La società britannica in generale, e quella inglese in modo particolare, ha sempre avuto l’ossessione del “formalismo”: il rispetto per l’apparenza, ha sempre avuto il sopravvento sull’essenza, la forma sulla sostanza.
Questo tratto distintivo è ben rappresentato dall’Anglicanesimo moderno, che è ormai una “liturgia senza fede”.
Un tempo la cultura “puritana”, si esprimeva nell’ossessione del rispetto “formale” dei costumi sessuali e di classe. Oggi, il “nuovo puritanesimo”, si esprime nell’ossessione del politicamente corretto. I nuovi puritani sono gli antirazzisti, gli “egalitaristi” fanatici, terrorizzati dalla realtà che vorrebbero plasmare secondo la loro ideologia.
Sono cambiati i costumi che vogliono imporre, non l’idea che sottende questa imposizione.
Perché parliamo di questo? Perché giunge d’Oltremanica una notizia a dir poco ridicola, se non fosse talmente pericolosa dal punto di vistà della libertà d’espressione:
Razzismo via Twitter su Muamba, giovane studente gallese condannato a due mesi di carcere.[nbnote ]http://www.telegraph.co.uk/sport/football/9169038/Student-jailed-over-Fabrice-Muamba-tweet.html[/nbnote]
Ora, non ci interessa quale cosa squallida, possa avere scritto il ragazzo, non è questo il punto. Potrebbe avere scritto qualsiasi cosa. Se dovessero essere analizzate tutte le stupidaggini scritte giornalmente sui social network, finirebbe in galera la metà della popolazione mondiale
E’ segno di una società impazzita, punire gli individui per quello che scrivono. Qualunque cosa scrivano. Sempre che non siano calunnie, ma augurare la morte a qualcuno non può essere reato.
E sicuramente, non lo sarebbe, se lo studente si chiamasse Mohammed, e il giocatore fosse Bianco.
Questo nuovo puritanesimo è peggiore del primo, perché l’originale tendeva, anche se in modo formale e tralasciando la sostanza, a “limitare il disordine nella società” e a proteggerla da ciò che non era “morale”. Oggi, il suo succedaneo moderno, è invece un veicolo di “disordine” ed entropia.
Ma attenti. Come solo una società di “grandi peccatori”, poteva concepire il Puritanesimo, così, oggi, questa nuova ondata “moralista”, non può che essere la costruzione posticcia, di una società razzista che teme i propri pensieri, tanto da volerli reprimere e nascondere. Pronta a punire, chiunque si lasci sfuggire ciò che pensa. Basta un “tweet” per sconvolgere il perbenismo moderno, e terrorizzare i nuovi preti, i custodi del “politicamente corretto”.
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