Islam e la fine delle libertà

Subito dopo l’uccisione del killer, il presidente francese si è congratulato con le forze dell’ordine ed è apparso in diretta tv per un discorso alla nazione in cui ha lanciato un appello a evitare rappresaglie contro la comunità musulmana: “I francesi devono superare la loro indignazione, i nostri connazionali musulmani non hanno nulla a che fare con questa storia, non bisogna fare confusione“.

Il presidente francese ha anche rivelato la sua ricetta per la lotta al terrorismo: “L’ideologia estremista sarà repressa dal codice penale e seguiremo un ragionamento più approfondito contro il terrorismo: non possiamo accettare che le nostre prigioni diventino luoghi di indottrinamento per addestrare dei veri e propri terroristi”. E ha proprosto di istituire un reato penale per “chiunque consulti in modo abituale siti internet che inneggiano a violenza o terrorismo“.

 

Terrorizzati.


E’ l’unico aggettivo che si adatta allo stato d’animo dell’élite francese, e non solo francese.
Il “razzista cattivo” era il nemico perfetto, ma la realtà ha rivendicato il proprio spazio e ora, ancora una volta, la Francia deve fare i conti con la follia della società multietnica. Il loro castello di carte vacilla alla prova della vita reale, tenteranno di puntellarlo in ogni modo e a scapito dei loro cittadini.
In questo contesto si situa, il patetico tentativo del “ridolino” all’Eliseo di sviare l’attenzione dagli immigrati islamici: tentativo privo di senso che poggia sul nulla.
Asserire che i “musulmani francesi” non abbiano nulla a che fare con la strage, è falso quanto i sottotacchi di Sarkozy: Mohamed Merah è il prodotto della minoranza islamica residente in Francia.
Figlio di immigrati algerini, nato in Francia e “integrato”, residente in una casa popolare gentilmente offerta dall Republique, a chi vogliamo dare la colpa, alla società che non lo ha compreso?
I terroristi islamici sono solo l’aspetto più eclatante di una patologia più ampia e profonda, sono il prodotto finale e terminale dell’immigrazione: elimina l’immigrazione, e non ci sarà alcun folle che fa strage di bambini. Elimina l’immigrazione e non ci sarà alcun Merah a sparare all’impazzata: e nessuno può negare questo, senza mentire.
Ma la strada che invece prospetta Sarkozy è l’ennesima rimozione della realtà che la Francia attua su se stessa. Invece di rimuovere il problema, l’immigrazione, si procede sulla strada della censura e del restringimento delle libertà. Questo è tipico di tutte le società multietniche: finire per essere oppressive e asfissianti.
Gli Zingari rubano? Invece di rimandarli da dove sono venuti, si riempiono le città di telecamere. Gli Islamici ammazzano? Invece di sbatter fuori loro, si censura la libertà di tutti.
Allora viene il dubbio che l’immigrazione, con tutti i suoi danni e pericoli, serva al Potere come scusa per attuare il restringimento delle libertà sui propri cittadini.
I politici non vogliono risolvere i problemi posti dall’immigrazione, vogliono utilizzarla per i loro scopi.

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *