Dal “socialismo”, all’omosessualismo

Che Guevara:
“omosessuali e socialismo
non possono convivere”.

Tolleranza e solidarietà sono alcune delle loro principali parole d’ordine. Ma la fratellanza tra partiti socialisti europei è stata messa a dura prova questa settimana al campus estivo di Salvore (in croato Savudrija), villaggio costiero della penisola istriana che e’ terra italiana, anche se il Corrierino non lo dice).
Come racconta il Daily Mail, durante la rassegna politica, alcuni giovani delegati gay del partito laburista britannico sono stati minacciati e offesi dai loro colleghi croati a causa delle loro preferenze sessuali. È scoppiata un’autentica bufera all’interno del campus e gli attivisti britannici hanno deciso di organizzare una marcia di protesta per contestare l’omofobia dei colleghi.
RASSEGNA CONTRO LE POLITICHE NEOLIBERISTE – La rassegna estiva era stata organizzata per far incontrare i giovani delegati dei diversi partiti socialisti europei. Più di 1400 attivisti provenienti da tutte le nazioni del Vecchio Continente si sono presentati al campus per discutere di economia e contestare «la politica neoliberista delle destre». Ma ad attirare l’attenzione dei media e dei partecipanti è stata la diatriba omofoba scoppiata tra i delegati. Alcuni membri britannici hanno raccontato di essere stati fermati da iscritti al movimento Gioventù socialdemocratica croata e di essere stati minacciati. Poi uno di questi ha tagliato corto: «A noi non piacciono gli omosessuali come voi». Immediatamente un attivista gay laburista ha raccontato l’episodio omofobo su Twitter e ha poi sentenziato sul sito di microblogging: «Il bigottismo e l’intolleranza sono ancora molto diffusi in alcune aree dell’Europa nonostante l’affiliazione socialista».

MARCIA – Le proteste dei laburisti britannici non si sono fatte attendere. Il leader del partito Ed Miliband ha espresso il suo più profondo imbarazzo mentre all’interno del campus i membri anglosassoni hanno organizzato una marcia contro «l’omofobia, la misoginia e la transfobia». Daniel de la Motte, attivista di Birmingham ha scritto più tardi su Twitter: «Sono riuscito ad ottenere l’espulsione dal campus di due delegati che avevano espresso commenti contro i gay. Ringrazio gli organizzatori per aver risposto prontamente alle invettive omofobe». La rassegna estiva è stata chiusa giovedì scorso e molti scommettono che difficilmente sarà ripetuta nello stesso luogo l’anno prossimo.[nbnote ]http://www.corriere.it/esteri/12_luglio_22/minacce-omofobe-e-offese-ai-delegati-gay-laburisti-durante-il-campo-dei-giovani-socialisti-in-croazia_3b29d920-d3f4-11e1-83bd-0877fdcd1621.shtml[/nbnote]

Se fate attenzione, non passa giorno che il giornale del sistema bancario italiano(sistema peraltro prossimo al collasso) si impegni nell’elogio dell’omosessualismo.
Attenzione, l’omosessualismo sta all’omosessuale, come una caricatura ad un ritratto. Non e’ una condizione personale, e’ una ostentazione, e un tentativo di ribaltare il sistema di valori, e di adeguarlo alla propria visione distorta della società.

Ai socialisti croati non piacciono gli omosessualisti, e ne hanno ben donde. Non vi e’ elemento piú rappresentativo del liberismo, del cosiddetto movimento gay.
E se il giornalista del Corrierino si fosse fermato a pensare, avrebbe forse tratto da questa vicenda uno spunto piú interessante della solita marchetta omosessualista. Ovvero cosa accade, quando dei socialisti ‘patinati’ incontrano dei veri socialisti. Come guardarsi allo specchio e vedere come si era qualche decennio fa.
La sinistra occidentale ha subito, negli anni novanta, una deriva che l’ha condotta da, presunto difensore dei poveri, a cameriere delle elites. Elites tra le quali, ovviamente, fanno ampia presenza di sé, le varie minoranze iper-attive di deviati sessuali.
Non si interessano piú,  i “socialisti al caviale”, di operai e di poveri abitanti delle periferie; il loro riferimento elettorale è negli ateliers chiccosi.  I sedicenti socialisti dell’Europa occidentale sono ormai movimenti ‘radicali di massa’ , presi in ostaggio da una élite liberista in campo morale.

Deve essere quindi stato choccante, per questi pseudo socialisti in tutù, avvezzi più ai salottini chic di Londra che alle fabbriche, trovarsi davanti dei socialisti veri. Interessati a poveri e operai e non, persi nel meraviglioso mondo dell’omosessualismo da salotto.

Forse, sarebbe meglio se i laburisti inglesi, e con loro tutti i “socialisti” occidentali, tornassero a leggere Marx, per il quale l’omosessualità era “un sintomo di decadenza delle società moderne”.

Ma ormai il loro riferimento culturale non è più Marx, è Luxuria. Senza dimenticare Mohammed e fratelli.
E immaginiamo che, l’orrore che devono avere provato i rappresentanti laburisti confrontandosi con i loro “compagni” croati, debba essere stato del tutto simile a quello del vecchio uomo che vede il giovane sé nello specchio. Il confronto con quel giovane pieno di ideali è “insopportabile”, per chi, quegli ideali li ha venduti alla boutique del libertinismo moderno.
 

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1 comment

  1. Dragonero giugno 2, 2014 11:19 am  Rispondi

    Già, se non sbaglio Marx era contro, e condannava, sia l’immigrazione (specie clandestina e per lavoro a basso costo), che l’omossessualità! Mi chiedo solo se si ritrovasse al giorno d’iggi da che parte starebbe, io penso già di saperlo… sai che colpo per tutti i minchioni e i pipparoli dei centri (dis)sociali.

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