La grande abbuffata: pioggia di milioni sulle Ong che accolgono gli immigrati, record a Torino

«I fondi per le associazioni che hanno gestito l’Emergenza Nord Africa sono arrivati in questi giorni». Parola del vice prefetto Enrico Ricci. E si brinda in chi vive del business immigrazione. Milioni di euro delle nostre tasse che finiranno nelle tasche di chi “aiuta gli immigrati”.

Circa 600 mila euro finiranno all’Arci per la sua opera di “volontariato”, un volontariato a pagamento, visto che l’associazione torinese ha impiegato ben 52 dipendenti per gestire l’emergenza, per noi, per loro invece una grande fonte di incassi.

«I fondi coprono il periodo di accoglienza che va da settembre a dicembre 2012», chiarisce Ricci. E così si festeggia nelle Ong pietose che si sono accaparrate il business del migliaio di falsi profughi arrivati in provincia di Torino dalle coste libiche a partire da aprile 2011.

Ma l’abbuffata continua – Oltre ai 920 non-profughi provenienti dal Nord Africa, in provincia ci sono altri 1.211 stranieri fra richiedenti asilo e rifugiati politici – noti nell’ambiente dello spaccio e del crimine – che non rientrano nell’Emergenza Nord Africa. Il mantenimento di 200 di questi individui sarebbe scaduto il 20 aprile, ma è stato prorogato per un altro anno – evviva! – i fondi sono stati trovati, magari sottraendoli ai pensionati e disoccupati italiani. O forse agli esodati?
La notizia è stata data ieri dal ridicolo prefetto Angela Pria, portavoce del ministero degli Interni, al seminario «Accogliere e proteggere» organizzato dalla Città in via Corte d’Appello. «Si tratta di una buona notizia per Torino – commenta l’assessore alle Politiche sociali, Elide Tisi -. L’anno scorso, grazie all’accordo finanziato con 2 milioni di euro dal ministero dell’Interno abbiamo dato assistenza a 512 persone tra aprile e dicembre e attivato 178 tirocini formativi». Si tratta di una buona notizia per la giunta Fassino, ma una pessima notizia per i Torinesi e per tutti gli Italiani.

Ma l’ineffabile prefetto Pria ieri ha minacciato: «C’è l’ipotesi di raddoppiare i progetti “Sprar” con i quali lo scorso anno abbiamo potuto garantire in Italia 6.000 percorsi di integrazione per richiedenti asilo e rifugiati». Il numero di «Sprar» – acronimo per rubare agli italiani per dare agli immigrati – disponibili potrebbe salire così a 10 mila, a spese nostre.
E poi, leccandosi i baffi in vista di nuovi “clienti” e di soldi da spartirsi: «Lo “Sprar” potrebbe anche diventare lo strumento fondamentale di accoglienza dei prossimi migranti che arriveranno qui dalla Siria», aggiunge Pria. Un’ipotesi caldeggiata dall’assessore Tisi che non vede l’ora che arrivino altri clandestini a Torino e, ovviamente, dalle Ong pietose che già pregustano l’ennesima abbuffata di soldi pubblici.

Non ci sono soldi per nulla. Si tagliano pensioni, si esodano milioni di disoccupati, si riduce sul lastrico aziende oberandole di tasse e non versando i soldi dovuti, si chiudono ospedali e si fa pagare il ticket ai malati di tumore, ma poi si trovano milioni di euro per migliaia percorsi di integrazione per richiedenti asilo. Fuori di testa. E dietro c’è la mano untuosa di Riccardi e di tutto l’apparato di quelle che il Papa ha definito “ong pietose” che gli immigrati li ama, perché con gli immigrati guadagna.
Questo apparato è un cancro da estirpare. Perché ci sta uccidendo giorno per giorno.

Il nemico si chiama Arci e Sant’Egidio, il nemico si chiama Riccardi. Il nemico sono i prefetti da diecimila euro al mese che fanno i caritatevoli coi soldi degli altri. Il nemico sono i Fassino e gli assessori legati al malaffare dell’accoglienza. E con il nemico non si tratta.

7 Comments

  1. luciano marzo 15, 2013 12:07 pm  Rispondi

    Hai ragione caro admin,
    i nemici, in questo ridicolo processo non sn gli immigrati, che alla fine fanno il loro mestiere.
    il nemico e’ costituito da tutte quelle mestastasi di un tumore centrale, prima localizzato nel ministero dell’integrazione, ora vedremo…
    ma il tumore centrale ha creato innumerovoli metastasi; basti pensare a unar, accozzaglia di cellule malate pronte ad attaccare quelle sane appena queste mostrano vitalita’ e reazione al cancro!
    Se nn si estirpa qst cancro con tutte le sue metastasi non ne usciamo.
    ma sn convinto che questi numeri che porti, messi nell’orecchio del popolo, quello vero, possono fare molto.
    vai avanti cosi’

  2. Werner marzo 15, 2013 3:33 pm  Rispondi

    Se fossero più persone a sapere queste cose, ci sarebbe una rivolta popolare (casomai i rivoltosi sono tutti “razzisti”) e la smetterebbero di fare questa falsa carità a chi non ha titolo per riceverla, ovvero tutti questi parassiti, dagli zingari a questi non-profughi ghanesi e nigeriani provenienti dalla Libia.

    Ma i vari mass media a servizio di questo regime totalitario immigrazionista, mondialista e filosionista, nascondono abilmente questi particolari, a cominciare dal fatto che queste Ong sono mantenute coi nostri soldi!

    E’ inutile, é necessario lo sciopero fiscale, casomai Equitalia passa nelle case, nei negozi e nelle fabbriche di 57 milioni di persone: DOBBIAMO EVADERE IL FISCO PERCHE’ CIO’ CHE CI VIENE SOTTRATTO DALLE BUSTE PAGA NON CI VIENE RICAMBIATO IN SERVIZI PUBBLICI, MA VA A FINIRE A QUESTE ORGANIZZAZIONI XENOFILE E RAZZISTE COL POPOLO ITALIANO! BASTA! BASTA! BASTA!

    W LO SCIOPERO FISCALE!

    Pagare le tasse allo Stato è un dovere di tutti noi cittadini, ma averle restituite in efficienti beni e servizi pubblici è un diritto che ci spetta!

  3. giuliana aprile 7, 2014 10:21 pm  Rispondi

    Werner- Non mi piace quando si punta dito contro gli ebrei, c’è una pericolosa e crescente deriva antisionista (come mai il popolo ebraico, unico al mondo, non dovrebbe avere diritto al proprio territorio?). In realtà il pericolo è rappresentato dalla lobby islamica. Le consiglio di leggere questo articolo:
    “Nei momenti di crisi come quello che stiamo attraversando riemerge prepotente il concetto nazi-comunista del controllo dell’economia mondiale da parte della cosiddetta lobby ebraica. Ma è veramente così? A giudicare da quello che accade negli Stati Uniti e in Europa non sembrerebbe proprio.

    Prendiamo come esempio la politica americana del Presidente Obama. Mentre tutti pensano che a influenzare la politica USA sia la lobby ebraica che fa capo all’AIPAC in realtà sin dalla sua elezione il Presidente Obama si è fatto fortemente influenzare dalla lobby araba. Non lo ha fatto a caso, buona parte dei finanziamenti per la sua campagna elettorale sono arrivati da miliardari arabi nonostante Obama si vanti del suo sistema di micro-fundraising. Centinaia di milioni di dollari sono arrivati da banche (la City Group),aziende e media (tra i quali la CNN) controllati dal miliardario saudita Alwaleed bin Talal, altri sono arrivati dall’area della fondazione presieduta dall’ex Presidente Jimmy Carter finanziata per buona parte dalla NAAA (National Association of Arab-Americans). La NAAA ha usato a larghe mani il suo sistema di micro-fundraising legato all’Islam banking per racimolare milioni di dollari per la campagna elettorale di Obama. E’ logico che quindi ora ne chieda il saldo sottoforma di appoggio alla causa palestinese, alle varie “primavere arabe” e con una politica fortemente filo-islamica.

    E se andiamo a vedere cosa sta accadendo in Europa ci accorgeremo che gli arabi stanno facendo un vero e proprio shopping selvaggio acquistando a manbassa le eccellenze europee, dai grandi marchi ai media passando per le TV. Anche qui a farla da padrone è l’Islam banking, una fitta rete di banche islamiche teoricamente “etiche” ma che in realtà nascondono ben altri fini di quelli dichiarati, cioè il controllo dell’economia mondiale. Qualcuno si è mai chiesto come mai le banche islamiche siano le uniche che da anni aumentano i loro profitti (+ 11% nel 2013) mentre tutte le altre banche del mondo perdono soldi a palate? Non ci vuole un economista per vedere cosa sta accadendo in Europa. Eppure si continua a inveire contro la presunta lobby ebraica.

    E attenzione, perché il controllo esercitato dalla lobby araba non è solo un controllo di tipo economico, anzi, quello è solo il terminale e allo stesso tempo un mezzo. Il vero controllo viene esercitato attraverso i media. Solo negli ultimi anni i più grandi media internazionali hanno visto entrare nei loro consigli di amministrazione una forte presenza araba, dalla CNN (già citata) al New York Times passando per AOL e per le varie tv satellitari quali Sky. Per non parlare poi dei media arabi veri e propri quali Al Jazeera o Al-Arabiya, i più noti di una rete di tv satellitari che si aggira intorno alle 2.000 unità (tra sciite e sunnite). Con una potenza mediatica del genere gli arabi possono imporre facilmente i loro pensieri a una massa incredibile di persone. Non ci stupiamo quindi se campagne come quella sul boicottaggio dei prodotti israeliani hanno un largo seguito.

    Ora torno alla domanda iniziale: siete ancora convinti che a controllare l’economia e le sorti mondiali sia la lobby ebraica oppure avete aperto gli occhi sulla lobby araba?

    Noemi Cabitza

    http://www.rightsreporter.org/lobby-ebraica-o-lobby-araba-chi-controlla-veramente-il-mondo/

  4. arden aprile 8, 2014 6:42 am  Rispondi

    Cara Giuliana,

    Personalmente, non ho mai condiviso la demonizzazione di Israele e degli Ebrei, tuttavia, l’influenza della finanza e del pensiero ebraico e anche di interessi di una lobby internazionale ebraica sono, a mio giudizio, innegabili. Non si parla solo di alta finanza, ma, per esempio, anche di Hollywood, che è la più potenete macchina del consenso e di promozione del Pensiero Unico, passando dalla cultura gender al multiculturalismo. In tema di immigrazione, poi, credo che la lobby ebraica sia una – certamente, non l’unica – delle forze che si muovono nella direzione di una immigrazione massiccia, laddove non sembra che lo stesso Stato di Israele si attenga alle medesime direttive che, di fatto, vengono imposte a Stati e popoli europei.
    Il tema del’Ebraismo, comunque, è spinoso e trattarne in modo sommario non servirebbe alla chiarezza del discorso.
    Ritengo, in ogni caso, che la formazione dello Stato di Israele non sia stato un sopruso peggiore di altri, nella formazione di Stati e nazioni, come si è visto anche in Europa: e non è solo storia recente. Comunque la si pensi, la logica del fatto compiuto, in questo come in casi analoghi, fa sì che proporsi di distruggere ‘l’entità sionista’ mi sembra prefiguri un’azione sistematica sul piano politico, diplomatico, terroristico, infine, militare contro cui è legittimo che gli Israeliani reagiscano. Ma come lei stessa noterà,
    in questo sito si discute liberamente e vedrà che troverà opinioni differenti in merito.
    In ultimo, concordo con lei sul fatto che sia più attuale e concreto il ruolo di potentati arabo-musulmani e immigrazione islamica – che, oltre tutto, si manifesta con un’offensiva anti-cristiana all’interno e all’esterno del dar-el-islam – nel destabilzzare dal punto di vista politico, economico, cutlurale e demografico l’identità europea, come dimostra il fatto che viene affermato apertamente si tratti, per gli arabi che vivono da noi, di ‘reconquista’ della Spagna, della Sicilia e dei Balcani e di ‘sottomissione’ – il significato di Islam – dell’Occidente, laddove legislazioni e istituzioni si ‘aprono’ al riconoscimento delle tradizioni arabo-musulmane. Non risulta che su questo Israele o la galassia dell’Ebraismo si siano pronunciati a favore delle identità minacciate, né che abbiano mai difeso in modo chisro e deciso, fra le minoranze oppresse, i cristiani masscrati dai fondamentalisti.

  5. art aprile 8, 2014 10:08 am  Rispondi

    Ragazzi, non so se lo sapete, ma la Goldman Sachs, che ha causato la crisi economica, è ebrea, il capo della Federal Reserve è ebreo, la Merkel è ebrea, Sarkozy è ebreo, in Italia i Rotschild sono ebrei, dietro il movimento 5 stelle c’è l’ebreo Sassoon, la famiglia Elkann è ebrea, fidatevi, loro controllano eccome economia, politica, mass media, anche se non sono certo l’unica lobby esistente, per esempio c’è una lobby gay molto potente, ma quella ebraica non possiamo assolutamente sottovalutarla.

  6. Mos maiorum aprile 8, 2014 12:18 pm  Rispondi

    si ma un conto sono i potenti oligarchi di origine ebraica che controllano media e finanza un conto è il popolo ebreo,gente come noi che molto spesso con i primi non c’entra nulla.

    Disntinguiamo o altrimenti si arriverà di nuovo a condannare un intero popolo per le malefatte di pochi.

  7. art aprile 8, 2014 9:02 pm  Rispondi

    Mos Maiorum hai ragione anche tu, avrei dovuto dire sionisti anziché ebrei, sarebbe stato più corretto.

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