In questi giorni, oltre 20 mila immigrati si sono visti consegnare un assegno di 500 euro come “liquidazione”, mentre gli Italiani non trovano lavoro, i giovani non hanno una casa e gli anziani faticano ad arrivare a fine mese.
A Pisa, 22 di questi “ragazzi”, per lo più spacciatori o dediti al crimine – le cronache sono piene di reati commessi da questi cosiddetti profughi – hanno occupato il Centro Accoglienza della Croce Rossa in via Pietrasantina, chiuso dopo che per quasi due anni i sedicenti profughi della guerra libica – nessun libico tra loro – vi sono stati mantenuti e stipendiati con 46€ al giorno.
A sostenere la loro prevaricazione ci sono le solite associazioni che vivono sul business immigrazione, in questo caso Africa Insieme, Rebeldìa, Unione Inquilini (immigrati) e qualche studente perditempo della imperdibile facoltà di – udite udite – Scienze della Pace. Un gruppo di persone che da sempre mangiano nel sociale e si nutrono di degrado.
“Come abbiamo già detto, il periodo di accoglienza garantito ai profughi di guerra è scaduto il 28 febbraio – spiega l’ineffabile Sergio Bontempelli di Africa Insieme – Dovrebbe essere un fatto positivo se nell’arco dei due anni, le istituzioni competenti avessero portato avanti dei percorsi, in grado di dare un’autonomia lavorativa e abitativa a queste persone. Invece la Croce Rossa ha speso 600 mila euro per allestire un campo profughi che è una discarica a cielo aperto, ‘parcheggiandoli’ senza occuparsi di una loro integrazione”. Capito? Due anni mantenuti a 46€ al giorno cadauno, non sono bastati. Dovevamo occuparci della “loro integrazione”. Come signor – si fa per dire – Bontempelli, portandogli in dono le nostre donne? Dando loro i lavori che non abbiamo?
Il folle personaggio prosegue nella sua ridicola arringa: “Questi ragazzi sono abbandonati a sé stessi e non hanno nessuna garanzia per il loro futuro – prosegue Bontempelli – i 500 euro di ‘buonuscita’ sono sufficienti solo per qualche settimana”. Non sono sufficienti.
Poi arriva il pezzo forte: “Ho conosciuto i ragazzi 2 anni fa – afferma Fabio Ballerini, studente di Scienze per la Pace – e io come altri li abbiamo aiutati in un percorso di integrazione sociale, perché quello previsto dalle istituzioni è ridicolo: 4 ore alla settimana per imparare l’italiano e poi basta. La loro giornate sono alienanti, ad oggi solo 6 di loro hanno la possibilità di svolgere un tirocinio a San Rossore, anche se non sappiamo ancora tempistiche, scadenze etc. C’è molta disorganizzazione e indifferenza da parte degli organi competenti su questo argomento. Parliamo di ragazzi che nella loro vita hanno dovuto affrontare molti problemi, perdendo affetti e amici. In questi anni si sono uniti diventando una grande famiglia, non li si può mandar via senza nessuna umanità e certezza per il loro futuro”. A dimostrazione che lo studio a cervelli di dimensioni modeste, fa male. Soprattutto lo studio di materie così pressanti e fondamentali come “scienze della pace”.
Qual è l’apporto che un laureato in “scienze della pace” dà al paese che l’ha fatto studiare, a parte gozzovigliare giorno e notte – forse più la notte – con i suoi amichetti africani nullafacenti? Nessuno.
L’immigrazione è un business. Un grande business del quale vivono centinaia di persone inutili come quelle citate in questo post. Persone inutili e dannose alla società. Persone che, con i loro discorsi, mostrano quanto letale sia stata la chiusura dei manicomi.
I finti profughi tunisini sono spacciatori, vengono in Italia solo per delinquere, fare soldi facili e comprarsi auto di lusso e ville al loro paese.
Lo ammettono loro stessi, ridendo, davanti a un giornalista italiano (e già questo dovrebbe far capire quanta paura hanno delle nostre leggi)
http://www.youtube.com/watch?v=qyGONJzAKi0
Visto che non potranno accusare di razzismo i profughi che loro stessi accolgono, sarebbe curioso sapere quale meccanismo mentale il cervello malato di tutti questi studentelli fancazzisti di Pisa escogiterà per negare l’evidenza.
@Crociato
Ad essere precisi ormai neppure i tunisini si potrebbero definire “profughi” perchè ormai le “primavere arabe” sono terminate. E comunque questa feccia tunisina di cui hai fatto cenno, la stragrande maggioranza sono tutti pregiudicati fuggiti dalle carceri mentre nel loro paese imperversava il caos.
Quanto al post c’è questo Bontempelli che mi rende nervoso, dice cose allucinanti:
“Dovrebbe essere un fatto positivo se nell’arco dei due anni, le istituzioni competenti avessero portato avanti dei percorsi, in grado di dare un’autonomia lavorativa e abitativa a queste persone.”
Autonomia lavorativa e abitativa? Ma questo che in cazzo di paese vive? Cioè un giovane su due in Italia non trova lavoro e non può neppure stabilirsi in un proprio tetto perché mutui non ne può accendere e gli affitti sono esosi, e questo mette come priorità il futuro occupazionale e abitativo di questi parassiti che si spacciano per profughi.
Anche quest’altra poi è curiosa:
“Questi ragazzi sono abbandonati a sé stessi e non hanno nessuna garanzia per il loro futuro – prosegue Bontempelli – i 500 euro di ‘buonuscita’ sono sufficienti solo per qualche settimana”
Poverini, sono abbandonati a sè stessi, e allora tutti quegli imprenditori che si sono suicidati perchè oppressi dai debiti e da Equitalia, erano in compagnia? Cos’ha fatto lo Stato per impedire che commettessero quei gesti estremi? Nulla!
Quanto agli studenti di scienze della pace, ho avuto modo di conoscere una ragazza pugliese che studiava questa disciplina proprio a Pisa, si trovava nell’Archivio di Stato della mia città. Stava facendo una ricerca archivistica sul Femminismo…ecco quindi qual’è il profilo degli studenti di questa strana materia, tutti immigrazionisti, progressisti, femministe, spinellati, etc. etc.
ora si chiama scienze per la pace? ai miei tempi, ormai 10 anni buoni fa si chiamava scienze per la cooperazione internazionale o qualcosa del genere, ma ormai la maschera di cera gli si sta sciogliendo in faccia creando una smorfia deforme.
Che il profilo della gente che sceglie certe “materie” sia di ultracomunisti c’è forse da stupirsi? no affatto, ma c’è da stupirsi che un paese serio e normale, come lo vorrebbero i nostri comunisti al potere, quelli radical chic con proprietà immobiliari e rendite di vario tipo, li proteggano, li coltivino, mentre a ragazzi che scrivono su internet la loro insofferenza per questa MERDOSA società che ci hanno imposto li schiaffano in galere tra il giubilio.
tutti rottinculo.