Benzina: mani in alto, questa è una rapina!

Carburanti sempre più cari con la verde che in media è intorno agli 1,90 euro al litro e che in qualche caso ha superato anche i 2 euro. Una situazione insostenibile per molti automobilisti. E ora interviene addirittura la Guardia di Finanza. Accertamenti sui prezzi della benzina sono infatti stati avviati dalla Gdf, per verificare l’esistenza «di eventuali manovre speculative». Mentre per il Centro studi di Confindustria, « i prezzi record dei carburanti (+18,0% annuo a febbraio, +54,1% dal minimo di inizio 2009) hanno tagliato gli acquisti: -10,9% a gennaio da inizio 2007».

Assurdo. Se veramente la GdF vuole individuare gli “speculatori”, li vada a cercare a Palazzo Chigi.
Circa il 50% del costo della benzina, dipende dalla “accise” e dall’Iva che vengono poi versate allo Stato[nbnote ]http://www.stopaccise.com/[/nbnote]. Tasse sul carburante recentemente aumentate dai Tecnici.
Lo scandalo sta nel fatto che le accise non sono “fisse”, sono a percentuale, come le marchette; quindi l’aumento del prezzo del petrolio, e conseguente crescita dei carburanti, causa anche il rialzo delle tasse incassate dallo Stato. Viste le cifre, i veri “petrolieri” non sono tra le dune del deserto, ma nei palazzi della politica.
Se veramente il Governo fosse interessato a calmierare il costo della benzina, avrebbe la capacità di farlo. Basterebbe slegare le accise dalla crescita del prezzo del carburante.

Invece, ogni volta che il petrolio aumenta, aumentano le tasse incassate dallo Stato. E i Tecnini brindano.

Ps. una parte delle accise che paghiamo con la benzina, è da noi versata, per mantenere negli hotel di lusso, gli immigrati che sbarcano a Lampedusa.

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