in casa nostra.
    Bravo il sindaco a rifiutarsi di accogliere altri “profughi”.

    • incazzatonero ottobre 14, 2012 6:04 pm  Rispondi

      strano che non lo abbiano già indagato

    • Renzo giugno 28, 2013 7:43 pm  Rispondi

      @Antonella.
      Un capitolo VERGOGNOSISSIMO della storia italiana,nascosto abilmente dai libri.
      Feccia immonda e schifosissima,se la sono presi con bambini,donne e inermi prigionieri italiani.

  3. Antonio gennaio 16, 2013 1:38 am  Rispondi

    basta merda africana

  4. edera giugno 27, 2013 12:44 pm  Rispondi

    gli offrono un caffe e ci mettono un po di veleno dentro.
    Parlare non serve a nulla.
    l’italia non si rialza perche nessuno ha il coraggio di fare quello che va fatto

    • Derio giugno 27, 2013 1:44 pm  Rispondi

      Hai ragione edera, basta invettive e parole, bisogna C-O-M-B-A-T-T-E-R-E…. invece aspettiamo un ipotetico nuovo Messia…. chi si volta dall’altra parte è un TRADITORE. O con gli italiani (veri) o con gli invasori. Tertium non datur.

  5. Adelmanno giugno 27, 2013 11:24 pm  Rispondi

    Solo in Ciociaria? Le violenze furono perpetrate ai danni di donne e anche uomini anche in molte località alpine. Vi sono testimonianze di violentate e di violentati riguardanti alcuni eroici soldati tedeschi in ritirata – mostri, secondo la vulgata post-1945 – che pagarono con la vita il tentativo di difendere le donne da quelle bestie immonde (perché non esiste altra maniera di definire coloro che stuprano).

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