E’ morto Angelo: si diede fuoco davanti al Parlamento

Roma, 19 ago. – Angelo Di Carlo, l’uomo di 54 anni che otto giorni fa si era dato fuoco in piazza Montecitorio, non ce l’ha fatta. Questa notte e’ deceduto per le conseguenze delle gravi ustioni sull’85 per cento del corpo. Lo riferiscono i carabinieri di Roma. L’11 agosto scorso, Angelo Di Carlo, arrivo’ attorno all’una a piazza Montecitorio con un flacone di liquido infiammabile. Dopo esserselo versato addosso, si diede fuoco. Le fiamme avvolsero immediatamente il corpo dell’uomo che, nonostante questo, si lancio’ verso l’ingresso della Camera dei Deputati. I carabinieri presenti in piazza intervennero subito con gli estintori. L’uomo fu ricoverato in prognosi riservata con ustioni del secondo e terzo grado. Di Carlo era vedovo ed aveva perso il posto di lavoro. Nello zaino c he portava con se’ sono state ritrovate due lettere. Una era per il figlio. Gli lasciava 160 euro.

Questa e’ l’Italia di oggi. Un Italiano si immola davanti alla Camera dei Deputati perchè non ha un lavoro, ha solo 160€ e non riesce piú ad andare avanti. E siamo quasi certi che, mentre quest’uomo dava sfogo alla propria disperazione, il presidente dell’aula non si trovava in sede, ma in un albergo di Orbetello insieme alla sua scorta smisurata.
E’ questo il simbolo dell’Italia di oggi, l’arroganza del potere che non ha potere; della politica che non gestisce il potere, dopo averlo dato in ‘outsourcing’ ai Tecnici e alle Banche, ma che del potere mantiene tutti i privilegi e i vizi. Senza averne le virtù .
Privilegio e sfruttamento. Gianfranco Fini e Angelo Di Carlo sono i simboli di questa dicotomia.
Plutarco avrebbe dedicato loro un libro delle ‘vite parallele’, sull’epilogo della vita di Angelo, e su quello , speriamo a breve, della vita politica di Fini. Uno morto con 160€, l’altro, abbarbicato a una poltrona e alla sua vacua inutilità.

Intanto, mentre la mancanza di lavoro assale, non solo i poveri, ma anche la classe media, il governo dei farabutti si appresta a varare una maxi-sanatoria di clandestini.

2 Comments

  1. Luciano agosto 22, 2012 10:05 am  Rispondi

    Quanto successo non e’ vergognoso, ma semplicemente schifoso e ripugnante.
    Condivido le critiche su fini, fulgido esempio di vuoto etico e morale.
    E mentre il povero Angelo muore, si distribuiscono soldi agli africani a Frosinone i quali non gradiscono la ‘esigua’ somma! Gia’, forse devono anche pagarsi una bella prostituta altrimenti violentano qualche italiana… e allora meglio pagare il pizzo!
    E’ un paese senza neanche piu l’idea di spina dorsale.

    • stefano febbraio 24, 2014 3:15 pm  Rispondi

      sottoscrivo!siamo preda di un masochismo mai visto in nessun momento della storia dell’uomo.

Leave a reply to Luciano Cancel reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *