La testimonianza di Dominique Venner

Seppuku di un eroe moderno: si uccide a Notre Dame contro le adozioni gay
È entrato nella cattedrale di Notre Dame, e una volta dietro l’altare, si puntanto la pistola alla testa e ha fatto fuoco. E’ morto così, lo scrittore e storico Dominique Venner, 78 anni. Non suicidandosi, ma “sacrificando” la propria vita per risvegliarne milioni.

Devo dire che l’atto del grande intellettuale francese mi ha colpito profondamente. Con la morte ha inteso dare il suo insegnamento di ribellione al potere. Il suo è un grido talmente profondo, che probabilmente non potrà essere udito da tutti, che anzi sarà da molti degradato a “follia”. Perché nella società moderna nella quale il “bene” per antonomasia è la “vita”, al di là di tutto e non ostante tutto, un uomo che rinuncia per qualcosa di più grande, non può essere capito. Non può che essere un pazzo.

Il suo è un grande e imperituro insegnamento. Testimonianza che ci viene da una generazione che ha vissuto le guerre e che dalle guerre ha imparato l’insegnamentoche più grande: che non è la vita, il bene supremo, ma la dignità e quello in cui credi. Che alla vita si può rinunciare, in nome di quello in cui credi. Che la vita non è degna di essere vissuta, se tutti intorno a te tradiscono le leggi di natura. E che l’ultima estrema testimonianza è la morte.

E quale enorme differenza tra questo sacrificio, e le vite sprecate. Quale abissale strappo, tra questa immolazione “politica” e i “suicidi” di chi si droga. Qui la morte in nome di qualcosa, là la vita in nome del nulla.

Oggi è morto un uomo. Uno dei pochi rimasti. I veri morti siamo noi. I veri morti sono tutti coloro che si arrendono o collaborano con i sacerdoti dell’entropia. Venner ha segnato una strada, si può decidere di percorrerla e lottare o di accomodarsi a godere dello spettacolo decadente della società occidentale.

Venner aveva tre cose: integrità, moralità, palle. Tre cose rare nel mondo d’oggi popolato di lacchè.

6 Comments

  1. Stefano maggio 22, 2013 6:23 am  Rispondi

    Già si parla, a proposito di Venner, di “cultura dell’odio”, pronta ad applicare violenza ed a dispensare morte per coartare la bellezza, la libertà ed il buon diritto naturale rivendicato dalle masse. Anch’io in questo momento, sento forte l’anelito di libertà, bellezza e naturalità ma soprattutto vverto la possente la massa che lo rivendica: vado a defecare…

  2. Stefano maggio 22, 2013 6:25 am  Rispondi

    Scusate l’invio prematuro. Leggasi: “avverto possente la massa”…

  3. Werner maggio 22, 2013 11:22 am  Rispondi

    Proprio perché questo mondo è popolato da lacché, temo che il sacrificio di Venner sia vano, anche perché era un intellettuale di estrema destra, e soprattutto in un paese come la Francia, infestato dall’ideologia omosessualista e immigrazionista, assai prevalenti, chi fa riferimento a quell’area politica viene automaticamente etichettato come “fanatico” e viene emarginato.

    La Francia, paese più sionista d’Europa, dove ancor peggio che qui in Italia, i politici sono servi della finanza ebraica (Rotschild) e i mass media sono controllati dalla massoneria giudaica, il suicidio di Venner verrà interpretato come un insano gesto compiuto da un pericolo nazionalista, mentalmente chiuso, che non si adegua alle “nuove mode”.

    Sissignori, da 40 anni a questa parte qualsiasi forma di trasgressione o snaturamento delle cose viene propagandato come “nuova moda”, e attribuito a queste un significato positivo, quando in realtà è l’esatto opposto: le adozioni gay sono una cosa contronatura, perché ogni bambino ha bisogno di un padre e di una madre, non di due padri o due madri, e la loro legalizzazione rappresenta un ulteriore forma di degenerazione delle società occidentali contemporanee.

  4. luciano maggio 22, 2013 6:48 pm  Rispondi

    E’ una grande perdita, uno dei pochi uomini capace di mettere le sue idee davanti alla stessa vita.
    spero che almeno in Francia risvegli le coscienze ma nn solo x le passeggiate educate; la brava gente, la maggior parte, deve tirare fuori la parte condottiera che è dentro!
    Venner, tra l’altro, ha scritto che nn ci si deve soffermare su questo problema (gay e dintorni), perchè il vero dramma della Francia è l’IMMIGRAZIONE e l’ISLAMIZZAZIONE.
    però amici, quando un vecchio (nel senso bello del termine) di 78 anni decide di uccidersi, lascia davvero sgomenti

  5. Antonella maggio 22, 2013 6:48 pm  Rispondi

    grande uomo, uno che ha avuto il coraggio immolandosi di denunciare questa indecente legge

  6. LIBICUS maggio 25, 2013 5:53 pm  Rispondi

    Credo che il suicidio, non sia mai valido per dimostrare una verità. Una cosa è decidere di rischiare, come nella nostra cultura di occidentali, la vita anche se vi sono pochissime probabilità di salvarla, altro è gettarla via come nelle culture orientali di tipo asiatico o nella attuale degenerata cultura islamica. io credo che sarebbe stato meglio da parte di Dominique Venner, un gesto meno violento contro se stesso, ma che risvegliasse l’opinione pubblica francese che ci tiene alle realtà vere e principalmente quella cattolica . Il fatto che ‘Notre Dame’ dovrà essere ‘purificata’ , secondo la prassi cattolica, è un indice di danno, per tutti coloro che stanno lottando per impedire questi abomini culturali e sociali che i governanti ottusi dell’Occidente vogliono imporre sulla maggioranza dei cittadini. ,

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