Lunga vita alla Merkel

Merkel: Eurobond? Mai finchè vivrò

Tutti contro la Merkel.
Non cadete nel tranello della “crucca” cattiva, ve lo dice chi non la sopporta ma, in questo caso, la vede come l’unico (involontario) baluardo alla nascita del superstato eurocratico.

Abbiamo da una parte la Merkel, che non vuole “la condivisione del debito”, e dall’altra tutti gli altri.
E la scena che si presenta è paradossale. Da un lato la Germania che rifiuta, dopo averci provato molte volte con la violenza, di dominare l’Europa e, dall’altro, i governanti e la cosiddetta “intellighenzia”,che poi tutto è fuorché intelligente, dei restanti Paesi europei che si vuole “consegnare”, hic et nunc, al dominio tedesco.

Perché i cosiddetti “eurobonds”, così viene chiamata la condivisione del debito, significano sì, un “aggravio” per le finanze tedesche, ma significano soprattutto la cessione, da parte delle nazioni europee, della propria sovranità ad un ente sovranazionale e all’influenza tedesca: una sorta di prostituzione politica.
Ovviamente la Merkel agisce per “interesse”, o per quello che crede sia il suo (della Germania) interesse: teme l’idea “imperiale” e il peso che essa comporta. Finanziariamente e moralmente.
Dal punto di vista economico per la Germania la situzione attuale è la “migliore delle soluzioni possibili”: costringere Italia e Francia in una unione monetaria che le penalizza, avvantaggiandosene sul piano dell’export. Ma questo non può continuare per sempre. E la Merkel lo sa. Tutti lo sanno, anche se fingono di non saperlo. Cerca di portarla avanti il più possibile.

Le soluzioni a questo stallo sono solo due: la “germanizzazione” dell’Europa o il ritorno alle sovranità nazionali.
I nostri governanti hanno già deciso per la prima opzione che, come detto prima, coglie paradossalmente impreparata, la stessa Germania, terrorizzata di vedersi offrire volontariamente, quello che per un secolo aveva inutilmente cercato di ottenere con la forza delle armi: il dominio del continente.
Perché inutile girare intorno al tema: condivisione del debito significa cessione di sovranità. La nascita di un superstato europeo sotto l’egida tedesca. Significa nascita di un controllo centralizzato delle finanze nazionali: ogni anno le tasse in Italia e nel resto d’Europa, verrebbero decise a Francoforte.

I nostri politici sono pronti a venderci per quattro soldi. In nome di un presunto vantaggio economico, sono pronti a mandare al macero millenni di storia. Le identità e le differenze.
E’ il passo che gli eurocrati vaneggiano dalla nascita della CECA: l’unione politica. Ovvero la fine degli stati nazionali e, con questi, della democrazia.

Vale la pena, rinunciare a noi stessi, in cambio di qualche Euro? Per noi è intollerabile, oltre che economicamente inutile.
Visto che l’alternativa, ovvero rinunciare all’euro, renderebbe il nostro debito gestibile com’è sempre stato.
Ma per gli eurocrati non è “una questione economica”, l’Euro è solo il mezzo per giungere all’unione politica.
La nascita dell’Euro non era il “fine”, serviva a portare la crisi ad un livello tale, da rendere quest’unione politica inevitabile.
La strategia era portare la barca in mezzo alla tempesta, per rendere sicuro il naufragio e obbligare i naufraghi a sbarcare nel “superstato eurocratico”.
Non hanno fatto i conti, anche se lei ne è inconsapevole e non agisce certo in questo senso, con la Merkel; e con il terrore tedesco di avere per soldi, quello hanno sempre voluto con le armi.

Per questo, lunga vita alla Merkel. Unica paradossale e involontaria garanzia, contro la fine delle nazioni e della libertà.

E morte all’euro.

1 comment

  1. Gabriele giugno 29, 2012 3:57 pm  Rispondi

    Il vantaggio economico è solo per le elité finanziarie, e comunque anche per loro solo transitorio. Di fatto si stanno scavando la fossa, o meglio ai loro discendenti, scavandola a noi, cercando di annientarci come popoli indipendenti, e la nostra stessa identità. Quando tra cento anni gli europei, il loro pensiero, la loro vitalità, sarà definitivamente estinta, sotto di loro questi sciacalli avranno solamente una marea di uomini “coloured”, bruti, incapaci di grandi azioni che non siano la semplice violenze fisica e l’esecuzione di ordini elementari. Pronti a ribellarsi al primo malumore, al primo stipendio non pagato, o a vendersi al primo offerente migliore (cinesi?). Questa è la via che si stanno tracciando da soli, ma non ci arrivano con le loro testoline bacate. Se non lo vogliono fare per il nostro bene, lo facessero per il loro di fermare questo scempio.

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