Se la Camorra fa il lavoro dello Stato

La Mafia e la Camorra nascono come “sostituti” degli organi statali nella gestione dell’ordine pubblico. Dopo l’annessione al Regno d’Italia delle regioni del Sud, la parte più povera della popolazione meridionale si è sentita alla mercé di occupanti e con uno Stato che, d’improvviso, diveniva lontano e patrigno.
Ecco che in quel clima post-unità, una unità gestita molto male da chi doveva dare “carne allo spirito”, nascono queste organizzazione di “auto-protezione”: quella protezione che uno Stato lontano non garantiva più.
Non ci soffermiamo sulla successiva degenerazione del fenomeno che ha condotto, queste organizzazioni in origine di “mutuo soccorso” a divenire quelle realtà criminali che sono divenute oggi. Ma attenzione: oggi la Camorra sta cercando di riempire i tragici vuoti lasciati da chi governa malamente l’Italia. Sta cercando di ergersi a difensore di interessi legittimi, guadagnao così consensi tra la gente comune.
E come dare torto, a chi vive assediato da Zingari nullafacenti, delinquenti e parassitari, se davanti all’inerzia criminale dello Stato e dei Sindaci, si rivolge altrove? Al boss di turno?

http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/i-clan-dietro-lincendio-ai-campi-rom-18-arresti-vesuvius-it/

E non è certo arrestando chi agisce sull’onda di un profondo consenso popolare, che si risolve il problema. Lo si risolve, eliminando la causa alla radice.
E dare villette e soldi agli Zingari, è un grande regalo alla Camorra.

E’ come dire ai cittadini: “lo Stato non esiste”,  è dalla parte dei delinquenti., rivolgetevi altrove”.

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