Il “corpo estraneo” e il Grande Disegno

 

Lo sport, lo spettacolo in generale e il calcio, nel caso particolare del quale vogliamo parlare, sono aspetti dell’esistenza.
E visto l’impatto emotivo che hanno sulle persone, soprattutto sulle menti ancora malleabili dei più piccoli, è piuttosto scontato il tentativo da parte delle élites di condizionare le idee e i comportamenti della società, attraverso la somministrazione di ciò che è approvato, attraverso di essi.
Nello sport, questo avviene in diverse modalità a seconda dell’idea che si vuole portare avanti: il meccanismo non differisce dal marketing di un prodotto, ma lo si ammanta anche di un aspetto “morale”.

Il calcio non sfugge a questa logica, anzi, è forse oggi il mezzo di trasmissione preferito per veicolare la forma mentis di un certo tipo di società che si vuole costruire.  E allora ecco l’apertura all’ondata di stranieri nelle squadre di club con quella che chiamano “legge Bosman”, non per nulla una delle prime iniziative dell’Unione Europea. A dimostrazione di come la Ue non sia altro che un tentativo di scardinare, anche filosoficamente, l’idea stessa di identità.

Ma non era (non è) abbastanza. Se l’obiettivo da perseguire è la dis-omogeinizzazione delle società europee[nbnote ]Ormai i globalisti lo affermano apertamente: http://www.dailymail.co.uk/news/article-2163969/UN-migration-chief-calls-EU-force-member-states-multicultural-says-Britains-quota-legal.html?ito=feeds-newsxml[/nbnote], allora questo risultato deve essere “preparato” e le menti dei cittadini “allenate” attraverso l’instillazione dell’idea. E, inutile dirlo, il modo migliore di farlo è attraverso la dis-omogeneizzazione delle squadre nazionali dello sport più popolare. Rendere le nazionali di calcio “diverse”,  anticipa e abitua alla “negrizzazione” delle società nel loro complesso.
Il bambino che cresce guardando degli stranieri rappresentare la propria nazione, si “abituerà” all’idea, e da adulto non riuscirà più, non solo ad opporsi alla creazione della società multietnica, ma neanche a concepirne una possibile alternativa: per lui la società multietnica sarà, anche mentalmente,  l’unica realtà possibile. Al resto penseranno i films, le pubblicità e la sottile propaganda totalitaria.

I pochi che resisteranno al lavaggio del cervello saranno prima “ridicolizzati” come “fanatici” (tipica tattica dei regimi confondere pazzia e dissenso) e poi,  esclusi dalla società. Magari non “fisicamente”, ma di certo dal punto di vista della rispettabilità.
Prima lo hanno fatto con Olanda, Francia e Inghilterra, anche per ovvie facilità, ora è la volta di Germania e Italia, con più difficoltà vista la mancanza di “materia prima”. E in questo contesto (perché vogliamo concentrarci sull’Italia, ma potremmo parlare di altri individui per altre nazioni), si inserisce Mario Barwuah detto Balotelli, Ghanese per natura e “itailiano” per decreto.

Qui non leggerete mai offese e volgarità sul suo conto, non è l’uomo in sé che ci interessa e che vogliamo giudicare, né il suo valore. Ma l’utilizzazione che il potere ne fa per imporre un’idea.
Egli potrebbe essere anche una chimera con il destro di Baggio e il sinistro di Maradona  (e non lo è, ma questa è un’altra storia), questo non lo renderebbe per noi (e per chiunque rimanga un essere senziente) eleggibile a rappresentare il nostro Paese: perché non è una questione di “valore”, ma di identità.
Barwuah è tanto Italiano quanto io sono Cinese e Confucio un guerriero atzeco. E’ un dato di fatto. Nulla, nessuna acrobazia intellettuale o pseudo tale lo potrà cambiare.
E con questo la persona in questione non è sminuita nell’essere considerata ghanese e non italiana, questa sarebbe, ed è, la vera  visione “razzista”: dare un valore a seconda della cittadinanza.

Noi che invece crediamo nel rispetto delle differenze, vi diciamo che sono queste ad essere sotto attacco, e lo sono da parte dei veri razzisti: quelli che vogliono l’Uomo Nuovo.
Perché sono le “differenze” che le élites vogliono rubarci: a noi(Europei) e a loro.
Renderci una massa informe di schiavi senza più radici: inconsapevoli di chi siamo e da dove veniamo. L’essere “insoddisfatto per natura”: il “consumatore perfetto”.

Aiuta nell’analisi, il fatto che, l’utilizzo del “corpo estraneo” Barwuah in questa strategia è così lampante, da essere grossolano: basta seguire una telecronaca del duo comico Gentili-esperto di turno, per rendersi conto degli input (non si capisce quanto imposti o auto-imposti) che si vogliono veicolare: infatti, il Ghanese non sbaglia mai.
Se fallisce un passaggio è colpa del compagno che non ha le ruote, se non aggancia la palla è il campo il colpevole, se fallisce un gol è perché il pallone era sgonfio, se da una gomitata all’avversario è questi che era troppo vicino.
E’ così via in tutta una sequela di ridicole scusanti che farebbero impallidire un telegiornalista sovietico degli anni ’70.
Non so dove potranno arrivare i pennivendoli, nella loro “apologia” della diversità attraverso la “glorificazione” dell’Africano con maglia azzurra: ormai manca che diano dei “razzisti” ai difensori avversari perché non lo lasciano segnare.
Ma al di là della comicità involontaria della situazione, lo schema che la sovrasta non è affatto comico. E’ semmai criminale, genialmente criminale.

Tutti i regimi hanno cercato di imporre ai propri popoli quella che era la “propria visione del mondo”, e questo regime “liberale” non si differenzia da questi se non nel modo di “farlo”: più sottile, senza violenza fisica ma con l’utilizzo perverso della dis-educazione mediatica.
Quale metodo migliore, per plasmare un bambino alla multirazzialità e alla perdita di identità se non la “mitizzazione” di una nazionale multirazziale?

A loro non basta che facciate quello che vogliono: dovete “desiderarlo”.

 

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2 Comments

  1. Gabriele giugno 29, 2012 4:08 pm  Rispondi

    non credo si accontenteranno di usare metodi “sottili”, peraltro assai efficiaci, di convincimento. la legge Mancino è una tipica anticipazione totalitaria degli intendimenti. Mettere fuori legge le deviazioni dal pensiero Unico mondialista ed internazionalita, nel quale sguazzano gli eredi del pci e gli ecumenici della chiesa cattolica.
    quando un domani, tra non molti decenni temo, si vorrà “accellerare” il processo per veder finalmente compiuto il Disegno, soprattutto in rapporto al disfacimento economico, che non possono permettersi, dell’occidente, e il rafforzamento cinese, non ci sarà più nemmeno spazio per la ridicolaggine e l’esclusione, ma sarà necessaria una vera persecuzione e forse eliminazione fisica degli oppositori. Fantapolitica? E’ possibile. Fatto è che già ora, se ti opponi solo con la parola, a questa brutta piega, sei accusato di “incitamento all’odio razziale”, e rischi grossi dal punto di vista penale, per cui bisogna sempre cercare di dosare le parole, ma il divario fra il tollerato e l’intollerato è sempre più stretto. Curioso peraltro, perché paradossalmente sempre più italiani ed europei paiono accorgersi della situazione e lentamente si svegliano dal torpore del benessero economico.

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