La ‘Grande Ondata’: rivoluzioni arabe per ripopolare l’Europa

Siria: le isole greche temono grande ondata di profughi
ATENE, 3 SET – Le autorita’ locali delle isole greche del Mar Egeo nord-orientale si stanno preparando ad una temuta ondata di profughi provenienti dalla Siria devastata da oltre un anno e mezzo di guerra civile. Lo riferiscono i giornali di Atene secondo cui il successo delle misure di recente adottate dalle autorita’ elleniche per ridurre il transito di migranti illegali attraverso il confine greco-turco lungo il fiume Evros ha provocato un vero e proprio assalto dei trafficanti di esseri umani verso la piu’ porosa frontiera marittima delle isole greche.

Secondo le autorita’ dell’Egeo nord-orientale si e’ gia’ registrato un picco significativo nel numero di rifugiati e migranti privi di documenti che sono sbarcati sulle isole greche provenienti dalle vicinissime coste della Turchia. La loro preoccupazione e’ che questa ondata crescera’ con l’aggravarsi della guerra civile in Siria mentre le strutture di accoglienza presenti sulle isole non sono adeguate per far fronte ad un grande afflusso di profughi. ”Abbiamo paura di rivivere la drammatica situazione di centinaia di migranti disgraziati che arrivano qui su barconi malandati come e’ gia’ avvenuto in passato”, ha detto il sindaco dell’isola di Lesbo, Dimitris Vounatsos. ”Il centro d’accoglienza e’ stato chiuso e il comune non ha soldi per fare nulla”, ha aggiunto. All’inizio di agosto il governo di Atene ha avviato una vasta operazione di polizia denominata ”Xenios Zeus” (Giove straniero) per reprimere l’immigrazione clandestina effettuando frequenti e continui controlli dei documenti d’identita’ dei cittadini stranieri residenti nel Paese e rafforzando la protezione della frontiera settentrionale della Grecia con la Turchia. Lungo il fiume Evros i piu’ stringenti controlli si sono rivelati efficaci e, se fino a poche settimane fa da li’ passavano ogni giorno decine di clandestini, oggi gli illegali che riescono ad attraversare il confine si contano sulle dita di una mano. E’ per questo motivo, secondo le autorita’ isolane, che i trafficanti di esseri umani sono tornati a preferire percorsi alternativi trasportando la loro ”merce” diretta in Europa attraverso le isole greche.

La soluzione a questo nuovo delitto contro l’integrità della Grecia e, a cascata, di tutte le altre nazioni europee, e’ a portata di mano. Basta applicare le politiche israeliane in tema ai profughi siriani.

Non sta scritto da nessuna parte che Usa e circoli mondialisti, provochino varie catastrofi umanitarie in giro per il mondo arabo, per piazzare loro fantocci alla guida di quei paesi, e siano i paesi dell’Europa mediyerranea a subirne le conseguenze. In termini di costi, disagi e criminalità.
E qui, arriviamo ad un punto particolarmente interessante ed inquietante che nessuno ha ancora messo in luce, riguardo le sedicenti ‘rivoluzioni arabe’.
Cui prodest?
Sono stati evidenziati vari possibili motivazioni ed interessi dietro lo sviluppo di queste sommosse pilotate, per molti versi simili a colpi di stato. Tutti tranne uno: la volontà dei gruppi che muovono i fili della globalizzazione, di ‘travasare’ le popolazioni di Africa e Vicino Oriente in Europa. In una strategia di annichilamento nazionale tramite confusione etnica, si e’ proceduto, prima, a sobillare e guidare tali rivolte, creando i presupposti di una grande ondata di emigrazione; poi, ad imporre alle società europee l’idea falsa dei ‘profughi in fuga’, attraverso una raffinata opera di propaganda preparatoria grazie all’utilizzo dei media di loro proprietà, tutti.
Non e’ poi restato altro da fare, che tirare i fili delle organizzazioni criminali che con questi circoli hanno molti contatti, e utilizzarne le infrastrutture per il trasporto di clandestini: erano troppo pronti a salpare. E non esistono profughi in fuga da guerre, capaci di sborsare migliaia di dollari a testa per essere traghettati.

Ci sono dei circoli, dei quali fanno parte le varie organizzazioni falsamente umanitarie, che hanno nella loro agenda, l’obiettivo di ‘imbastardire’ le società occidentali. I motivi sono molteplici, e anche gli interessi che li sottendono lo sono: manodopera low-cost per industriali senza scrupoli, indebolimento dei legami comunitari per chi ha in testa un rovesciamento dei valori sociali.
In questo contesto, strutture ostentatamente umanitarie come sant’egidio, e organizzazioni di trafficanti di carne umana, altro non sarebbero che emanazioni della stessa grande struttura globalista con lo stesso obiettivo finale. Stesso obiettivo, e compiti diversi.

Questo non significa i loro componenti di basso livello ne siano consapevoli, non lo sono senz’altro. Sono pedine nelle mani di un disegno che non comprendono. Si muovono avanti e indietro, senza nemmeno immaginare il disegno globale che queste mosse sottendono.

Non e’ pertanto meta storico domandarsi se, le rivoluzioni arabe, siano in realtà il mezzo con il quale si tenta di provocare – o per i piú pessimisti di accelerare un processo giá inevitabile – la sostituzione demografica delle popolazioni autoctone del continente europeo, con quelle piú docili e con meno pretese nel campo dei diritti, del terzo mondo.

Il sedicente profugo di oggi, e’ la pedina con la quale il potere vuole scacciarci da casa nostra domani.

3 Comments

  1. Gabriele settembre 5, 2012 9:35 pm  Rispondi

    Solo un appunto sulla tua frase finale: è vero, che le popolazioni “terze” sono più facile da sfruttare e hanno senz’altro meno pretese contentandosi di diritti minimali, quelli di pancia e del basso ventre, per capirci, ma non mi azzarderei a definirle “docili”, anzi, tutt’altro. Sono incostanti e violente, e se questi signori riusciranno nel loro intento, si accorgeranno amaramente, e a loro spese, che queste popolazioni sono tutt’altro che docili e finiranno per travolgerle con una crudeltà che possiamo solo immaginare vedendo cosa combinano tra di loro nelle varie faide tra clan e tribù.

    • admin
      admin settembre 5, 2012 11:06 pm  Rispondi

      Un giusto appunto, nel caso in cui si parli di popolazioni di immigrati dal terzo mondo ancora ‘pure’. In questo caso infatti, docile esarebbe un termine inadatto, e sarebbe piú giusto dire che sono piú facili da controllare e guidare, essendo intellettualmente poco dotate. Ma appunto proprio per questo, anche propense a cambi repentini di umore che le rendono immorali e imprevedibili.
      L’obiettivo finale dlle elites e’ pero’ la ‘mulattizzazione’ delle popolazioni europee da portare a termine prima con l’immigrazione e poi con l’integrazione. Ed e’ risaputo che il meticciamento e’ un fattore potente di addomensticamento: lupus docet. Dal punto di vista biologico, l’incertezza razziale causata da incrocio porta ad un indebolimento del carattere e a rendere l’individuo piú dipendente dagli altri. Ecco il disegno.

  2. In grecia e dalla grecia, ancora regali dalle primavere arabe « ictumzone settembre 6, 2012 5:56 am  Rispondi

    […] La ‘Grande Ondata’: rivoluzioni arabe per ripopolare l’Europa, Siria: le isole greche temono g…   ATENE, 3 SET – “Le autorita’ locali delle isole greche del Mar Egeo nord-orientale si stanno preparando ad una temuta ondata di profughi provenienti dalla Siria devastata da oltre un anno e mezzo di guerra civile. Lo riferiscono i giornali di Atene secondo cui il successo delle misure di recente adottate dalle autorita’ elleniche per ridurre il transito di migranti illegali attraverso il confine greco-turco lungo il fiume Evros ha provocato un vero e proprio assalto dei trafficanti di esseri umani verso la piu’ porosa frontiera marittima delle isole greche. Secondo le autorita’ dell’Egeo nord-orientale si e’ gia’ registrato un picco significativo nel numero di rifugiati e migranti privi di documenti che sono sbarcati sulle isole greche provenienti dalle vicinissime coste della Turchia. La loro preoccupazione e’ che questa ondata crescera’ con l’aggravarsi della guerra civile in Siria mentre le strutture di accoglienza presenti sulle isole non sono adeguate per far fronte ad un grande afflusso di profughi. ”Abbiamo paura di rivivere la drammatica situazione di centinaia di migranti disgraziati che arrivano qui su barconi malandati come e’ gia’ avvenuto in passato”, ha detto il sindaco dell’isola di Lesbo, Dimitris Vounatsos. ”Il centro d’accoglienza e’ stato chiuso e il comune non ha soldi per fare nulla”, ha aggiunto. All’inizio di agosto il governo di Atene ha avviato una vasta operazione di polizia denominata ”Xenios Zeus” (Giove straniero) per reprimere l’immigrazione clandestina effettuando frequenti e continui controlli dei documenti d’identita’ dei cittadini stranieri residenti nel Paese e rafforzando la protezione della frontiera settentrionale della Grecia con la Turchia. Lungo il fiume Evros i piu’ stringenti controlli si sono rivelati efficaci e, se fino a poche settimane fa da li’ passavano ogni giorno decine di clandestini, oggi gli illegali che riescono ad attraversare il confine si contano sulle dita di una mano. E’ per questo motivo, secondo le autorita’ isolane, che i trafficanti di esseri umani sono tornati a preferire percorsi alternativi trasportando la loro ”merce” diretta in Europa attraverso le isole greche”.   La soluzione a questo nuovo delitto contro l’integrità della Grecia e, a cascata, di tutte le altre nazioni europee, e’ a portata di mano. Basta applicare le politiche israeliane in tema ai profughi siriani. Non sta scritto da nessuna parte che Usa e circoli mondialisti, provochino varie catastrofi umanitarie in giro per il mondo arabo, per piazzare loro fantocci alla guida di quei paesi, e siano i paesi dell’Europa mediterranea a subirne le conseguenze. In termini di costi, disagi e criminalità.   E qui, arriviamo ad un punto particolarmente interessante ed inquietante che nessuno ha ancora messo in luce, riguardo le sedicenti ‘rivoluzioni arabe’. Cui prodest? Sono stati evidenziati vari possibili motivazioni ed interessi dietro lo sviluppo di queste sommosse pilotate, per molti versi simili a colpi di stato. Tutti tranne uno: la volontà dei gruppi che muovono i fili della globalizzazione, di ‘travasare’ le popolazioni di Africa e Vicino Oriente in Europa. In una strategia di annichilimento nazionale tramite confusione etnica, si e’ proceduto, prima, a sobillare e guidare tali rivolte, creando i presupposti di una grande ondata di emigrazione; poi, ad imporre alle società europee l’idea falsa dei ‘profughi in fuga’, attraverso una raffinata opera di propaganda preparatoria grazie all’utilizzo dei media di loro proprietà, tutti. Non e’ poi restato altro da fare, che tirare i fili delle organizzazioni criminali che con questi circoli hanno molti contatti, e utilizzarne le infrastrutture per il trasporto di clandestini: erano troppo pronti a salpare. E non esistono profughi in fuga da guerre, capaci di sborsare migliaia di dollari a testa per essere traghettati.   Ci sono dei circoli, dei quali fanno parte le varie organizzazioni falsamente umanitarie, che hanno nella loro agenda, l’obiettivo di ‘imbastardire’ le società occidentali. I motivi sono molteplici, e anche gli interessi che li sottendono lo sono: manodopera low-cost per industriali senza scrupoli, indebolimento dei legami comunitari per chi ha in testa un rovesciamento dei valori sociali. In questo contesto, strutture ostentatamente umanitarie come sant’egidio, e organizzazioni di trafficanti di carne umana, altro non sarebbero che emanazioni della stessa grande struttura globalista con lo stesso obiettivo finale. Stesso obiettivo, e compiti diversi. Questo non significa i loro componenti di basso livello ne siano consapevoli, non lo sono senz’altro. Sono pedine nelle mani di un disegno che non comprendono. Si muovono avanti e indietro, senza nemmeno immaginare il disegno globale che queste mosse sottendono. Non e’ pertanto meta storica domandarsi se, le rivoluzioni arabe, siano in realtà il mezzo con il quale si tenta di provocare – o per i piú pessimisti di accelerare un processo giá inevitabile – la sostituzione demografica delle popolazioni autoctone del continente europeo, con quelle piú docili e con meno pretese nel campo dei diritti, del terzo mondo. Il sedicente profugo di oggi, e’ la pedina con la quale il potere vuole scacciarci da casa nostra domani. Share this:TwitterFacebookLike this:Mi piaceBe the first to like this. Inviato su Uncategorized […]

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