In questo nostro paese, e sottolineiamo “nostro”, si è oltrepassato il senso del ridicolo.
Il terremoto ha portato morte e distruzione in Emilia e c’ha aperto uno squarcio su un possibile “futuro”: cosa sarà, l’Italia degli immigrati. Cosa sarà, quando diverremo minoranza a casa nostra.
Nelle tendopoli, da Mirandola a San Felice, gli immigrati sono la maggioranza: una media del 60%. Sono tutte vittime del terremoto? Ne dubitiamo, testimonianze dirette parlano di individui “calati” dalle vicine province per profittare di vitto e alloggio gratis. Ma c’è qualcosa di più, un messaggio più angosciante che ci viene da questo “esempio di futuro”: l’arroganza degli occupanti.
Anni di S.Egidio, Caritas e xenofilia varia hanno inculcato nella testa degli immigrati che “è loro tutto permesso”, che hanno diritti e non doveri, che siamo noi a dover “integrarci” alla loro cultura e alle loro condizioni.
Non si spiegherebbero altrimenti i fatti accaduti nelle tendopoli, con stranieri che rifiutano in malo modo il cibo offerto perché non “halal“, con immigrate che aggrediscono le volontarie perché “il mestolo ha toccato il ragù e quindi è impuro“. Oggi è il microcosmo degli accampamenti, a vedere gli autoctoni in balia dei “nuovi italiani”, come li chiama il Corrierino. Domani sarà l’Italia
E il governo in tutto questo? Tira fuori la “geniale” idea dell’aumento delle accise che graveranno su un’economia esangue. Intanto, mentre si chiedono sacrifici agli Italiani, mentre gli Emiliani (quelli veri) perdono le loro case, a Mineo…..
Gli sfollati dell’Emilia si arrangiano tra tende e auto, mentre i clandestini (perché non c’è nessun vero profugo a Mineo, sono tutti Ghanesi e Nigeriani) sguazzano tra piscine e campi da tennis.
Purtroppo non è dato sapere il costo giornaliero che sosteniamo come cittadini, per mantenere questi immigrati nel lusso. C’è solo un dato certo: i 46€ a testa che ricevono come “sussidio”. Il conto è semplice, solo di paghetta, gli “ospiti” di Mineo ci costano 30milioni di euro, altro che “parata del 2 giugno”.
Avete letto di qualche “guerrigliero da tastiera” che, oltre a chiedere l’annullamento della marcetta, ha anche chiesto lo sgombero del resort di lusso e il rimpatrio dei suoi ospiti? Noi, no.
Allora lo chiediamo noi: via i parassiti da Mineo, divenga una colonia estiva per i bambini italiani che hanno perso le case nel terremoto. Non serve l’aumento delle accise, basta “scaricare” la zavorra dell’immigrazione, e saremo un tutti un po’ più ricchi. O meno poveri.
Siamo a questo punto: a noi le tasse, a loro il cibo “halal”. A noi le tende, a loro Mineo.
ormai solo la violenza ci può tirare fuori da quest incubo
suggerisco alle volontarie di mettere il veleno per topi nel cibo di questi scarafaggi
Ben detto!!!