Scandalo continuo a Cagliari: altra villa con piscina e idromassaggio agli Zingari.
Non è andata male a due famiglie di rom che a fine giugno hanno dovuto abbandonare il campo nomadi nel Cagliaritano, sulla Ss554, chiuso dal sindaco Massimo Zedda per gravi problemi igienici. Sono infatti state alloggiate in una villa sul litorale con pavimenti in marmo, grande caminetto al centro del salone, bagno con idromassaggio e aria condizionata in ognuna delle quattro camere da letto. L’affitto? Paga il comune di Cagliari.
Leggendo notizie come questa, si potrebbe essere tentati di pensare che a Cagliari la situazione abitativa sia talmente rosea, da permettere certi sprechi di denaro e risorse.
Invece la situazione e’ questa:
Cagliari, in coda per una casa popolare Oltre duemila le richieste ferme dal 2009
Le richieste per una “casa popolare” sono più di duemila e spesso l’attesa per chi è in graduatoria risulta infinita.
L’ultimo bando risale a tre anni fa e dal 2009 le richieste arrivate al comune di Cagliari per una “casa parcheggio” (letto-cucina-salone nella stessa stanza, più un bagnetto) e per una “casa popolare” sono diventate più di duemila. Un esercito, disposto a tutto pur di scalare qualche posto in graduatoria. Perchè in città, dove da anni non si costruiscono case comunali, l’attesa per un alloggio può diventare infinita. Per scalare la graduatoria e trovarsi ai primi posti, bisogna aspettare che le case già assegnate vengano liberate. O per la morte degli assegnatari, o perché qualcuno fa il salto di qualità e si trasferisce in altre case.
Un’altra possibilità potrebbe essere quella di accamparsi davanti al Comune di Cagliari, e pretendere lo stesso trattamento concesso agli Zingari.