E’ normale che alla morte di un potente, i nanetti e i meschini che hanno vissuto alla sua ombra, o semplicemente lo hanno odiato in silenzio, sputino i loro veleni fuori tempo massimo.
Perché è nell’ordine naturale delle cose che i piccoli uomini odino in silenzio, nascosti negli antri bui della loro piccola coscienza. Gli uomini, invece, si scontrano con i potenti quando questi sono vivi, e sono al culmine del loro potere terreno. Onore a chi sfidò Mussolini quando gli altri si prostravano in silenzio, gli stessi di Piazzale Loreto.
Da identitari il giudizio politico su Andreotti non può che essere negativo. Pur rimanendo intatto l’enigma.
E’ l’uomo degli Americani, l’uomo dei compromessi e soprattutto, l’uomo che ha permesso lo scempio della prima moschea in Italia: quella di Roma. A eterno spregio delle nostre tradizioni.
Ma non ci uniremo al corteo macabro. Sputare sui cadaveri è quello che fanno gli infami. Andreotti è un enigma italiano, un politico sul quale dare un giudizio chiaro e definito è impossibile. Ma è oscena la gioia tragica di questa “piccola piazzale loreto” che una parte politica sta inscenando sul web: abbiate il coraggio di sfidare i potenti di oggi, e i morti riposino in pace. Invece “adorano” i “nuovi andreotti”.
Infine, vogliamo ricordare che, gli stessi che oggi sputano sul suo cadavere, sono quelli che al tempo del governo Prodi ne blandivano l’uomo, il senatore a vita, per la sopravvivenza di un governo illegittimo. Allora anche Andreotti andava bene, anche lui, il mafioso. E’ la strana morale di una certa parte politica: se se uno di loro, una moralità divina ti scende addosso; se diventi “uno di loro”, un lavacro santificante cancella tutti i peccati del passato. E da mafioso diventi “padre della patria”. Per poi tornare mafioso, una volta che non servi più.
Si dice l’erba cattiva non muore mai, e finalmente Giulio Andreotti ci ha lasciato. E’ morto il boss della politica italiana, e con lui se ne vanno più di 60 anni di segreti riguardanti fatti e misfatti d’Italia.
Un essere maligno, malvagio, astuto, colui che dopo la proclamazione della repubblica ha stabilito che l’Italia debba essere uno stato fantoccio degli USA, ed oggi infatti ne paghiamo le conseguenze. Un satana travestito da chierichetto, che pensate conosceva tutti e 10 i comandamenti, ma forse li conosceva solo e basta.
Comunque, i suoi “eredi” sono tanti, ma non hanno la stessa astuzia sua, non sanno fare “buon viso a cattivo gioco” come lui, quindi la morte di Andreotti potrebbe essere di buon auspicio per un rovesciamento del Sistema, e il suo definitivo annientamento.
E’ morto Andreotti, simbolo della repubblica giacobina italiana massonica sionista. Evviva la libertà!