Cosa, c’è di più esemplificativo del distacco sociale che esiste tra Politica e Popolo, di queste foto? Cosa, rappresenta meglio, lo iato sempre più vasto che si è aperto tra cittadini e Oligarchia di palazzo, di un uomo conciato in questo modo?
Di solito, quando un impero un modello sociale o un’élite burocratica stanno per cadere, i suoi membri si aggrappano ancor di più alle proprie liturgie. Liturgie sempre più vuote, sempre più prive di significato, messe in atto per “esorcizzare” la fine imminente del proprio mondo.
E qui, noi siamo. Sull’orlo di un cambiamento epocale, al quale l’élite burocratica eurofila regisce, serrando le fila dei propri privilegi.
Cosa c’è di più distante dal Paese, di un cadavere alambiccato con ambiti sgargianti, in mezzo ad altri cadaveri incipriati che, si muovono, solo perché nessuno ha ancora detto loro che sono morti.
Perché questa Oligarchia, questi parrucconi, questi accoliti da “primo stato” del ventunesimo secolo, sono, con tutto il loro mondo, ad un passo dal precipizio. Diamo loro una spinta.
