«Ho avuto l’opportunità di una conversazione bilaterale con il presidente Usa Obama che mi ha manifestato la sua soddisfazione per gli sviluppi positivi della situazione sia in Italia che nella zona euro». Il premier italiano Mario Monti ha svolto una serie di incontri bilaterali a margine del vertice sulla sicurezza nucleare di Seul. E uno dei principali è indubbiamente quello con il capo della Casa Bianca che al capo del governo ha manifestato vicinanza sottolineando che «l’Italia ha un ruolo molto importante». A pochi giorni dalla visita a Pechino il premier italiano incassa anche l’endorsement del presidente cinese Hu Jintao, che a Seul ha promesso di impegnarsi in prima persona per incoraggiare le grandi aziende del suo Paese a guardare con fiducia all’Italia: «Suggerirò a tutte le autorità e alla business community cinesi – ha detto a Monti – di investire nel vostro Paese». Il capo del governo non nasconde la propria soddisfazione per i risultati «diplomatici» incassati in terra coreana.[nbnote ]http://www.corriere.it/politica/12_marzo_27/obama-monti-summit-seul_7dbac0cc-77da-11e1-978e-bf07217c4d25.shtml[/nbnote]
Esulta il Corrierino, per i “grandi” risultati prodotti dall’Eurofolle Mario Monti.
Non si, davanti a certe, scusate l’eufemismo, stronzate, se ridere o piangere.
Che fortuna, il leader cinese invita i suoi ad investire in Italia! Chiedere a Prato, cosa significa avere “investitori cinesi” nel proprio territorio.
Se c’è una motivazione profonda, alla tremenda crisi strutturale che stiamo vivende, questa è la Cina e il suo “capitalismo schiavile” che sta uccidendo il tessuto economico e sociale dell’Occidente. Ma Monti e il Corrierino sono felici, loro, quel modello, lo vogliono importare in Italia: viva gli investimenti cinesi.
E poi che grande risultato, avere l’approvazione di Obama, l’inutilità incarnata. Qualcuno aveva dubbi, sul fatto che Monti e il Meticcio fossero in sintonia? Entrambi sono servi di Goldman Sachs che è il più grande finanziatore elettorale di Barack Hussein Obama e l’ex (non tanto ex) datore di lavoro di Mario Monti.
Che vergogna questi giornali che hanno l’unico loro uso, nell’essere stesi davanti ad una porta come “zerbini”.
L’unica salvezza della nostra economia, sta in una parola che è, per i neo-liberisti alla Bersani-Alfano-Casini-Fini-Fornero, “ANATEMA”: quella parola è PROTEZIONISMO.
Un protezionismo modulato che protegga le imprese strategiche dalla concorrenza schiavile dell’Asia. Non si può competere con un miliardo di schiavi, se non “adeguandosi” al loro standard.
Questa è la scelta di Monti e del milieu “culturale”, che gravita intorno al Corrierino.
Noi, non ci stiamo.
Ps. Non dimentichiamo un’altra cosa. In Tibet si muore, in Tibet si lotta contro l’occupazione e l’immigrazione cinese. Ma questo, ai luridi automi della politica mondiale, non interessa.
Non una parola contro Hu Jintao al quale si stringe la mano, mentre si starnazza contro Assad, si vergogni Monti e si vergognino tutti gli altri.
Si vergogni la nostra Stampa asservita al potere e agli interessi delle multinazionali che in Cina guadagnano, fregandosene dei lavoratori europei e di quei “diritti umani” per i quali blaterano, a vanvera, quando si tratta di “migranti”. I “diritti umani” sono solo un grimaldello contro le nostre società, e vengono invocati a corrente alternata quando fa comodo al Potere. In Tibet, non fa comodo.
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