Il senescente al Quirinale non rinuncia al suo giochino, alle marcette che nulla hanno di patriottico e molto di retorico.
Così, mentre le frontiere sono smantellate e la nostra Marina è ridotta ad una succursale dell’Esercito della Salvezza, il sub-comandante Napolitano non rinuncia al suo “esercito da operetta”. Costi quel che costi. E costa tanto.
Del resto a Napolitano i carri armati sono sempre piaciuti, dai tempi di Budapest.