C’è un pazzo furioso, ex domatore di giaguari, che si aggira nel manicomio di Montecitorio. Dice di essere colui che ha vinto le elezioni, e hanno poco da spiegargli gli infermieri, che le elezioni non le ha vinte nessuno, lui insiste “le ho vinte io le elessioni!”.
Gira con un blocco di volantini dove ha stampato i suoi otto punti, volantini che distribuisce a tutti gli ospiti del manicomio. E’ talmente convinto di avere vinto che ha già proposto al medico che lo ha in cura, il dott. Napolitano, la lista dei ministri. E non c’è verso di farlo ricredere.
Proprio oggi si aggirava lungo i corridoi del manicomio, con la camicia di forza, in cerca di un certo “Grillo”, che lui dice essere un suo alleato. Ma che secondo i medici è un “alleato immaginario”, una proiezione creata dalla fervida immaginazione dell’ex domatore di giaguari, per evitare di affrontare la dura realtà. Che è solo.
L’abbiamo messa sul ridere, ma in realtà siamo ad una farsa tragica. Perché in un paese dove la stampa non fosse asservita al potere, un individuo come Bersani che va dicendo di voler formare un governo senza avere i numeri per farlo, che occupa i dei due rami del parlamento dal basso del suo 29% dei voti, e che, non scordiamolo, ha passato la campagna elettorale scorsa non, a parlare di problemi reali, ma di come avrebbe “smacchiato i giaguari”: ecco, uno così, da una stampa libera, verrebbe sbeffeggiato. Verrebbe definito un giorno si e l’altro pure un “cretino”. E invece no, lo si prende sul serio.
Bersani per uno 0,3% di voti in più alla Camera vorrebbe ricevere l’incarico di formare il governo. E a chi “osa” fargli notare che beh, non ha la maggioranza al Senato – e non ce l’ha di ben 35 seggi, perché fossero una decina quelli mancanti, qualche desaparecidos cerebroleso di Grillo o del Pdl lo potrebbe anche raccattare – lui risponde che non ne ha bisogno. Vuole formare un governo di minoranza e poi chiedere i voti volta per volta. Con tanti saluti alla democrazia e al rispetto degli elettori.
Sembra che i politici vivano in una bolla storica impermeabile alla realtà. Gente come Bersani crede che tutto sia come prima. Le banche sono chiuse a Cipro da giorni, e non si sa quando riapriranno, ma loro ancora sono convinti, di poter resuscitare le vecchie liturgie della politica di palazzo: folli. Forse è così che si comportavano i nobili dell’ancièn regime nei mesi immediatamente precedenti la rivoluzione: i balli e le feste proseguivano, come se nulla stesse cambiando. Forse anche loro erano “impermeabili” alla realtà come oggi lo è lo “smacchiatore”, che continua a credere di vivere tempi normali nei quali si può cincischiare su governicchi striminziti. E invece viviamo un’epoca di grossi e traumatici cambiamenti. E lui vorrebbe governare la tempesta con un governo senza maggioranza? Per fare che cosa, se non finire in pochi mesi penzolante dal pennone più alto?
Questi politicanti stanno sottovalutando la furia montante del popolo, e a chi fa loro notare che gli Italiani sono esasperati, dicono: “date loro le brioches”.
Gia’, il comportamnto di bersani&c sembra proprio quello di chi, terrorizzato dagli eventi che precipitano, si attacca a quel briciolo di normalita’ esaltandolo e gridando x soffocare le grida del popolo.
la paura e’ tale che sta correndo forte verso il precipizio, come fanno i tacchini davanti ad una macchina.
La colpa è sua e di Vendola, che in campagna elettorale invece di parlare dei problemi seri del paese si sono concentrati sulla questione dello ius soli, che non è una delle priorità del paese e agli italiani non gliene frega una mazza!