La dura legge dell’assessore Paradiso: “occhio per dente”

C’è un assessore in Italia, che applica una legge più dura del taglione: “occhio per dente”. Il suo nome è Antonio Paradiso.


PALAZZO SAN GERVASIO (POTENZA) – Picchiato in auto, portato in un capannone e quasi impiccato con un catena attaccata ad un carrucola, nuovamente picchiato con una sbarra di ferro: è la sorte toccata ad un romeno, ritenuto coinvolto nel furto di un mezzo agricolo dall’assessore all’immigrazione di Palazzo San Gervasio (Potenza), Antonio Paradiso, e da un suo amico, entrambi aqli arresti domiciliari da stamani.

La vicenda – che i Carabinieri hanno concluso oggi con l’esecuzione degli arresti – è avvenuta nell’agosto scorso. Subito il furto, Paradiso e il suo amico hanno cercato informazioni in paese per individuare i ladri. Ritenendo il romeno coinvolto, lo hanno costretto a salire sull’auto dell’assessore, dove hanno cominciato a picchiarlo. Ma è nel capannone in aperta campagna che la “lezione” da impartire al romeno si è trasformata in tortura, durata circa un’ora: lo hanno sollevato dopo avergli avvolto una catena intorno al collo e lo hanno picchiato di nuovo, pur di farlo confessare. Il romeno poteva toccare il pavimento del capannone solo con la punta dei piedi, a pochissimo dal rimanere soffocato. Dopo circa un’ora di “trattamento” hanno deciso di lasciare andare l’immigrato, che ha dovuto farsi curare in ospedale lesioni e contusioni su tutto il corpo. Sono cominciate così le indagini dei Carabinieri e si è arrivati all’arresto anche per il pericolo che i due potessero reiterare il reato.

I due arrestati sono accusati di sequestro di persona a scopo di estorsione, violenza privata, lesioni personali e minacce, tutti aggravati.

Più Paradiso e meno Riccardi al governo, e questo paese sarebbe un posto più sicuro. Molto più sicuro.

Chi ci governa – maledettamente male – chi amministra la giustizia come amministrasse un bordello africano, non comprende la disperazione che ha ormai raggiunto livelli di guardia.
Entrano nelle case e picchiano a sangue donne e bambini, violentano ragazze ai giardini, rubano e uccidono. E la risposta dello “Stato” è assente.
Spacciatori ai domiciliari, Zingari con l’obbligo di dimora nei campi nomadi: è questa la “risposta” dello Stato all’emergenza.
E se qualcuno finisce in carcere, ecco che il criminale in stato vegetativo al Quirinale chiede indulto e amnistia: tutti fuori. Assassini e stupratori. Ladri e magnaccia.

Del resto, noi preferiamo assessori come Paradiso, rispetto a quelli come Fiorito. Chi dei due dovrebbe essere in galera, oggi?

I reati aumentano, la gente ha paura, le donne non possono uscire sole di casa la sera: e loro, i membri dell’Oligarchia con scorta al seguito, i fantocci in saio rosso della Cei chiedono “amnistia e indulto”

E poi, si sorprendono se qualcuno ancora non completamente lobotomizzato dai media di distrazione di massa, non “porge l’altra guancia” e reagisce.
Certo, il trattamento riservato all’immigrato è stato forse “eccessivo”, ma certi individui comprendono solo il linguaggio della violenza. E quando la legge non esiste, quando tutela il criminale invece della vittima, ecco che la vittima reagisce. Giustamente.

Uomini disperati, fanno cose disperate.

3 Comments

  1. Luciano ottobre 1, 2012 11:44 am  Rispondi

    Sono d’accordo con quanto scritto, e sulla reazione di Paradiso che in se’ sembra bestiale ma va giudicata all’interno di una situazione degradata in cui gli invasori rubano, stuprano, massacrano;
    e allora in questo ambito di esasperazione non possiamo non giustificare tale reazione!
    Pero’, pero’, mi permetto di aggiungere, che questo signor Paradiso dovrebbe invece giustificare la sua militanza al PD, ovvero ad un partito che ha fatto dell’immigrato in genere quasi un eroe da difendere sempre e comunque di fronte agli Italiani!!!

  2. Werner ottobre 1, 2012 3:03 pm  Rispondi

    Fino a quando la legge non è uguale per tutti (ovvero massima indulgenza verso gli stranieri che delinquono), di episodi di questo genere se ne verificheranno sempre di più. Onore al signor Paradiso.

  3. Zio ottobre 10, 2012 1:55 pm  Rispondi

    Io penso che l’autore di questo articolo mi ha rubato il trattore… quindi sono autorizzato o almeno giustificato ad andare a torturarlo per qualche ora?

    I veri lobotomizzati mi sa che siete voi… fate la guerra tra i poveri e date il culo a chi vi sta fottendo…

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *