SUN VALLEY (Idaho) – Mario Monti è partito ieri da Roma per quella che negli anni ’70 le Brigate Rosse avrebbero definito una riunione dello Stato Imperialista delle Multinazionali, espressione frutto di un’analisi rozza e tuttavia anticipatrice di alcuni meccanismi della globalizzazione, rivalutata quasi un trentennio più tardi dalla rivista del servizio segreto Sisde, «Gnosis».
Con un viaggio che in Italia regalerà un fine settimana felice agli amanti di dietrologie, tra le alture levigate di un pezzo di Idaho frequentato a suo tempo da Ernest Hemingway il presidente del Consiglio ha raggiunto a Sun Valley una piccola folla di proprietari di imperi editoriali, amministratori delegati di giganti dell’economia americana e, se i programmi non ufficiali risulteranno confermati, il capo della Cia David Petraeus e il suo predecessore George Tenet. Tra gli italiani, il presidente della Fiat John Elkann, l’industriale Zoppas, il manager Mike Volpi. In un villaggio che d’inverno è meta abituale per sciatori ricchi in cerca di discrezione, fino a domenica sono stati tutti invitati a discutere a porte chiuse di tecnologie della comunicazione e scenari internazionali da una banca d’affari, la Allen & Company.[nbnote ]http://www.corriere.it/economia/12_luglio_13/missione-monti-caprara_f8e5cf86-ccac-11e1-a3bf-e53ef061f69e.shtml[/nbnote]
La miglior difesa è “attaccare”. Quindi, cosa c’è di meglio che “anticipare” le ovvie accuse, del cercare di ridicolizzarle, definendo, chi denuncerà questo incontro semi-clandestino, un “amante della dietrologia” e di assimilarlo per “osmosi” alla follia delle Brigate Rosse?
Quale dietrologia, caro pennivendolo del Corrierino, qui la verità è sotto gli occhi di tutti: Mario Monti è andato a fare rapporto dai suoi padroni. Il resto è fuffa.
I “Padroni dell’Universo” sono preoccupati, la loro marionetta a Palazzo Chigi non sta ottenendo i risultati sperati.
Il loro “sgabello” per arrivare al Governo Mondiale, l’Unione Europea, è sull’orlo della dissoluzione. Ecco che il picciotto Monti viene chiamato a rapporto, e lui corre a rassicurare la “Cupola”.
Come se non bastasse, Moody’s declassa il debito italiano e questo apre un interessante scenario: una guerra tra fazioni all’interno dell’élite globale.
La “cupola” è spaccata, e questo taglio del rating è assimilabile ad un agguato mafioso di una famiglia contro la famiglia rivale.
Così, mentre i popoli boccheggiano. Mentre la tragedia greca è al capolinea e in Spagna si smantella lo stato sociale, i “padroni dell’universo”, le poche decine di individui che hanno interesse al mantenimento dello status quo (Globalizzazione), si riuniscono tra le montagne dell’Idaho. E un premier italiano non eletto, accorre come un cagnolino con la coda tra le gambe.
La calamita che attira nella vallata potenti e inventori è una conferenza annuale organizzata dal 1983, la «Allen & Company Sun Valley conference». Tra gli ospiti attesi o già arrivati, per lo più con un flusso di jet privati da ponte-aereo, rientrano nomi mondialmente noti, come il fondatore di Microsoft Bill Gates e l’editore australiano Rupert Murdoch, con altri che lo diventano ogni giorno di più, come Tim Cook che guida Apple e Larry Page di Google. Oltre all’inventore di Facebook Mark Zuckerberg, anche Dick Costolo che è amministratore delegato di Twitter e Jeff Bezos di Amazon, in mezzo a proprietari di colossi più tradizionali, ad esempio Muhtar Kent della Coca Cola.[nbnote ]http://www.corriere.it/economia/12_luglio_13/missione-monti-caprara_f8e5cf86-ccac-11e1-a3bf-e53ef061f69e.shtml[/nbnote]
Il mondo sarebbe un luogo più giusto e più salubre, se una testata nucleare esplodesse, per caso, tra le montagne dell’Idaho.
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